Questa uscita era in programma originariamente per fine luglio, ma dopo aver saputo del raduno che si sarebbe tenuto a fine giugno presso il Passo dello Stelvio ho deciso di anticipare tutto di un mese con questo programma: venerdì 29 giugno partenza da Milano e arrivo a Bormio, sabato 30 giugno mattinata e pranzo sul passo poi discesa verso la Svizzera e arrivo a Livigno, domenica 1 luglio compere varie a Livigno e partenza per Milano passando sempre per la Svizzera; per la notte ho prenotato una stanza in hotel sia a Bormio che a Livigno.
A partecipare siamo io, un mio amico che gentilmente si è offerto di fare da passeggero e la mia moto, una Suzuki Marauder GZ250.
Venerdì 29 Giugno: percorsi 200 Km.
Si parte da Cusano Milanino (zona Cinisello Balsamo/Sesto san Giovanni a nord di Milano) per le 8.30 del mattino con l' intenzione di arrivare a Bormio per l'ora di pranzo; il viaggio sulla Milano-Lecco procede senza intoppi e dopo un' ora siamo a Delebio per una piccola sosta, poi si riparte e verso le 12 si arriva a Sondalo per iscriversi al moto-raduno. Alle 13 arriviamo nell'hotel a Bormio in tempo per goderci un sostanzioso pranzo a base di piatti tipici.
Pisolino pomeridiano, giro per il centro di Bormio, cena ancora più sostanziosa del pranzo e finalmente una meritata dormita.

Sabato 30 giugno: percorsi 110 Km.
Sveglia alle 8, colazione (sostanziosa anche lei!) e partenza per il mitico Passo! Già dalle 9 del mattino il centro è invaso da decine e decine di motociclisti e la strada per lo Stelvio sembra un formicaio.
Dopo una sosta al benzinaio inizia l'ascesa e iniziano anche i problemi: la moto non ha abbastanza cavalleria e fatica notevolmente a riprendere velocità in uscita dai tornanti e come se non bastasse
l' altitudine inizia a giocare brutti scherzi facendo diventare il minimo irregolare.
A metà strada sono obbligato a fare una sosta per far riposare moto, sottoscritto e per fare qualche foto.


Dopo un a ventina di minuti si riparte e l' ultimo tratto di strada diventa un autentico strazio: i tornanti li devo fare in prima e i pochi rettilinei che ci sono devo affrontarli in seconda o in terza a non più di
40 km/h. Impieghiamo in totale quasi un' ora e mezza ma alla fine arriviamo in cima!


La moto si spegne in continuazione, e solo dopo aver alzato notevolmente il minimo riesco riesco a farla rimanere accesa... ma con le sembianze di un Landini! Io ho forti capogiri sempre legati all'altitudine, mentre il mio amico è fresco come una rosa.
Dopo una doppia razione di panino alla salamella ci spostiamo nel punto più "vivo" del passo poi saliamo fin dove l'asfalto ce lo permette per goderci un po' il panorama, prima di iniziare la discesa.


Inizia la discesa: se salendo non avevo abbastanza potenza per salire, a scendere non ho abbastanza freni per rallentare decentemente e per questo faccio un uso spropositato del freno motore, ma la situazione non migliora di molto.
Scendendo dal versante trentino andiamo in direzione prima di Sluderno, poi passiamo per Glorenza e in fine arriviamo al valico di Tubre; su queste strade il panorama è decisamente bello, ma decisamente "poco italiano", sembra di essere in Austria!
Si entra in Svizzera e proseguiamo verso il tunnel della Forcola per arrivare a Livigno; mentre aspettiamo di poter attraversare il tunnel mi accorgo di aver letteralmente cotto il freno anteriore, infatti il disco ha assunto un inquietante colorito nero/violaceo.
Per le 3 siamo dall'altra parte sul diga del Lago di Livigno e ci dirigiamo verso l'hotel.

A questo punto doccia, cena e arriva il meritato riposo
Domenica 1 luglio: percorsi 220 Km.
Sveglia alle 7, colazione abbondante e si parte con le spese folli per il centro di Livigno, poi alle 12 arriva il pranzo e dopo una sosta al benzinaio (5,50 euro per 5 litri di benzina... è il paradiso questo!!!) si
riparte. Usciamo dal paese dalla Forcola di Livigno e arriviamo al Passo del Bernina, con tanto di sosta.


Si riparte in direzione di St. Moritz e questa ulteriore discesa mette ancora alla prova i freni già fiaccati dalla discesa dallo Stelvio; a St. Moritz ci si ferma giusto per il darsi un'occhiata in giro, poi via verso il Passo del Maloja con un'altra straziante discesa, e verso Soglio, per poi arrivare a Chiavenna.
A questo punto i panorami si fanno più ordinari, le foto finiscono, le strade diventano pianeggianti e iniziano le code in tangenziale! Ci si ferma a più riprese e come se non bastasse all'altezza di Colico, in una galleria, perdo lo specchietto sinistro! Il vetro è letteralmente volato via...
Il traffico si fa veramente fastidioso e con uno specchietto in meno diventa veramente difficile destreggiarsi in mezzo alle macchine. Rimaniamo fermi per un' ora a Olginate poi si riparte, e alle 6.30 arriviamo a Cusano.
Percorsi 530 Km... metro più metro meno.
Bilancio del viaggio: luoghi e panorami bellissimi, il Passo dello Stelvio è un posto mozzafiato (in tutti i sensi!), io e il mio amico, pur non avendo viaggiato sul velluto, abbiamo retto benissimo anche grazie alle soste in hotel, mentre la moto né è uscita provata... i freni emettono grugniti assurdi, il disco come ho detto prima è cotto a puntino, la catena è diventata rumorosa e i trafilaggi d'olio dal motore sono peggiorati. A essere stato da solo forse non avrei avuto tutti questi problemi, ma con il passeggero 20 cv iniziano a essere veramente pochi.
In tre giorni ho percorso i chilometri che solitamente faccio in un mese e mezzo, ma ne è sicuramente valsa la pena e la soddisfazione è stata tantissima!
Un saluto a tutti!!