Commento di: Jackringarelli
dal titolo pensavo parlassi di una sportiva 125... bellissimo articolo,scritto molto bene e pure con un bel finale!
Commento di: LucianBelmau
Grazie mille
Commento di: Spritz87
Grande storia di una grande passione.
Complimenti!!!
Io abito proprio in quel posto ai confini del mare e alla fine del mondo...
Commento di: LucianBelmau
Non sai quanto ti invidio
Commento di: Ospite
Gran bell' articolo, scritto bene visto che sembrava di essere li' con te....la Sardegna ti entra nel cuore e nell'anima...io ero stato costretto ad andare via per lavoro ( da Cagliari ) ma sin dal mio primo giorno il progetto e' stato quello di tornare, ed ora, dopo 5 anni, ho realizzato il sogno di tornare a vivere in questa splendida terra...
Commento di: LucianBelmau
Cavolo che invidia. Anche io un giorno sono sicuro che trascorrerò un periodo di vita giù a Cagliari... Magari solo qualche mese, magari decenni! E' davvero un posto fantastico, tutta la Sardegna lo è, è difficile da spiegare, o ci sei dentro o non ci sei...
Commento di: IlCaliffo94
cosa non si fa per amore! grande momento di riflessione e di poesia, grazie per averci portato in questo lungo viaggio con tè e nel tuo mondo, con le tue passioni e i tuoi sentimenti, davvero appassionante... Grazie...
Commento di: LucianBelmau
Grazie a te
sì, ci sono delle cose che si fanno col cuore e non col cervello, e ci sono tante cose che facciamo che non sempre sono le più giuste, ma di cui poi è difficile pentirsi, perché semplicemente andavano fatte
Commento di: bugsbunny
SS 125: due lettere e tre cifre che mi sono rimaste impresse nella memoria in modo indelebile. Io e la mia zavorrina l'abbiamo percorsa da Cala Gonone a Castiadas poco più di un mese fa. Quante emozioni da nord a sud sotto la luce del sole caldo, cercando la frescura all'ombra delle rocce che cadono a picco su quelle curve che sembrano disegnate apposta per le due ruote. Molto timore e rispetto, da sud a nord, con la strada illuminata dalla luna (che in quei giorni era fortunatamente piena), evitando i sassi che le capre fanno cadere sull'asfalto per raggiungere le loro amiche vacche che puoi trovarti, da un momento all'altro, dietro una curva a brucare l'erba.
Grazie per le emozioni che mi hai fatto rivivere, leggendo il tuo articolo!
Commento di: LucianBelmau
Grazie a te per il commento, e soprattutto il merito va gran parte a quei posti meravigliosi
Commento di: SumoVFR
Bravo! bell'articolo ma soprattutto meravigliosa l'Orientale Sarda, una delle piu' belle strade d'Italia! il tratto tra Dorgali e Baunei passando offre una panoramica mozzafiato. Questa estate l'ho percorsa piu' volte con obbligo di sosta a Genna Silana e in piu' occasioni mi e' capitato di farla in totale solitudine. Ma la Sardegna e' tutta stupenda e dietro ogni costone di roccia trovi qualcosa di cui meravigliarti.
Commento di: LucianBelmau
Io un po' per necessità un po' per scelta affronto in solitaria l'ottanta per cento delle strade, e ti dirò che in Sardegna ne vale davvero la pena, ci si mette a confronto con l'infinito di una terra antichissima. Grazie mille
Commento di: brudox
Complimentoni!
Gran bell'articolo che mi ha fatto venire una voglia di viaggiare incredibile!
Un giorno ci torniamo insieme!
Commento di: LucianBelmau
Grazie bello
Vediamo se con qualche nuovo acquisto diventa fattibile...
Commento di: SumoVFR
Conosco bene la Sardegna e in particolare la Barbagia e l' Ogliastra (mia suocera e' di Oliena e spesso andiamo li a riposarci ed a trovare i parenti). Sono strade da percorrere con calma godendosi i paesaggi che offrono e che al tempo stesso incutono un senso di soggezione per quello snodarsi repentino delle curve. La sensazione che da' la Sardegna (o meglio una parte della Sardegna, quella piu' arcaica e lontana dal turismo di massa) come dice sempre mia moglie ogni volta che ci torniamo e' quella di un posto dove il tempo si ferma o va ad un ritmo completamente diverso.
Commento di: LucianBelmau
E' proprio così. Certo la costa smeralda non è un posto particolarmente motoattraente ma se escludi quella zona che va appunto da Santa Teresa di Gallura a Olbia per il resto in qualsiasi luogo è possibile trovare delle oasi di pace e di vuoto che non si trovano in nessun'altra zona d'Italia (anche se la Sardegna Italia non è...). Ha caratteristiche di luoghi ai confini del mondo come la Scozia o i paesi scandinavi, pur essendo in mezzo al mediterraneo :)
Chissà che non ci scappi una motovacanza l'anno prossimo
Commento di: bailystic
Bellissimo racconto...
ancor più bello per me, mi hai dato il modo di rivivere le sensazioni e le emozioni, provate non più tardi di 20 giorni fa (mi vien da piangere
che quella fantastica strada sa regalare.
Penso sinceramente che una volta nella vita, un motociclista, debba percorrere la SS 125. Io me la sono fatta da Olbia a Villasimius. Con dietro la donna che amo. I ricordi, in maniera molto più efficace delle foto, me la faranno riassaporare, chissà quante volte, solo con l'immaginazione.
Commento di: LucianBelmau
Ti ringrazio molto
I ricordi che ognuno di noi lega ai luoghi che visita sono qualcosa che nessun altro può donarci, eppure è vero che ci sono come delle "chiavi" che li fanno rivivere in noi.
