Oggi cercherò di parlavi del mio doloroso e rabbioso addio al Kawasaki ZZR 250 acquistato dal team Cappelletti di Roma nel giugno del 2001...

Questa triste decisione è nata da lavori di meccanica da fare abbastanza urgenti, nonché dalle nuove norme ambientali a Roma. La mia stupenda esperienza è nata dopo una attenta valutazione presso qualche meccanico nonché concessionario che ho conosciuto personalmente.

Quando la ritirai il 06 giugno del 2001 dal concessionario di Roma, l'inizio non fu subito eclatante. La moto si spegneva molto spesso e persino a caldo dopo circa 10 km ed una temperatura esterna notevole dovevo dargli anche l'aria per farla ripartire. Mi accorsi quasi subito che la catena di trasmissione era tirata tipo corda di una chitarra. Lo feci notare al capoofficina [***] che rimase quasi sconcertato e mi disse "Non si consegna una catena in quelle condizioni". Qui ci lavorava un ragazzo [***] che guarda caso aveva la bottiglia di birra già alle 10 del mattino. Ogni commento è superfluo.

Cambiai immediatamente officina al primo tagliando e la moto mi ripagò pienamente. Le mie gite soprattutto estive iniziavano la mattina e si concludevano la sera anche dopo aver macinato 400/500 chilometri in un solo giorno. Mai un lamento, piccoli guasti in dieci anni di gite ciclopiche tipo rottura cavo frizione 2 volte, batteria a terra, ma tutto ciò a pochi chilometri da casa.

Il primo vero guasto grave avvenuto il 12 agosto di quest'anno se si può così definire è stato il manicotto del radiatore che ha ceduto di schianto a solo 500 metri da casa mia con conseguenza del liquido di raffreddamento perso per strada. L'ultima gita fatta il giorno 8 ottobre di quest'anno presso le colline del lazio. (Poggio Moiano, Arsoli, Subiaco, Rocca Santo Stefano, Palestrina. qui l'ultima sosta per un breve pranzo. La guardavo, e la riguardavo neanche fosse una sventola femminile.

Che angoscia ho provato nel sapere che da li a qualche giorno diventerà una cubo di plastica e metallo. Ho retto al pianto solo perché avevo prenotato la nuova Honda Cbr 250 R tricolore. A dieci giorni dalla consegna posso dire che la nuova è sicuramente più comoda come posizione di guida, le gambe sono meno piegate rispetto al principino. Il motore però non è rombante come il vecchio bicilindrico; anzi il sound sportivo e pari a zero. Quando questa cammina quasi non si sente. Sembra più un motore turistico con una carena messa intorno.

Una cosa è certa: il ZZR non lo dimenticherò mai! Della moto però, ho conservato la strumentazione completa.

Totale chilometri percorsi in 11 anni 117.800

Spero di non avervi annoiato.
Saluti a tutti i centauri.