Scritto da Doc_express - Pubblicato 16/07/2012 11:23
La mente umana mescola emozioni, ricordi, frasi. E spesso cosa ne salta
fuori supera ogni immaginazione...
Ieri sera sono stato a un "raveino", poi in birreria per
disintossicarmi dalla tecno e ora caldo caldo il risultato del mio
sogno.
Questo venerdì è stata una nottata pesantissima, ho
cominciato a mangiare un tramezzino con gamberetti, poi siamo andati in
birreria e ci è pure scappato il litrozzo, e poi spaghettata di
mezzanotte.
Fin qui tutto normale poi però quando sono andato a nanna alle 4
di mattina che quasi albeggiava era tutto nello stomaco. E pesava.
Stavolta prendo sonno subito, e mi addormento e inizio a sognare.
A un certo punto sto guidando la mia harley, sto tornando dal lavoro,
il motore ronfa, leggo 60, e ho appena passato Barge, davanti a me una
macchina non cammina, ma non ho voglia di correre, non la passo. Lascio
ronfare lo sporty a 2200 rpm. Gli insetti picchiano sulle mie braccia
nude e sugli occhiali.
Appena inizia la colletta vedo uno che fa l’autostop. Lo passo
poi mi fermo, lui mi guarda da lontano, e camminando sempre con il
passo costante mi si avvicina.
Lo guardo, sembra il sic, ma come è diverso da tutte le
immagini, sembra molto stanco, indossa un banale giaccone verde
petrolio, un paio di pantaloni blu e scarpe allstars. Solo i capelli
erano identici a come li vedevo su italia uno. Aveva uno zainetto
invicta come quello che ho usato alle medie. Un enorme punto
interrogativo mi gira in testa, ”possibile?”.
Gli chiedo “vai su? A paesana?”
Lui mi guarda stupito “mi dai un passaggio in moto? È la
prima volta in vita mia che faccio il motostop. Comunque non è
importante se Paesana o un altro posto”.
“se vuoi andare su prendi quello“ e gli indico il casco sul
sissybar “e partiamo”.
Si siede, mette il casco, lo zaino appeso da una spalla sola e partiamo
a lumaca, faccio ronfare il motore, non ho voglia di correre. Lui
sembra stabile non dondola e non mi strizza come fosse un anaconda,
meglio.
Il dubbio c’è e mi gira in testa ma non può essere
il sic, è morto, è vero sto sognando ma questo va fuori
da ogni logica.
Iniziamo le curve della colletta, lui si sporge un po’ e mi
chiede “conosci qualche posto dove posso stare qualche
giorno”. Io gli rispondo “cerchi un albergo, un alloggio o
cosa?”.
E lui mi dice “non è importante, anche un fienile o una
casa diroccata”.
Io penso, è a secco, va bè diamogli una mano (e mi
ritorna in mente il mio passato punk) , che sia o non sia lui. E gli
dico ”puoi dormire da me, da domani siamo in ferie, così
ti faccio vedere anche le belle vallate che ci sono qui, per caso
cerchi anche un lavoro?” E lui risponde “no, sto qui una
settimana, poi mi verranno a prendere, sarei dovuto partire prima ma
c’è stato un contrattempo ” Io non penso, non
suppongo non giudico… guido.
Arriviamo a casa mia dieci minuti dopo.
Qui il sogno si interrompe, va a tratti o forse sono i miei ricordi che
perdono colpi, magari c’è qualche cavo che scarica o una
candela ciucca.
Siamo andati alle grotte di rio martino, a vedere i bunker dei
partigiani, e a farci un giro spesso e volentieri con la moto e gli
altri miei amici harleysti. Veniva zavorrato un po’ da uno e un
po’ dall’altro. Qualche volta con il pulmino, spesso
venivano anche i vicini, questa settimana è volata. Siamo andati
in birreria con i rospi (i figli piccoli dei vicini) e anche
all’irish pub di Cuneo.
Non mi ha mai chiesto di guidare, quando abbiamo parlato qualche volta
di moto, lui aveva detto che sapeva guidarle, e mi accennato al fatto
che ne ha guidate parecchie con la prima in su, e io avevo spostato il
discorso sugli scassoni d’epoca, poi lo avevo fatto finire
lì. Non volevo rompere la poesia, o interrompere il sogno, mi
sembrava esitante, quasi avesse avuto qualcosa dentro che lo tritava.
Probabilmente di essere morto troppo presto.
Guardava ogni cosa, osservava tutto, ma non gli ho mai visto un vero
sorriso. Ho sempre avuto il dubbio, ma né io né nessun
altro gli abbiamo mai chiesto chi fosse. Vuoi per non farci gli affari
altrui e vuoi perché comunque anche lo fosse stato era comunque
uno di noi in quegli istanti, a mangiare sotto alle stelle a pian
munè o a andare in giro tra mucche e fontanili. E poi a gustare
un pane e salame stanchi, scottati dal sole a guardare il cielo. Con
Teo che cantava sguaiato e Giulio che ci rideva sopra.
