Il tempo non passa

Il 30 dicembre 2010 misi a nanna la motoretta, una vecchia CB400N che tante soddisfazioni m'aveva dato nell'anno in corso.

Tanti giri su e giù per la Sardegna, da solo e in compagnia dei Fieri, alcuni amici venuti a trovarmi dal Lazio per farmi uno dei più bei regali della mia vita.
Tanti giri, in tante strade... anche raid per strade sterrate di 40 Km tra Cagliari e Santadi, che meraviglia per poi scoprire che stava scadendo l'assicurazione e mentre pensavo "cavolo Ale, datti una mossa" una serie di casini l'uno dietro l'altro a lavoro e quella "mossa" che si perde dietro la marea delle preoccupazioni quotidiane.

Arriva quel 30 dicembre e la moto viene messa a nanna con la speranza di svegliarla presto ma quei casini sono lunghi da risolvere e si aggiungono quelli del broker che mi assicura la cavalcatura.
Passano i mesi, tra una preoccupazione e una telefonata e la situazione non si sblocca finché non mi rompo le scatole e trovata un'agenzia locale che mi offra un buon premio per la mia motina d'epoca sistemo la cosa.

Ora siamo io e lei, non ci tocchiamo da quattro mesi... come sarà il nostro rapporto... sono un po' spaventato.
Sabato la rimetto in moto e parte subito a parte qualche difficoltà dovuta ad una candela sporca. Una volta sistemata la porto in un autolavaggio e la pulisco personalmente... che bello vederle perdere quel chilo di polvere e riacquistare lucentezza.

Poi parto per il Poetto e mi faccio un bel giro, lento, a 50 Kmh, godendomi l'aria e il mare alla sinistra e i fenicotteri alla destra... che bello, pura libidine e mi chiedo come ho fatto a rinunciare a tutto ciò per 4 mesi.
Stamattina però ho avuto la vera sorpresa. Sono salito sulla bestiola e sono tornato a quel 30 dicembre... nulla era cambiato... l'atteggiamento insofferente che mi caratterizzava in quel periodo è tornato d'incanto e sono partito come se quei 4 mesi non fossero esistiti, tirando ai 10.000 rpm con cattiveria e incisività e curvando e piegando meglio di come facevo a dicembre... e allora mi sono reso conto che la moto è come un videogioco, di quelli che ci giochi tanto, poi arrivi al boss che non riesci a superare e molli per un poco... poi lo riprendi e passi il boss in souplesse... come se in quel lasso di tempo il cervello avesse analizzato il tutto ed elaborato il nuovo modus operandi atto a vincere...

A dicembre pensavo di prendermi una millona, oggi, dopo un giorno solo di moto, penso di prendermi una millona.

La moto è come un videogioco, bellissimo, ma se fai una cavolata muori di persona e in fondo, quello che rende così bella la moto è proprio questo... la moto è reale.