Commento di: Bertran_de_Born
Bravo.
Per la scrittura scorrevole ed uno stile che condivido, e per i ricordi e le sensazioni che mi hai fatto rivivere.
Ho passato vacanze e anche lavorato per molto tempo in Sardegna: Alghero, Olbia (quante volte), S.Teodoro, il Monte Albo, Siniscola, La Caletta, Santa Lucia, Lula, Cala Gonone, la costa Est, le SS131 e soprattutto SS125, Cagliari, il Poetto,... è da molto che non ci torno, mi manca. Tanto.
Mi ha colpito paurosamente la descrizione del silenzio sardo, non cupo ma maestoso amico, che si coglie bene in quelle famose mezze stagioni che non ci sono più, in novembre o in febbraio.
Ricordi di notti a Budoni, col vento a farmi compagnia.
Ricordi dei mirti e del loro profumo fantastico sulle pendici del Monte Albo, dei panorami da lassù, dei paesaggi che ti abbracciano.
Ricordi di gente meravigliosa... e di una ragazza, riguardo alla quale ho avuto meno coraggio di te.
Avrei voglia di tuffarmi nella terra sarda, più che nel mare.
Tornerò.
Commento di: LucianBelmau
Fa sempre piacere quando qualcosa che si scrive muove i cuori altrui. E ci sono dei posti che sono scritti in noi, io credo, da sempre, e che ci appartengono senza nemmeno sapere bene perché. La Sardegna è uno di questi, lo è per me e lo è per molti altri, con tutto ciò che rappresenta, nel bene o nel male.
Commento di: kokkorokko
Leggere i tuoi pensieri mi ha emozionato.
So cos'hai provato. Lo provo ancora adesso, quando mi capita di vedere la strada che porta là dove non si può più andare. Ma è proprio come dici tu, inspiegabile e incomprensibile. E imperdonabile.
A un certo punto del tuo racconto, ho creduto che, una volta a destinazione, avresti invertito la rotta, senza avvisare nè farti notare. Perchè lo scopo era comunque raggiunto.
Non credo sia coraggio, e nemmeno pazzia. La curiosità di vedere cosa succede a fare il contrario, nella speranza, recondita e mai sopita, di un imprevisto, un evento, un segnale che riveli che le cose non stavano come abbiamo creduto (mentendo a noi stessi) per troppo tempo. O che, più semplicemente, ci conceda il perdono per aver tradito.
Il vero coraggio l'hai avuto a spogliarti davanti a tutti noi del forum.
Buona strada!
Commento di: LucianBelmau
Il tradimento non è scritto, non si sa se c'è o non c'è, si sa soltanto che lui è lì dove non dovrebbe essere. E il perdono può uscire soltanto dal nostro profondo. Splendido commento, grazie
Commento di: bountymic
Complimenti....dal titolo ho capito a cosa facevi riferimento. Abitando "alla fine del mondo", appena ho la possibilità mi godo quantomeno una passata sulla "campuomu" e con più tempo salgo sino a cala gonone, facendola nel senso opposto al tuo.
Ogni volta è un piacere e non si finisce mai di sentirla, conoscerla e godersela
Commento di: LucianBelmau
Una strada è così, e quella strada è una delle più belle che abbia mai visto o percorso
Commento di: devargas
Evadere inseguendo un amorevole impulso di libertà. Libertà, ci sarebbe veramente tanto da dire, su questo tribolato e spesso abbandonato concetto. Antico per molti di noi, abbandonato in nome del cambiamento, delle responsabilità e delle convenzioni.
Quello che resta, della libertà, sono sporadici atti che rincorrono una gioia persa, che ci ricordano ciò che nacque con noi ed è finito. Ora, anche se essa vive nel relativo, quegli sporadici momenti sono scintille di gioia che ci concediamo. Salutari come un farmaco ci rafforzano e ci donano speranza: quella di riviverla in un domani sperabilmente vicino.
Mi è piaciuto molto quello che hai scritto, una lettura che accomuna tutti riportandoci concetti primari di vita, di aria, di spazio, di trasgressione amore e libertà.
Vorrei continuare ma non posso, non ho il tempo per farlo, oggi, non sono libero nemmeno di sognare la speranza di esserlo (padrone del mio tempo) e rispondere ad un affine. Meno male che esiste la forza: la certezza di ciò che si è.
L'appartenenza a se stessi è la logica del non cambiare, del non disperdere o cedere, parte di quella ricchezza e di quella felicità foriera di sensibili avventure in nome della libertà più vera.
Commento di: LucianBelmau
Non possiamo parlare di libertà se escludiamo una dimensione di pericolo. La società di oggi ci ha quasi privato dell'idea di pericolo, ci lascia gongolare nell'illusione di essere sempre al riparo, di essere sempre al sicuro. La moto ci restituisce la libertà perché ci restituisce - come molte altre cose, ma in un modo tutto suo - la dimensione del rischio. Sappiamo che l'asfalto è lì. E questa consapevolezza ci rimette al mondo e ci fa dimenticare tutto quel superfluo che ruota attorno alla nostra coscienza come una nube tossica. Ci rende fragili, e la fragilità ci rende vivi, ci rende umani, ci rende eterni.
Commento di: edge
Questo pezzo rafforza in me la convinzione che la scrittura sia un dono concesso a pochi, di natura. Qualcuno, come il sottoscritto, può provare a scrivere, può anche riuscirci a volte.. ma è un'altra cosa. Non parlo di stile, di prosa, del corretto uso della grammatica o dei termini. Sono cose che lascio ad altri. Parlo di emozioni. Luca, tu guardi dentro alle cose. Hai una fortuna immensa