Come un po' di ossido nella serratura dell'accensione riesca a spegnere le luci della moto e a far venire la gastrite a un motociclista...

Tempo fa, avevo fatto un post dove ponevo una questione relativa al faro della moto.
Mi domandavo come mai non era stato previsto un comando per spegnere le luci quando non servono, e cosa sarebbe successo se la lampadina si fosse bruciata durante un viaggio e magari di notte.

Cercai di capire insieme agli altri utenti del forum se avevano un limite di utilizzo prestabilito in modo di poter agire per tempo prevenendo la cosa, e si discusse un po' su tutte le possibili soluzioni.
Alla fine arrivai alla conclusione che l'unica soluzione ragionevole è armarsi di scorta e attrezzi se affronti un viaggio in cui la cosa potrebbe verificarsi.

Cosa va a capitarmi proprio ieri sera?
Al ritorno dal lavoro il faro non vuol saperne di funzionare e mi si accende solo una lucina di posizione, e nemmeno l'abbagliante vuol saperne di funzionare.
La prima cosa che ho pensato è stata che la sfortuna me la sono proprio tirata da solo, mi si sono bruciate entrambe le lampade in un colpo solo e di notte.

Comunque torno a casa abbastanza agevolmente perché per fortuna la distanza da coprire è breve e le strade sono illuminate bene.
Cambio subito le lampade, rimonto il faro giro la chiave e ottengo lo stesso risultato, cioè la solita lucina di posizione.
Osservo meglio le vecchie lampade e sembrano in ottimo stato, allora decido di controllare i fusibili nel sottosella e nessuno presenta alcuna anomalia, insomma un vero mistero!

Torno di nuovo a casa e mi metto a cercare alla rinfusa fra i vari forum, ma non trovo niente che gli assomigli abbastanza, tranne problematiche più complesse, relè guasti, test con strumenti, etc (quindi al di fuori dalla mia portata) quando dopo un certo tempo mi cade l'occhio su un post di un tizio che descriveva una cosa abbastanza simile e sosteneva di aver risolto la cosa spruzzando il tasto rosso di accensione con l'olio sbloccante.
Sinceramente non mi sembrava affatto la soluzione giusta, ma mi viene in mente che forse ne ho una bomboletta in cantina e fare un tentativo non mi sarebbe costato niente.

Quindi vado, frugo, la trovo, leggo sull'etichetta ed in effetti riporta: olio sbloccante, protegge dalla corrosione salina e riattiva i contatti elettrici e meccanici.
Torno alla moto e provo a fare la stessa cosa che diceva il tizio del forum, ma ancora niente non vuol saperne.
A quel punto la disperazione era assoluta, non capivo proprio cosa diavolo gli avesse preso, mi ero già rassegnato a un oneroso intervento in officina.

Poi senza volere, ma proprio perché ormai c'ero, mi viene in mente di dare una lubrificatina anche alla serratura della chiave di accensione e con mia grande sorpresa appena giro la chiave il faro si accende e tutto rifunziona!
Possibile che i contatti della chiave d'accensione ossidandosi in un punto possano far insorgere un guaio del genere?

A quanto pare sì, visto che con un po' d'olio sgrippante le cose sono tornate (almeno apparentemente) in ordine, ma quello che più mi sorprende è la relativa fragilità di un sistema, progettato mi auguro non certo per essere tenuto nell'ovatta e al calduccio, ma per affrontare ogni sorta di variabile ambientale.
Evidentemente i materiali, per quanto di qualità, hanno i loro limiti e svolgono bene il proprio compito fino a un certo punto.

Adesso però appena possibile voglio vedere se può essere conveniente smontare il blocchetto e ripulirlo a dovere, ammesso che sia una cosa fattibile in casa e sempre sperando di non essere maldestro e scassare il tutto definitivamente.

Ho pensato dunque di condividere subito l'esperienza perché magari chissà, potrebbe capitare che qualche altro motociclista che come me, tiene la bimba alle intemperie, potrebbe avere lo stesso problema e magari gli risparmio tempo, pericoli, imprecazioni e una gastrite da ossido.