INTRODUZIONE
Ci siamo!
Questa volta il corso che ho preso di mira si svolgerà sulle Dolomiti!
Come di consueto, trovandomi nel bel mezzo della pianura padana avrò parecchi km da percorrere prima di imbattermi in strade "motociclistiche"; in ogni caso l'autostrada non mi spaventa dato che raggiunta la destinazione rimango sempre ripagato da tutti i km di asfalto rettilineo percorsi!
E così sarà anche questa volta!
BREVE STORIA DEL CORSO
E' da parecchio tempo che osservo questo corso perchè l'organizzatore, Lucio, è un amico "tingavertiano" conosciuto ad uno dei raduni generali del Tingavert a Casina (RE) nel "lontano" 2009.
La sua storia mi colpisce molto dato che ha "costruito" tutto da solo avendo come pilastro di base semplicemente la sua grande passione, nonché esperienza per le due ruote maturata nel corso degli anni e diversi corsi di guida sicura fatti dal 2005 in poi. Da un’iniziativa personale senza alcuna garanzia di successo cominciata tre anni fa con una partecipazione molto modesta ai corsi, oggi l’iniziativa è cresciuta in maniera tale da dover essere sostenuta dalla nascita del Moto Club DoloMitico.
Questo mi rende molto curioso di partecipare ad uno dei suoi corsi; purtroppo però una serie di eventi mi impediscono di farlo fino al 2 giugno di quest'anno quando finalmente riesco a trovare l'occasione giusta per andare a trovarlo!
Lucio, arrivoooo!!
SI PARTE!
L'occasione è proprio ghiotta dato che il 2 giugno (giovedì) è festa nazionale posso approfittare del ponte per trascorrere 4 bei giorni sulle Dolomiti.
Peccato che le previsioni del tempo non siano il massimo... anzi sulla cartina si vedono solo nuvole nere e fulmini!
In ogni caso dopo tanta attesa non saranno due gocce d'acqua a fermarmi!
Preparo quindi l'antipioggia nella borsa magnetica da serbatoio e tutto il resto nella borsa da sella avendo cura di ricoprirla con l'apposita custodia antipioggia.
Come dicevo all'inizio del "racconto" decido per il trasferimento Milano - Feltre via autostrada; in realtà si sarebbe potuto valutare un eventuale percorso alternativo passando per esempio da lago d’Iseo e lago di Garda, ma le nuvole mi convincono a ridurre il più possibile il viaggio.
L'impazienza prende il sopravvento… alle 7:00 sono già in piedi e poco dopo le 8:00 sono in marcia con la moto carica in direzione Feltre!
Durante il viaggio mi fermo svariate volte per togliere e mettere l'antipioggia.
Nuvole e acqua si alternano a tratti con cielo terso e sole e l'antipioggia a volte diventa veramente insopportabile!!
Nell'ultimo tratto, fortunatamente, trovo il sole a scaldare la frizzante aria dolomitica e arrivo al punto di ritrovo, l'albergo che ci ospiterà, verso mezzogiorno con poco più di 300 kilometri sulle spalle.
L'albergo scelto da Lucio è molto accogliente e ci offre un grande parcheggio sotterraneo coperto dove porto il mio “destriero”; lì trovo parcheggiate una Hornet e un Fazer 800.
Mi soffermo poco dato che la fame si fa sentire e dopo una doccia mi precipito al ristorante dove consumo degli ottimi gnoccchetti!
INIZIAMO CON UN PO' DI TEORIA
Pian pianino compaiono gli altri "corsisti" e finalmente arriva "il capo": Lucio!
Veramente un piacere rivederlo e pensare che al raduno del Tingavert sul lago di Garda di quest'anno eravamo nello stesso posto e non ci siamo neanche visti (l'ubriacatura di curve fa brutti scherzi)!
Inizia subito a scherzare e a fare battute e con il suo accento triestino-bellunese si dimostra subito una gran sagomaccia mettendoci immediatamente a nostro agio.
