Questa mia non vuol essere lezione
mirando il mondo dietro un vetro,
ma solo un pensiero dell’emozione
nato da un giorno grigio e tetro.
La voce del bicilindrico arieggia,
nel tempo più piccola e lontana
nella mente un’idea so-la campeggia
di un nuovo viaggio per il nirvana.
Quando l’aria farsi più dolce e mite
l’olezzo accarezza dolce il naso
questi giorni cari miei benedite
il triste ego dal pensiero è evaso.
L’era per le parole è finita
si destino ora i capolavori
la passio-ne è stata accudita
è tempo che cantino i motori.
E' la prima volta che mi cimento in una cosa del genere, siate delicati negli insulti
