E' sabato notte, anzi domenica mattina: come sempre ho finito al lavoro verso le 04.30 e mi avvio verso casa...

Da due giorni su Milano soffia un vento impetuoso che ha abbassato repentinamente le temperature, io monto ancora le mie gomme 'estive' Rennsport che necessitano di andare in temperatura per avere un buon grip, ma certo non mi sarei aspettato di dover fare una inchiodata improvvisa pochi minuti dopo essere salito in sella... ma andiamo con ordine.

Come dicevo, ho appena iniziato a percorrere il viale Padova, praticamente deserto a questa ora della mattina, salvo uno scooter che proviene dalla corsia opposta. Io procedo a velocità normale, e a tutto penso salvo alla possibilità che lo scooter, giunto praticamente alla mia altezza, senza mettere la freccia e senza che vi sia alcuna ragione apparente, faccia inversione a U praticamente di fronte alla mia faccia.

E' una di quelle situazioni in cui la mente non ha nemmeno il tempo sufficiente per pensare, figuriamoci per prendere decisioni: in questi casi è il corpo che agisce, io d'istinto non avendo letteralmente il tempo né di scalare marcia né di sterzare pinzo al massimo con l'anteriore ma la ruota perde aderenza (come ho detto prima sono gomme che richiedono un minimo di riscaldamento) sbando paurosamente e sempre senza bene sapere né come né perché il mio piede accarezza la leva del posteriore e in qualche modo riesco a controllare la sbandata.

Sono impietrito e furibondo allo stesso tempo, sono andato a un passo dal volare a terra per colpa di una manovra insensata, nel frattempo lo scooter dopo la brusca inversione a U ha continuato la marcia ma a velocità piuttosto bassa lo raggiungo nello spazio di un nanosecondo e gli urlo da sotto il casco qualche sequela di insulti.

Ancora sotto l'effetto della ondata di sangue che mi è salita al cervello sento quasi senza credere alle mie orecchie che l'autore della manovra criminale mi dice in tono beffardo: 'Preso paura eh, bello?' e poi senza quasi credere ai miei occhi realizzo che, seduto in punta di sellino sullo scooter, quasi fosse sulla poltrona in salotto a sorbire il the a gambe accavallate, vi è un travestito, con tanto di trucco pesante gambe nude etc. Valuto per un istante la possibilità di frantumargli il sorriso beffardo cui ancora sta atteggiando la bocca con un pugno guantato al carbonio, ma scuoto la testa e mi limito a mandarlo nuovamente a quel paese. Rimpiango di non avere avuto la prontezza di rispondere alla sua domanda con un 'Si' adesso che ti ho visto in faccia' ma non si può pretendere tanto dopo avere subito uno shock del genere e per giunta dopo otto ore di lavoro notturno.

Peccato, penso tra me, è una notte talmente bella, la luna ammicca in fondo al viale, ma ci deve sempre essere qualcuno che mette a repentaglio la mia sicurezza se non la mia vita; o è il taxista posteggiato in piazzuola, che riceve la chiamata e parte senza freccia facendo inversione a U, o un veicolo che viaggia sparato e non ti dà la precedenza, o la smart che andando a zig-zag riesce ad occupare tre corsie poi l'accosti e vedi una ragazza che mentre guida scrive un sms... mò pure i trave assatanati sullo scooter, questo è davvero il colmo... purtroppo il degrado del comportamento su strada soprattutto di notte negli ultimi anni è andato sempre aumentando, fino ad ora mi è sempre andata bene ma se una volta dovessi avere i riflessi meno veloci del solito?

PS questa mattina leggo che nello stesso orario, a poca distanza e cioè in viale Romagna, uno scooter è stato travolto da una 500 ad un incrocio il conducente è morto e il passeggero versa in gravissime condizioni. L'autista dell'auto non si è fatto nulla. Notizie di questo genere sono praticamente all'ordine del giorno sulle cronache locali dei giornali di ogni città soprattutto durante i fine settimana. Il giorno in cui gli automobilisti (ma spesso anche gli altri utenti delle due ruote) capiranno che gli spazi di frenata e il livello di incolumità di chi viaggia in moto sono ben diversi da quelli di chi viaggia in auto, sarà un mondo migliore per tutti noi.