L'atmosfera è molto amichevole, scherzosa; nonostante (con i corsisti) sia la prima volta che ci vediamo sembra ci conosciamo da una vita!
Arrivati gli 8 allievi siamo al completo:
- Alessandro GSR 600
- Alessandro Transalp 650
- Andrea Bandit 650
- Ezio Dorsoduro 1200
- Fabio Fazer 800
- Renato Hornet 600
- Rodolfo Hornet 600
- Vanni Fazer 600
Io vengo presentato come il "collaboratore" dato che il mio compito sarà di dare una mano a Lucio durante i due giorni di "pratica" su strada!
Si inizia subito con la parte di teoria che ci impegnerà tutto il pomeriggio.
La scelta di Lucio è quella di dedicare il primo pomeriggio del corso alla parte teorica per poi lasciare ampio spazio alla parte pratica il venerdì ed il sabato.
Tutto è illustrato in maniera molto chiara; senza perdersi in tecnicismi esasperati Lucio arriva subito al nocciolo delle questioni e le sviscera con grande maestria fornendo senza troppi giri di parole le informazioni fondamentali per guidare una motocicletta in sicurezza.
La parte iniziale della trattazione riguarda le regole generali poi si passa alla posizione in sella ed alle traiettorie.
Il tempo scorre molto velocemente ed in men che non si dica ci diamo appuntamento al giorno successivo sperando nel bel tempo!
La serata trascorre tranquillamente nel ristorante dell'albergo, la mondanità è rimandata ai giorni successivi, vogliamo essere in forma almeno per il primo giorno di pratica!
PRATICA - PARTE 1
Ci ritroviamo tutti puntuali a fare colazione, la voglia di iniziare è troppa e si legge sulla faccia di tutti!
Dalla finestra si vedono le Dolomiti attorniate da nuvole che non promettono niente di buono... il tempo sembra comunque molto variabile.
Lucio arriva puntualissimo e inizia a consegnare a ciascun corsista una pettorina giallo fluorescente.
Descrive brevemente il giro che faremo poi si prepara, si mette in testa al gruppo e via, si parte!
Io starò in mezzo al gruppo osservando i centauri e mostrando (nel limite delle mie capacità e della mia fermezza) traiettorie e posizione in sella.
Durante la giornata odierna l'attenzione sarà focalizzata in primis sulla posizione in sella poi sulle traiettorie.
Quando Lucio raggiunge punti strategici poco trafficati ci fermiamo per eseguire alcuni esercizi didattici utili, anzi direi fondamentali, per rendere l'idea soprattutto della posizione in sella durante le curve.
Già dopo un paio di esercizi (ripresi con videocamera) alcuni corsisti iniziano a cambiare vistosamente modo di guidare!
Questa è una palese dimostrazione dell'efficacia dei consigli del nostro “maestro” Lucio che tra una battuta e l'altra elargisce consigli a non finire e corregge eventuali errori di postura / traiettorie ripresi anche dalla telecamera.
Proseguiamo verso il passo Gobbera, Canal San Bovo e fino a Fiera di Primiero riusciamo ad arrivare asciutti; qui ci fermiamo dandoci da fare con le forchette!!
Direi che la fame si fa sentire e consumiamo in men che non si dica un ottimo pranzo (chi polenta con pastin, chi polenta con tosela, chi spatzli e chi più ne ha più ne metta), scambiandoci opinioni sulle moto, sulla guida... poi beh non entriamo troppo negli dettagli dei discorsi da motobaristi.. :)
Al termine del lauto pranzo prima di rimetterci in sella decido di infilarmi l'antipioggia dato che le nuvole si sono vistosamente annerite... lo uso anche un po' come anti-sfortuna, ma vedremo che oggi non funzionerà molto bene…
Rieccoci infatti su strada verso San Martino di Castrozza e dopo un po' di curve l'acqua arriva.
Con il senno di poi direi che non ha guastato la nostra festa anzi in questo modo abbiamo avuto l’opportunità (eheh chiamiamola così per questa volta) di provare le tecniche di guida sicura sull'acqua.
