Dopo una discussione su facebook con degli altri ragazzi e visto che ormai troppo spesso gente che ha una moto viene chiamato motociclista, mi sono chiesto ma chi è un motociclista??? Ho raccolto le idee e ora le condivido con voi...

Il motociclista non vede l'ora che arrivi la domenica mattina per infilarsi tuta, stivali, guanti e casco, anche con 40°C all'ombra, partire e non fare ritorno fino al tramonto dopo aver percorso 300/400 chilometri di sole curve e strade da lasciare senza fiato.

Incontrare amici con la tua stessa passione per affrontare gioie e dolori del giro domenicale insieme, affrontare quelle lingue d'asfalto che si arrampicano sulle montagne disegnando curve spettacolari e che regalano panorami mozzafiato in continuo movimento, non bisogna per forza correre e dimostrare di essere fenomeni, si può anche anche a passeggio tra le curve più belle d'Italia e godere di viste incredibili di monti e laghi.

Arrampicarsi sui passi e una volta in cima, guardare subito le gomme, perché la cera sulle gomme non fa bella figura, fermarsi al bar del Passo a parlare con altri motociclisti, che il più delle volte nemmeno conosci. Guardare le altre decine di moto giunte li insieme a te, il panino e la coca per fare rifornimento al corpo e pensando che quando scenderai al primo paese dovrai far rifornimento alla moto e li sarà meno piacevole, ma è una passione e "a cuor non si comanda" quindi sono pronto a fare dei sacrifici per sentire la moto che sale di giri fino al limitatore prima di cambiare marcia e sentire l'asfalto che passa a pochi centimetri dai miei piedi.

Salutare ogni motociclista che arriva dal senso opposto con l'indice e il medio alti a "V", perché: "Chi non ricambia il saluto è un cornuto".

E al rientro a casa quando ormai è sera, depositare lentamente la moto sul cavalletto, ringraziarla e salutarla quasi fosse una persona per averti portato a casa ancora una volta sano e salvo, poi mentre ti togli la tuta incominci a pensare a tutto quello accaduto nella giornata ogni sorriso, ogni curva e ogni jolly giocato, fino a quando sotto la doccia non incominci a pensare alla domenica successiva, a decidere dove andare, iniziare a pianificare tutto per evitare imprevisti e attendere con ansia che arrivi la prossima domenica.