Sono la più improbabile delle motocicliste!

Non per voi che mi vedete qui a scrivere sul Tinga (e quanto scrivo!) ma per me, che mi conosco da così tanti anni! Io la moto o il motorino o qualsivoglia mezzo a due ruote non l’ho mai voluto! Massimo massimo la bicicletta, ma meglio i pattini che han 4 ruote per piede! Ma di colpo… eccomi motociclista!!!

A 14 anni, certo, volevo lo scooter come ogni mio coetaneo… solo che LORO avevano lo Scarabeo nuovo di pacca e tutto taroccato, e IO aveva una vecchia vespa semidistrutta che non partiva mai e se partiva mi lasciava a piedi… proprio il mezzo adatto per far sbocciare l’amore tra me e le due ruote!

Mi ricordo però che la moto la volevo… o meglio, la voleva mia sorella maggiore! Che mi aveva fatto il lavaggio del cervello per convincermi a prestarle 2 milioni per potersi comprare una Aprilia 125 Chesterfield… “prestami i soldi e quando fai 16 anni te la rivendo”. Una gran sòla su cui mio padre pose il veto e che ora mia sorella nega di aver tentato!!!

Tuttavia a casa mia vige la regola “ognuno deve sapere guidare tutti i mezzi che ci sono per casa” e dunque a 16 anni fui letteralmente costretta a prendere la patente per guidare l’altro scassone di casa: una vespa 125 ancora più malridotta della “mia”.

Sempre sulle stesse premesse a 18 anni presi la patente A2 … in casa stava arrivando un SH150 che dovevo essere abilitata a guidare (ben diverso da “essere in grado di guidare”)!
Mi ricordo ancora il giorno dell’esame: il tipo mi consegna la patente e mi fa “signorina, e mo’, che moto ce famo?” e io “non so lei, ma io nessuna! Io odio guidare sti cosi! Ho preso la patente solo perché mio padre rompeva!”. Non vi dico che faccia a fatto!

L’odio per le due ruote venne confermato poco tempo dopo: mio fratellino finì di testa contro un guardrail con il vespone e si fece un mese di ospedale! Da quel momento il “non mi piace” diventò “ho paura” e nessuno a casa insisté più per farmi guidare!

E allora che ci faccio qui con la mia bellissima GSsina?
In verità, devo confessarlo, ogni scusa è sempre stata buona per farmi zavorrare! Ho sempre cercato amici con la moto! Ne avessi mai trovato uno! Apparte mia sorella con il suo Guzzi V35i, di motociclisti non ne conoscevo!
E così ripiegavo su “papà mi accompagni in centro… magari con il motorino, così parcheggiamo meglio, ok?”

Finalmente, 2 anni fa, il ragazzo di una mia amica venne a prendermi con la moto alla discesa del traghetto dalla Sardegna… peccato che quel giorno io mi aspettassi una macchina ed ero in minigonna e con uno zaino da 74 litri pieno fino all’orlo!!! La marmitta bollente contro l’interno del mio ginocchio mi ricordò che a me le moto non stavano mica simpatiche! La noncuranza del tipo che ripartì a manetta nonostante io urlassi di dolore mi insegnò che pure lui non mi stava mica simpatico!

E dunque, di nuovo, perché sono qui?
Perché finalmente a 26 anni la mia migliore amica s’è fidanzata con un motociclista! Amica porta amico, lui porta altri amici… e tutti portano me a fare un giro in moto! E lì scoccò… l’amore! Per la moto e per il motociclista, Marco “Phones”.

E così di colpo eccomi zavorrina ufficiale! Posto molto comodo se non fosse per la mia tendenza a dormire se non guido io! Inoltre, fidanzato motociclista con fidanzata patentata ma non guidante ha la tendenza a scandalizzarsi di questa situazione!

E così pazientemente, diligentemente e molto gentilmente il suddetto motociclista mi ha insegnato quel che non avevo appreso prendendo la patente: guidare! Prima con lui dietro per farmi sentire più sicura, e poi lui sul motorino di mia madre per seguirmi mentre facevo pratica (povero Marco, costretto al motorino, se non mi ha mollata allora significa che è amore!)

E così eccomi qui…
Cioè eccomi ad esattamente un anno fa … era il 10 di gennaio… il giorno in cui, per la prima volta avevo avuto il coraggio di prendere il motorino tutta sola, senza la “scorta” del mio ragazzo!
Purtroppo il giorno lo avevo scelto male! Arrivata in ufficio trovai tutti in lacrime: il mio mentore era in fin di vita per un’ischemia! Non fu tanto andare in ospedale ad essere difficile… ma tornare indietro, con gli occhi pieni di lacrime su questo mezzo che non conoscevo ancora abbastanza! La caduta ci stava tutta e, infatti, arrivò puntualmente, per fortuna da quasi ferma!
Ma quella volta non mi arrivò la solita ondata di repulsione per le due ruote! Neanche avevo toccato terra che due signore erano scese dal marciapiede a darmi una mano per tirare su l’SH! Di colpo mi resi conto di un paio di cose fondamentali: se cadi e non ti fai male allora devi risalire in sella! Per aiutarti a risalire in sella c’è sempre gente disponibile!

Di colpo andare su due ruote mi piaceva… o si! Mi piaceva proprio! E così un passettino alla volta… prova a guidare nel traffico, prova a guidare con la pioggia, prova a guidare di sera, prova a guidare di sera sotto la pioggia nel traffico un giorno di sciopero dei mezzi (ARG!)!

E così 6 mesi fa, il 5 agosto l’SH si è trovato accanto una sorellona, la mia GS500. Lo stesso giorno sono entrata qui sul Tinga (ma questo magari ve lo racconto il 5 agosto 2012, quando festeggerò il mio 1° anno di moto)…

Dopo 27 anni ad odiare le due ruote, ho appena finito il mio primo anno ad amarle!

E devo dire che… un po’ di zampino, almeno negli ultimi mesi di questo amore… ce l’avete messo voi del Tinga! Grazie a tutti per avermi aiutata a scoprire questo mondo bellissimo!