Scherzi a parte è una parentesi molto importante che rende consapevoli del fatto che applicando le tecniche di guida sicura ci si può divertire molto anche sul bagnato; è uno scoglio da superare perché tipicamente incute timore, infonde una certa sfiducia nella tenuta della gomma, ma in questa occasione ci si rende conto che così non è.
Facciamo una breve sosta sul passo Rolle dove l'arietta è molto frizzantina e troviamo una miriade di tedesconi con moto super personalizzate e veramente strane tra cui diversi hayabusa-sidecar... proprio strani!
Qualche foto e si prosegue sotto l'acqua fino al passo Valles dove decidiamo di fermarci per permettere a tutti di indossare l'antipioggia.
Non sarà l’acqua a fermaci e proseguiamo sui nostri “passi” (San Pellegrino, Fedaia) parzialmente innevati passando per Moena e Canazei.
Dopo acqua e “freschino” a volontà una sosta “riscaldante” è doverosa, ci fermiamo quindi a Caprile in un baretto e qui una cioccolata calda non me la toglie nessuno!
Ora l'acqua ci da un momento di tregua… risaliamo in sella ai nostri destrieri e proseguiamo con le nostre curvette fino ad Agordo; a questo punto Lucio ci lascia per andare a prendere una fiammante GSR 750 da utilizzare durante la giornata di domani, noi proseguiamo sul passo Cereda e poi verso l'albergo.
L'ultimo tratto di strada il cielo si apre quindi riusciamo a goderci al meglio le curve ed il panorama.
Giunti in albergo ci diamo appuntamento dopo un'oretta per andare fuori a cena.
MONDANITA' - PARTE 1
Per questa serata decidiamo di andare alla birreria di Pedavena, molto rinomata per la buona birra prodotta e anche per la notevole dimensione.
Ci beviamo quindi un'ottima birra, mangiando anche discretamente chi lo stinco, chi piatti tipici. Ci godiamo un po' di riposo comodi davanti alla nostra birra quando si iniziano a sentire tuoni e compaiono nel cielo fulmini da cartone animato!
No dai non starà cominciando a piovere... tac detto fatto, nel giro di 1 minuto riusciamo a saldare il conto ed a dirigerci verso le moto ma passati altri 30 secondi iniziano a cadere dal cielo letteralmente secchiate d'acqua...
Eheh ormai quest’acqua ci fa un baffo quindi rientriamo prendendone veramente tanta e ce ne facciamo una ragione sperando nel giorno successivo!!
PRATICA - PARTE 2
La seconda mattina Lucio arriva un po' prima e nella sala conferenze "ammiriamo" i filmati girati il giorno precedente durante gli esercizi facendoci parecchie risate!
Le sensazioni percepite in sella alla moto sono molto amplificate rispetto alla realtà quindi, osservandosi in video, si riesce a capire che in effetti... si può fare di più!
Dopo aver fatto osservazioni e battute del caso, Lucio non temporeggia e si iniziano subito le danze in sella ad una nuovissima GSR 750 che farà provare a chiunque lo desiderasse!
Come ieri ci aspettano parecchi kilometri curvosi; in questi due giorni la parte centrale di battistrada, fortunatamente verrà utilizzata ben poco!!
Sopra i nostri caschi il cielo è carico di nuvole ma in alcuni punti fa capolino un timido sole.
Non ci perdiamo d'animo e partiamo senza porci troppi problemi, ormai l'acqua è nostra amica!!
Io e Lucio ci alterniamo nel gruppo osservando i notevoli miglioramenti dei corsisti.
La dormita ha portato consiglio e messe insieme tutte le informazioni ricevute i miglioramenti sono decisamente notevoli!
Ancora alcuni piccoli particolari da sistemare ma la giornata è lunga e di strada da percorrere ne abbiamo quindi via, diamoci da fare!
Le strade sono, al solito, molto belle, passiamo per San Gregorio nelle Alpi, Agordo, Colle S. Lucia. Il tempo sembra tenere, ma non promette molto bene quindi decido di indossare l'antipioggia / antisfortuna che questa volta funzionerà!!
