Commento di: Davide
Bel racconto, complimenti. Sposo anche il fatto che "ai morti non importa"... ma non voglio iniziare a discutere di quello, ne verrebbe fuori un papiro.
Ancora bravo :)
Commento di: Ospite
Bravo, molto, non mi viene altro da dire...
Commento di: antonio_gt
Complimenti.
Fa davvero riflettere su quanto a volte (o spesso?) possiamo essere stupidi.
Commento di: Lukez750
per la strada non siamo soli bisogna essere abbastanza maturi e responsabili ... poi esiste la fatalità e li purtroppo nulla si può fare. Certe cose andrebbero fatte solo in pista. Facendo parte di un motoclub stò apprezzando le due ruote in un modo diverso anche se sono un fissato di tuning ed elaborazioni sportive. Secondo me è bello andare in moto sia a 20 km che a 250 non si deve sempre cercare l' adrenalina ci sono anche altre cose per un motociclista .........
Commento di: wingloop
splendido racconto... colgo l'occasione, oggi che sono in grado di scrivere due, righe per salutarvi tutti e per dire che a volte basta anche meno... basta che in una bella matina di settembre un camion con un guidatore impegnato al telefonino si fermi sulla carreggiata per poi svoltare a sx proprio nel momento in cui passi tu.
15 mt di frenata... la forcella affonda, mi si alza il retrotreno spostandosi (controllato) sulla mia sx (probabilmente sono vivo a causa di questo spotamento.... vedo lui ed il telefonino, il marchio del cantiere sul cofano, penso a mio figlio che non rivedro' piu'. Mi rannicchio in posizione fetale e boooom.....frontale pieno... Poi l'asfalto, non ho mai perso conoscenza, lui scende : in un Italiano fresco fresco mi dice: perdonami perdonami non ti ho visto "NO ***** ERI IMPEGNATO AL TELEFONO " (lo stronzo poi dichiarera che io ero in sorpasso e che sono sbucato dal nulla ad alta velocita ---per fortuna le rilevazioni della pol mi danno ragione al 100%)
Emoraggie interne alla gamba, focolai emorragici a milza ed intestino
amputato un testicolo
5 costole rotte
3 muscoli della gamba maciullati ed inservibili
fratture multiple scomposte al braccio, polso, dita
Sono vivo, malconcio ma vivo..... sono sempre stato motociclista, a 11 anni i caballero, poi il fantic a 14, ducati indiana a 22. La fine della Kava versis segnera' anche la fine di un'epoca.... non ricomprero' una moto.
Troppi i coglioni per le strade! troppi!!!
Commento di: texastornado
purtroppo poi ci sono le storie vere come queste....win, mi spiace tanto....
e ora goditi tuo figlio ne vale la pena
Commento di: Steve79
NOTEVOLE, mi ha fatto riflettere su molte cose ...
Bravo ;-)
Commento di: SparklePlenty
Ogni volta che vedo scritto "choke" come autore di qualche articolo o racconto, so già che mi piacerà...neanche stavolta mi ha deluso..complimenti!
Commento di: clevar
A nessuno dopo la morte importa, ma solo al motociclista non importa neanche prima, se no non assumerebbe un rischio così grande anzi se questo rischio non sussistesse in maniera così estrema forse non salirebbe nemmeno su una moto.
Andiamo in moto per rischiare, tutti sappiamo che la prudenza aiuta, ma è effimera tanto quanto la fragilità del nostro corpo, la cosa che ci spinge a tenere aperto è forse solo il rischio, sopratutto per noi che andiamo in moto per il gusto di farlo e lo facciamo al limite.
Tutte le volte che ho tenuto aperto più del dovuto me ne sono pentito e sono ancora più pentito se penso che avrei potuto stampare il telaio della mia moto su un un bel viso di mamma e ancora di più se penso che il bambino..........................................., ma apro ancora. Un mondo folle abitato da folli, ecco dove viviamo.
Commento di: Nimwid
Tanto di cappello.
Commento di: Doc_express
Molti anni fa nel 1997 sul colle di nava con l'elefant 750,stavo tornando dalle ferie quando in un curvone mi sono trovato dritto dritto in traiettoria un 4 cilindri (penso fosse un gsxr) che sbacchettava come un dannato e il guidatore che faceva del suo meglio per cercare di tenerlo in strada. Ho tenuto l'estrema destra e mi è passato così vicino da strapparmi un elastico che teneva i bagagli. Bè non so se dopo sia caduto o cosa,ho spalancato e sono andato via. Se mi fermavo probabilmente LO FINIVO! E' grazie a questa gente che poi le moto vengono definite pericolose.
Commento di: texastornado
se i km percorsi annualmente sono passati da 20 mila a 8000....è anche per questo
sono un sostenitore che all'aumentare dei km aumentino le probabilità di errore
una storia letta per far addormentare tua figlia o semplicemente una serata passata con te e gli amici della serata pisana del tinga.....cose molto più emozionanti che strusciare una saponetta per cercare di starti dietro.....
Commento di: Maurizio60
Capisco e compendo il senso del tuo intervento Federico ma non lo condivido.. non si può dire con certezza che chi fa meno km in un'anno rispetto ad altri rischia di meno.. mi vengono in mente due storie.. la prima quello del soldato americano che torna dalla guerra del Vietnam, arriva a casa.. deve attraversare solo la strada e riabbarccerà la sua famiglia.. mentre attraversava un'auto l'ha messo sotto ed è morto con tutta la sua famiglia fuori dalla porta di casa a guardare quanto succedeva... certo da che speravano di riabbracciarlo da li a poco.. le cose sono andate molto diversmente.
L'altra storia riguarda un famoso alpinista Italiano, negli anni 30 ha scoperto la maggior parte delle più importati risalite su roccia.. questo succedeva sui monti delle Dolomiti... la sua morte è quasi comica nella sua tragicità.. è caduto dal tetto della sua casa mentre stava aggiustando l'antenna di casa.
Aggiungo io... chi dice che non rischio di più chi la domenica se ne va al bar in confronto di chi va a farsi un giro tra curve e tornanti? Nessuno può dirlo.
Buone feste e buona strada sempre _v_
Commento di: 6thgear
Una revisione degli errori ortografici sarebbe stata utile.
Commento di: Kelevra
...ma non indispensabile, 6thgear. In fin dei conti è un davvero un buon prodotto. Bel racconto, choke. Brividi. E poi mi piace questo stile un pò alla Faletti, un pò alla Palahniuk: truce ma quasi canzonatorio. Riflette molto la scissione d'animo che avviene in un istante, un attimo prima e un attimo dopo la tragedia.. buffa storia, la vita.
V
Commento di: JO74
Veramente un bell'articolo. Complimenti.
Commento di: BIAXI
azz mi dispiace per il tuo amico e per l'altra persona ....
sempre in gamba choke
Commento di: tribalfazer
è proprio vero.....
belle righe fredde e profonde....scavate fin dove pochi vogliono vedere.
Commento di: _UBER_
Duro e crudo ma così vero...
Ero uno di quelli saponette a terra, spero di aver smesso perchè a differenza dei morti a me importa! :-)
Bravo Choke!
Commento di: ebonvi
E' la prima volta che leggo un tuo racconto, molto scorrevole e mi ha fatto "ri"-pensare alla mia passione per le due ruote esagerata.
Grazie
Commento di: luce77
ho il pianto nel cuore ,........ per aver letto questo articolo e per essere sicuro che di errori ne faro' e ne' faremo di altri.