Si faceva si chiamare Marco, ma di marchi qui ce ne sono a bizzeffe,
anche quello stordito di mio cugino è marco. Ma non chiuderebbe
manco una curva a 20 all’ora col vespino.
I giorni passano e arriva la domenica sera, siamo andati al pian della
regina, a guardare il re di pietra, l’enorme Monviso che si vede
da sotto. Lasciamo le harley nel piazzale e saliamo tutti e 8 sulla
salita dello skilift.
Mentre torniamo indietro camminando su un acciottolato pietroso e
rumoroso, lui mi dice “ho telefonato, mi passano a
prendere”.
“Ok, spero che farai buon viaggio” gli rispondo io (mentre
penso che a pian della regina non ci sono telefoni), ”fai tanta
strada?”
E lui guardando verso l’alto dice, ”si…” poi
con un attimo di esitazione “andiamo al di là delle
montagne”. Io allora butto lì il discorso volutamente
sbagliando e dico “si menton, monte carlo e simili”,
peccato che al di là di questa montagna c’è il
colle dell’agnello , sampeyre e elva. Lui annuisce, sembra
triste. Lo capisco.
Ma non mi faccio domande, non so se sto camminando da solo o con
qualcuno che è o non è o con i miei amici delle moto
americane.
Ci fermiamo prima del ristorante, parliamo ancora del più e del
meno, Beppe scatta un paio di foto al tramonto del sole sul Monviso.
Arriva una peugeot 406 bianca, una macchina come tante con targa
francese.
Mi guarda e mi dice ”il mio passaggio è arrivato alla
prossima…”
Mentre lui sale io gli chiedo “ma ci rivediamo? “
E lui prima di chiudere lo sportello dice… ”chi lo sa
magari prima o poi, soltanto le montagne non si incontrano mai…
alla prossima e non correte con le americane”
“sarà fatto” gli dico e lo salutiamo con strette di
mano.
Sento la porta chiudersi, l’auto parte senza esitare, arriva fino
al ristorante fa manovra, gira e torna indietro per imboccare la
statale che porta a Crissolo.
Azzzz… chi guidava sembrava Ayron Senna!
Il sole è oramai tramontato da un pezzo, ce ne torniamo a casa
parcheggio l’harley nel garage gli altri mi salutano e proseguono.
Mi sveglio per andare in bagno, nell’entrata urto qualcosa con un
piede, accendo la luce… mi trovo uno zaino invicta appoggiato
alla macchina da cucire. Il mio cuore accelera come in folle…
cosa caspita… come è possibile? Ora sono sveglio!
Lo guardo meglio, c’è scritto a pennarello Andrea…
il figlio di Teo! Lo ha lasciato ieri quando è venuto a giocare
con i trenini…
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Commento di: edo98 il 16-07-2012 19:45
solo una cosa non mi é piaciuta di sic. Il fatto che quando é morto sono stati fatti grandi funerali, minuti di silenzio in tutt' italia, nei tg tutti ne parlavano, pero dobbiamo tener conto che nel mondo almeno un motociclista al giorno muore e una parte di questi magari non ha neanche la possibilita di un funerale oppure viene trovato il cadavere dopo settimane in un fosso a fianco della moto. Non dobbiamo scordarci sopratutto loro, i ''normali'' bikers che tutti igiorni muoiono e che non vengono nominati in giro.
Commento di: Ennio71 il 16-07-2012 19:51
Quoto in toto.
La classica dimostrazione persone di serie A e di serie B.
Commento di: Doc_express il 16-07-2012 19:55
effettivamente se non fosse stato per i mega funerali e l'eco mediatico,visto che non seguo le competizioni in moto manco sapevo chi era.
Comunque ci sono reazioni di serie A e di serie B,se tira le cuoia un politico (di qualunque schieramento) io stappo una bottiglia...senza cattiveria e senza offesa per nessuno,ovvio.
Commento di: edo98 il 16-07-2012 20:33
correggo, serie A e serie Z
Commento di: LucianBelmau il 18-07-2012 13:27
Doc, i tuoi articoli hanno tutti un che di molto letterario e molto novecentesco. Mi piacciono assai ;)
Commento di: edo98 il 18-07-2012 14:48
vero, io quando mi annoio o non so cosa fare me li rileggo perché sono belli, molto coinvolgenti e rilassanti
Commento di: Streethawke il 22-07-2012 23:00
Racconto bellissimo, peccato fosse solo un sogno...sai che bello vedere il Sic zavorrino dietro una harley!!!
in ricordo del sic
Commento di: exgixer il 03-07-2014 21:04
E gia'il SIC e' entrato nei nostri cuori sara'per la sua spontanieta per la sua semplicita o magari soltanto perche' morire alla sua eta' e' ingiusto ed e' difficile farsene una ragione
Commento di: exgixer il 03-07-2014 21:06
E gia'il SIC e' entrato nei nostri cuori sara'per la sua spontanieta per la sua semplicita o magari soltanto perche' morire alla sua eta' e' ingiusto ed e' difficile farsene una ragione