La strada sempre più curvosa prosegue e arrivati in fondo al passo Giau giunge il mio “turno” per la prova della nuova GSR. I passi si susseguono uno dopo l'altro, superato il Giau, attraversiamo Falzarego, Valparola e visto che il tempo sembra tenere decidiamo di posticipare il pranzo e l'idea non è affatto male, dato che riusciamo a goderci svariati kilometri senza pioggia anche se con qualche tratto di asfalto bagnato.
E' interessante notare come i suggerimenti dati ai corsisti vengono recepiti in modi e tempi diversi, ma tutti durante la giornata odierna fanno passi da gigante nel loro modo di guidare, sia per quanto riguarda traiettorie, sia per quanto riguarda la posizione in sella.
In merito alla prova della GSR 750 che guido in questo bellissimo tratto curvoso, non sono qui per fare elogi di una moto piuttosto che un’altra, ma non posso esimermi dal sottolineare l’estrema leggerezza e agilità di questa moto, in poche parole… una goduria!
Su questo tratto di strada qualche corsista della zona ci prende gusto e l'andatura diventa un po' più sostenuta sempre però in assoluta sicurezza e con un sorriso a mille denti sotto il casco le curve vengono pennellate come in un’opera d’arte!!
Passando da Corvara proseguiamo sui passi Gardena e Sella accorgendoci di essere letteralmente invasi da motociclisti crucchi rigorosamente con BMW stracariche lanciati in sorpassi improponibili a velocità assurde alla faccia della guida sicura! Mah, prima o poi qualcuno lo vorrei fermare per chiedergli cosa viene a fare in posti così belli per farsi i passi a 2000 all'ora senza godersi neanche un briciolo di panorama...
Beh ridendo e scherzando tra una piega e l'altra e uno spostamento testa-specchietto e l'altro arriviamo a Canazei dove decidiamo di fermarci per un pranzo veloce; optiamo per un panino in modo da riuscire a goderci anche l'ultimo tratto dell'itinerario pianificato da Lucio e dopo poco più di un'oretta siamo ancora in sella verso il Pordoi.
Anche qui alcuni tratti sono bagnati ma, sempre grazie all'antipioggia che non mi sono ancora tolto l’acqua non arriva e riusciamo a percorrere all’asciutto tutto il tragitto!
Arriviamo fino a Caprile fermandoci nello stesso baretto del giorno precedente.
La sosta è rapida dato che sulla strada del ritorno si intravedono un po’ di nuvoloni che non promettono niente di buono.
Proseguiamo quindi verso Mas, Santa Giustina e giusto poche centinaia di metri prima di raggiungere l'albergo arriva la nostra amica acqua, eheh ci mancava!
Anche oggi il contakilometri segna quasi 300 e passa km di cui almeno 290 di curve..eh lo dicevo a Lucio che è fortunato a vivere da queste parti!
CONSEGNA ATTESTATI
"Purtroppo" siamo arrivati anche al momento dei saluti perché al solito, le cose belle passano in fretta!
Lucio termina quindi il corso nella sala conferenze dell'albergo elargendo gli ultimi consigli e consegnando gli attestati di partecipazione. Coglie l’occasione per ricordare a tutti che lui, oggi tutor dei corsi, fino a pochi anni fa guidava come facevano anche i partecipanti al corso fino a due giorni prima, cioè in modo istintivo. La guida sicura è un’altra cosa: con le idee chiare e la consapevolezza di sapere esattamente cosa comporta fare, ad esempio, un determinato movimento, ecco che tutti possono raggiungere un ottimo livello di guida. Ovviamente il bello arriverà dopo il corso, percorrendo kilometri su kilometri e mettendo in pratica le nozioni acquisite! E comunque tutti sono soddisfatti per i progressi raggiunti già in soli due giorni.
Anche Lucio ci saluta e io spero dentro di me di poter ripetere ancora questa magnifica esperienza che ha aggiunto un bel mattoncino alla mia “carriera” motociclistica.
