La Community Ting'Avert
Due ruote a testa
Scritto da 42 - Pubblicato 13/07/2011 12:20
...o del parafango posteriore.

Due ruote ed un motore sotto al culo... cosa potevano volere di più due amici quattordicenni a metà degli anni '70?
Poco importava se uno girava con un Ciao rosso (verniciato a pennello perché "blu ce l'hanno tutti") sgangherato e l'altro con un Benelli Export con il freno posteriore a contropedale recuperato al fondo del garage del nonno.

Quelle due ruote significavano potersi muovere liberamente, significavano poter andare sulla collina di Torino a mangiare un gelato guardando la città dall'alto in basso quando l'afa diventava insopportabile.
Significava sentirsi grandi e liberi.
Però cazzarola, se andava quel Ciao... il Benelli sembrava inchiodato, al confronto. Carlo, giuro che prima o poi ti starò davanti.


E due anni dopo, i due ragazzini passarono al 125. E che 125!
Quello col Ciao aveva (Dio solo sa come) rimesso in strada un Isomoto tenuto insieme col fil di ferro, l'altro aveva estratto dalla cantina la Lambretta di suo padre.
E sempre su in collina, con qualche puntata più lontano, con quel senso di crescita, di avventura, di viaggio (una volta andarono fino a Pinerolo!).
Però cazzarola, come andava quell'Iso... la Lambretta sembrava inchiodata, al confronto... Carlo, giuro che prima o poi ti starò davanti,

Quanti progetti e quante idee sparate tra una sosta dal benzinaio ("al due per cento, grazie"... "io al quattro") ed una sigaretta, appoggiati sulla sella come nemmeno Fonzie in "Happy Days".
Uno fantasticava una lontana (ed alla luce dei fatti, allontanata definitivamente) laurea in ingegneria, l'altro una vita tra il legno e lo stoppino, innamorato del lavoro paterno di falegname e restauratore.

Una amicizia grezza, ruvida, nata su due ruote ed interrotta da quella vita che fa strani scherzi.
Già durante l'ultimo anno di superiori Carlo era cambiato: niente più fantasie, niente più progetti, pochi giri in moto. Aveva preso una "brutta strada", come si diceva allora. Si era isolato in un mondo fatto di siringhe e di dolore, di urla e di silenzi che tenevano lontano tutti.

Sparì... portando con sé il suo dolore e il suo malessere.
Negli anni successivi il suo amico scoprì che era entrato in comunità, era riuscito ad uccidere il drago e che si era rifatto una vita lontano, in in un'altra città, in un'altra regione al di là del mare, aveva ripreso per mano il suo vecchio sogno e faceva il falegname, si era sposato, aveva dei figli, era felice.
Non lo cercò; gli bastava sapere che aveva di nuovo una vita vera e serena... ma ogni tanto pensava ancora con un sorriso a quel Ciao e a quell'Iso di cui in genere vedeva solo il parafango posteriore...

Una sera, ad una rimpatriata di vecchi amici, al suo arrivo qualcuno gli disse "vieni a vedere chi c'è"... ed eccolo li', Carlo... con mille capelli in meno e mille rughe in più, ma il sorriso dei 18 anni, solo un po' nascosto dai baffoni grigi ed intimidito dal passato.
"Carlo? ossantocielo, fammi fare due conti... sono 30 anni..."

E via, due capriole all'indietro nel tempo ed eccoli di nuovo lì, i due amici... una gara di "ti ricordi quando?" e "ti ricordi quello?" tra un abbraccio intero ed una mezza lacrima con le rispettive mogli a guardarsi negli occhi e cercare di capire se quei due deficienti lì davanti sono veramente due quasi cinquantenni, onesti lavoratori e padri di famiglia o, appunto, due deficienti.

E dentro, inespresso, il ricordo del parafango rosso del Ciao e di quello blu dell'Iso...

- "Ti ricordi, Carlo, quando andavamo in giro e tu mi stavi sempre davanti con quei ***** di Ciao e di Iso?"
- "Altrochè, se mi ricordo..."
- "Ti ricordi che dicevamo sempre che prima o poi ci saremmo comprati una moto?"
- "Certo che sì..."
- "Sai, alla fine me la son comprata"
- "Cos'hai preso?"
- "Una Nevada"
- "Bella, la Nevada; io ho una California"
- "Carlo... mavaffanculo, va..."