MONDANITA' - PARTE 2
Questa ultima serata decidiamo di trascorrerla nel centro di Feltre..
Dopo un po' di tentennamenti e indecisioni per il tempo incerto (andiamo in moto...a piedi...con il taxi…) riusciamo con un colpo di coda ad avere una macchina (gentilmente prestata dal portiere dell'albergo) e via in centro a Feltre!!
Dopo una ottima cena (a base di schiz, polenta e ottimo vino) finiamo in una mega festa "del rugby" in un capannone... il tasso alcolico lì è piuttosto alto... i dettagli però li vediamo un'altra volta..!
RIENTRO
Per il rientro domenicale siamo in tre.
Visto il tempo atmosferico da lupi (secchiate d'acqua) anche in questa circostanza decidiamo di fare il tragitto più veloce possibile quindi autostradale.
Partiamo quindi in compagnia di acqua a catinelle… fortunatamente il delirio atmosferico dura per i primi 50 kilometri poi il cielo si apre e ci permette di affrontare la maggior parte del viaggio all'asciutto.
A 40 kilometri da casa cantavo già vittoria nel casco per esser rientrato con il sole, ma all'orizzonte fanno cupolino delle nubi nerissime che in men che non si dica arrivano sul mio tragitto e scaricano tutta l'acqua che avevano dentro!
Diciamo che un bell'acquazzone mi da il bentornato a Milano… ormai però sono praticamente arrivato quindi mi rilasso sotto la pioggia battente felice come un bambino con i suoi 1200 km in più sulle spalle :)
COSA C'E' DIETRO UN CORSO DI GUIDA SICURA
Grazie all'esperienza che mi ha permesso di intraprendere Lucio, sono riuscito a capire cosa c'è dietro un corso di guida sicura ed a viverlo in prima persona.
La risposta è molto semplice: passione!
Una grande passione per le due ruote e per la sicurezza stradale.
Quest'ultima dovrebbe essere una conseguenza diretta considerando il fatto che la moto non sta in piedi da sola come una macchina... tuttavia non è raro incrociare per strada improvvisati piloti di motogp che eseguono perfette traiettorie da pista su normalissime strade, invadendo inevitabilmente la carreggiata opposta..
Lucio si è preso in carico questo "impegno": educare i motociclisti ad una guida sicura rispettosa quindi di sé stessi e degli altri utenti della strada; sicurezza significa anche prevenzione e dato che gli incidenti avvengono sempre per diverse cause, almeno cerchiamo di eliminare quelle che dipendono da noi stessi.
Da solo con la sua passione è riuscito ad organizzare corsi di guida di diversi livelli che anno dopo anno stanno prendendo sempre più piede.
Non posso che fare i complimenti a cotanto motociclista perché credo negli stessi valori che quotidianamente durante i suoi corsi spiega e insegna a tutti i suoi allievi.
Le sue spiegazioni sono dirette, senza troppi giri di parole e senza eccessivi "tecnicismi" arriva al nocciolo delle questioni che sono utili, se non fondamentali, a livello pratico per guidare in sicurezza una motocicletta.
E' incredibile in quanto poco tempo le nozioni di una guida sicura (raccontate nel modo giusto) possano cambiare il modo di guidare e conseguentemente il modo di vivere la motocicletta.
Sono molto semplici, ma non essendo naturali ed istintive queste “nozioni” vanno per forza di cosa spiegate.
Sono rimasto molto colpito dai risultati che hanno ottenuto gli allievi di Lucio; in brevissimo tempo hanno acquisito un bagaglio che si porteranno dietro per il resto della loro carriera motociclistica, divertendosi in tutta sicurezza sulle curve che affronteranno con i loro "destrieri".
Devo quindi ringraziarlo per avermi dato questa possibilità condividendo giornate straordinarie!
Concludo con una rima...
“Se sei incerto sul tuo cammino,
vai con Lucio sul passo San Pellegrino!”
A presto e buone curve a tutti !