PS... Il parafango posteriore della California di Carlo è bellissimo.
 

Commenti degli Utenti (totali: 38)
Login/Crea Account



I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: kricriboss il 13-07-2011 12:43
bellissimo!!!!!grande mi è piaciuto un sacco il racconto...invidio i vostri tempi (passami il termine orrendo) forse grazie alla mancanza di tutta la tecnologia che c'è oggi, forse perchè c'era la necessità di adattarsi senzsa grosse pretese, forse perchè la società era meno consumistica di oggi,le persone erano meno stressate e sapevano godere davvero della reciproca compagnia e si riuscivano a costruire rapporti che superano indenni gli anni le distanze i problemi e tutte le avversità della vita...come nel vostro caso!!
Commento di: Fra1992 il 13-07-2011 12:50
Brividi, complimenti :)
Commento di: tilt il 13-07-2011 13:49
Gran bella storia d'amicizia, giustamente su due ruote...
Commento di: SteLPC il 13-07-2011 18:19
Grazie per l'emozione che hai condiviso!! :)
Commento di: ory il 13-07-2011 19:23

Lorè, ma vaffan...o, và... ti lo fai apposta a stargli dietro!!! hahahahahaha!!!
Commento di: NitroCento il 13-07-2011 20:55
Senza parole... belle cose davvero, Lorè! ;)
Commento di: Jose- il 13-07-2011 21:21
42 , mi hai fatto venire la pelle d'oca!

bel racconto!

Commento di: edge il 13-07-2011 21:46
Mi vergogno un po' ad ammetterlo, ma *****, due articoli tuoi su due che ho letto, mi hanno fatto venire il groppo in gola.

Scrivi benissimo, ma soprattutto.. si percepisce il non-scritto, l'emozione che attraversa le righe, le parole.
Mi piace. Storie belle, raccontate bene pergiunta.


Anche io quando sarò VECCHIO come te, spero di averne di storie così da raccontare :)
Commento di: 42 il 13-07-2011 23:04
Edo, te lo auguro di cuore... diventare vecchi e non aver nulla da raccontare (o, peggio, da ricordare) e' un ben triste destino.


;-)
Commento di: Oscar il 13-07-2011 21:58
Lorenzo, devo farti i miei complimenti vivissimi per il tuo modo di scrivere!

Mi piace molto! ;)
Commento di: bandolerostanco il 13-07-2011 22:57
Colpisci sempre nel segno! Storia vera, che chi ha piu' o meno la nostra eta'(quella del Ciao,del Garelli o del Fifty..) ha vissuto ,e conserva dei ricordi indimenticabili ,di giri di "viaggi"(io e diversi amici ,sveglia presto per andare al lago Maggiore ,e poi ad un bivio ....ci siamo ritrovati al lago di Varese...)....le due mila lire di multa perche' in due non si poteva andare............Insomma per farla breve, io qualche amico di quei tempi raramente lo rivedo e se il discorso va sui nostri 15/16 anni si comincia a ridere e non si finisce piu'!
Grazie 42!
Ico
Commento di: bandolerostanco il 13-07-2011 23:00
..non mi e' piaciuto molto il "Vecchio " di qualche risposta sopra :-)
Commento di: edge il 15-07-2011 14:31
L'ho volutamente messo in evidenza come presa in giro ironica, non credo Lorenzo se la sia presa :)
Commento di: bandolerostanco il 16-07-2011 21:37
Avevo capito,infatti era per risottolineare la battuta! (notare la faccina sorridente)
Comunque bravo 42!!
Commento di: hanno il 14-07-2011 01:16
Mannaggia, Lorenzo, mi hai fatto venire un magone...


...grazie...
Commento di: robysteel il 15-07-2011 16:04
Idem.......


.....mannaggia.... :-)
Commento di: BurnOut il 14-07-2011 08:14
Meraviglioso Lorenzo!!
semplicemente non ho parole......... :)))
Commento di: Ospite il 14-07-2011 16:17
Come al solito Lorenzo, colpisci sempre nel segno, come quel racconto in cui parlavi di quel prete... sai comunicare veramente bene le sensazioni, le emozioni, i tempi passati e farli vivere in chi li legge. Ma un pensierino a scrivere, no???

Grande!!!
Commento di: 42 il 14-07-2011 16:25
Ma un pensierino a scrivere, no???
Mah... il fatto e' che ho due grossi limiti:

1) Non riesco a scrivere di cose che non sento mie, e per sentirle tali devo averle vissute.
2) Non ho sufficiente costanza per lavorarci su piu' di qualche giorno. In genere i raccontini come questo li butto giu' in una sera, ne passo un altro paio a limare, punteggiare, trovare sinonimi per evitare ripetizioni, aggiustare il ritmo... e poi basta. Non so se riuscirei dopo qualche settimana a rprenderli e rilavorarci su.

Grazie comunque della fiducia ;-)
Commento di: Jose- il 14-07-2011 18:45
Renzo Casali, fondatore della "comuna baires", una compagnia di teatro che è stata itinerante
dopo i disagi politici dell'argentina. Ora con le fondamenta a milano.
Dice che:
"Lo scrittore è una persona in grado di mettersi a nudo di fronte agli altri, senza vergognarsi di lasciar trasparire le proprie emozioni".

Sicuramente, rendere una propria passione professione richiede un approccio diverso che si raggiunge col tempo. Ed è certo, che da come scrivi, senza dubbio sei uno SCRITTORE.

Un' altra citazione, è quella di Daniele Oppi, noto pubblicitario che dopo aver inventato la pic indolor, la gomma di brooklin il logo lambretta ed altre cose che ci circondano quotidianamente...ha deciso di staccarsi da quel mondo e lavorare per gli artisti, fondando una cooperativa.

Lui sosteneva che:
"L'artista è un ricercatore. Un pittore mentre ritrae un paesaggio, scorre con il pennello e ricerca i colori osserva il mondo con occhi nuovi ed attenti. Non è diverso da un monaco che passa ore in meditazione. (questo vale per ogni genere di arte).
L'artista dovrebbe vivere per l'arte, non di arte... e dovrebbe trovare una professione che renda utile la sua saggezza. L'arte è solo un nutrimento."

Spero di non averti confuso le idee.

lamps
Commento di: 42 il 14-07-2011 19:07
Ed è certo, che da come scrivi, senza dubbio sei uno SCRITTORE.

Non insistete troppo, potrei crederci e cominciare a scriverne ancora... ;-)
Commento di: Jose- il 14-07-2011 19:10
Io insisto!

;-)
Commento di: Ospite il 15-07-2011 11:17
Allora insisto anche io... ;o)
Commento di: hanno il 15-07-2011 12:38
Ufficialmente aperta la Lista

LORENZO È UNO SCRITTORE

...ma ci sono solo quarantadue righe per firmare...

Aspetto il prossimo brivido, non farti pregare...

J
Commento di: -Lucafire- il 14-07-2011 17:12
.... sono motociclista anche per leggere questo........
Commento di: shadow830 il 15-07-2011 23:12
Bellissimo Lorenzo:-)))
Mentre leggevo ho "visto" e "sentito" tutto nel profondo......
forse perchè abbiamo la stessa età, forse perchè i ricordi s'assomigliano tanto................
EMOZIONANTE:-)))
Grazie.................

Anna
Commento di: Ocsecnarf il 16-07-2011 12:47
Fantastico, coplimenti! Quella ossessione del parafango posteriore mi ha fatto venire in mente la storiella del tipo nel deserto, con la cammella che non stava ferma!
Commento di: Mira il 16-07-2011 15:57
bello...e molto emozionante.

a presto.
Commento di: Diecianove il 19-07-2011 08:45
['- "Bella, la Nevada; io ho una California"
- "Carlo... mavaffanculo, va... ']

Permetti una battuta ispirata ad una citazione: alcune volte non bastano gli anni ed i chilometri!!! ;-)
Commento di: motociclope il 19-07-2011 15:20
Difficile non sentire un groppo alla gola. . . . racconto bello struggente, Hai tanti altri ricordi di sicuro. . . . aspettiamo di goderne ancora. Sei molto molto bravo Lorenzo, complimenti ew grazie per queste perle di Umanità.
Commento di: ssj1985 il 21-07-2011 12:00
Bellissimo racconto, complimenti ;-)
Commento di: doppiaccensione il 22-07-2011 13:46
bello , bello , bello
complimenti , ben scritto
non sò se è vero e alla fine non mi interessa , ma mi piace pensare che possa essere vero

ancora bravo
Commento di: JO74 il 22-07-2011 14:17
Semplicemente bellissimo...
Complimenti per le emozioni che ci hai trasmesso ed un grazie per avercele raccontate.
Mi unisco anch'io al coro "scrivi ancora Lorenzo"...!!
Commento di: fabrell94 il 30-07-2011 13:40
Veramente complimenti!!! Bellissima storia!!!
Commento di: IGNACIO il 01-08-2011 22:01
Da come la racconti sembra sia vera storia vissuta......
e guarda caso ho anch'io un amico appassionato di motocross che non ho più visto dai tempi dell'università ( dove sognavamo di diventera ingegnieri elettronici)..... e sono passati ormai 31 anni..... com'è strana avvolte la vita......
Commento di: BlackStarVortex il 01-09-2011 16:33
sei un mito 42!! complimenti, splendido racconto.. :)
Commento di: 42 il 01-09-2011 16:39
Grazie, concittadina...
Commento di: BlackCat il 07-09-2011 00:53
grazie per avermi fatta commuovere e travolgere dal "pathos"... credo che queste emozioni siano comuni per chi ha vissuto la propria adolescenza negli anni 70....con le stesse gioie e gli stessi dolori

io su Garelli e Ciao ci ero sul finire del decennio, nel 78 imparavo ad usare le marce su un Fantic Caballero rosso di un amico della compagnia, e per poi progredire su un favoloso KTM 250 GS che mi pareva una enorme motorona, io mingherlina ragazzina con la passione fortissima per le due ruote!

poi la Vespa, il "fighetto" ET3 e i PX, ed io sempre a usare i mezzi degli amici perchè a casa mia oltre il motorino non si poteva andare...ma non importava, sognavo e continuavo a divertirmi!

ma, purtroppo, quelli erano anche anni terribili : fra gli amici con la Vespa, ci fu chi cadde nel vortice buio e distruttore fatto di sostanze illecite e aghi e incontri furtivi e frequentazioni pericolose...

tu e il tuo Carlo mi avete ricordato tantissimo mio marito ed il suo amico inseparabile, tutti e due dai Garelli elaborati erano passati entrambi ai Px, solo diverso colore, ma stessa passione...

poi, purtroppo, nera parentesi: l'amico fu uno di quelli presi nelle spire della bestia velenosa....
mio marito gli fu vicino nei periodi bui, e poi in quello della salvezza fatta di centri di recupero

ne uscì brillantemente, una nuova vita recuperata!

ognuno poi ha preso la sua strada dal punto di vista lavorativo ed impegni relazionali, ma vivendo nello stesso paese si incontravano a volte...
negli ultimi anni per ragioni di lavoro si sono trovati più spesso, ed anche io con lui, ed il bello è che ci troviamo ora a parlare di dueruote ancora come allora!

lasciati i Px, io con la mia vera moto, mio marito passato ad un bicilindrico, e lui, il nostro amico degli anni perduti, con uno scooterone utile per muoversi per lavoro, ed una vecchia Kawasaky Klee 500 per qualche giretto del week end!

qualche anno in più sulle spalle ma l'entusiasmo è invariato!

ogni tanto si riportano alla memoria le vacanze con le Vespe cariche di zaini sacchi a pelo pentole e viveri, senza casco con le espadrillas le salopette di jeans e tanta tanta tanta voglia di divertirsi, senza nemmeno lontanamente immaginare che, nel futuro, anche se con altri mezzi e con abbigliamento ed attrezzature differenti, si sarebbe potuto continuare a sentirci come nei primi anni 80!!!

Certo l'involucro si è modificato... ma, dentro, scorre fluido il carburante che ci mantiene sempre attivi: la sana voglia di vivere!!!