Autobiografia... motociclistica di House-Gregory.

Un motociclista “attempato”!

Fortunatissimo questo motociclista, cresciuto in una famiglia benestante, negli anni 80 stavano tutti abbastanza bene.

Lui, sempre attratto dalle due ruote, praticamente nato con due “forcelle Marzocchi” al posto delle gambine!!
Arrivato all’età di 14 anni, quando i suoi amici “sbavavano” per un Vespino 50 Special, lui era già un provetto motociclista e con l’aiuto del babbo... ”Garelli 50 a marce”, colore rosso… bellissimo!!

Primi soldini in tasca e le prime modifiche, via i diaframmi, dell’Orto 19/19 e scarico aperto…
…già 100kmh a 14 anni!!
Ovviamente ogni tanto, uno... ”scoppione”(*)!!
(*scoppione: scivolata, tamponamento, volo “circense”… insomma un incidente non gravissimo)

Step successivo a 16 anni: Laverda 125 con motore Zundapp, una piccola belva, ma surclassata all’epoca dal “Benelli bicilindrico 2 tempi”!
A quei tempi c’era di tutto: Cagiva o Harley 125, Honda bicilindrica 4 tempi, Gilera a miscela ecc..

Ergo, solo un anno dopo il motociclista era in sella a quel favoloso bicilindrico a miscela, semplicemente fantastico!
Esplode in ogni senso, la Yamaha RD 350 era veramente una bara su due ruote, in tanti ci si sono fatti male, un mezzo che sfiorava i 200 km/h praticamente privo di freni!!!
Comunque il motociclista di questa storia, non se la fa sfuggire e sempre aiutato dal babbo, la compra ed infatti anche lui… inizia a caderci e spesso!!

Poi, comincia a fare i suoi primi giri nelle piste amatoriali anche con risultati decenti e per puro caso, comincia ad amare anche le moto da cross!!
Il “Sachs 175” è il regalo del babbo ed anche nel cross le prime gare ed il numero di “scoppioni” aumentò tragicamente!!
Fino a che in un salto, spezzò in due il telaio della povera motociclettina!!

Ormai il motociclista è maggiorenne e sempre con l’aiuto dell’appassionato babbo, compra un Gamma 500 Suzuki a miscela, una vera belva che non perdonava errori, un “trapano” con le ruote!!
Di nuovo pista e gare e come sempre, ogni tanto uno “scoppione”!!!
Poi un Kawasaki, una Honda e poi… il matrimonio!!

Poi Honda VT 750 custom, per provare a fare il “bravo”, poi un Kawasaki Ninja 1200, una Honda CBR e poi dopo 9 anni di matrimonio ebbe il primo figlio!!
Quel motociclista ormai, comincia a sentirsi una persona responsabile, sa che quella creatura ha bisogno di lui, ma la passione per la moto è fortissima e dopo tanti anni a fatica vende la moto e compra uno Scarabeo 150; ma non ce la fa proprio, resiste solo 6 mesi, poi convince la moglie che quel mezzo è “insicuro e poco comodo”, quindi lo dà dietro e prende un TMax 500 appena uscito, ”ora un po’ si ragiona”.

Sette anni in compagnia di uno scooter, che è molto più di uno scooter,
ma la passione per la moto non lo ha mai lasciato, sognava spesso di staccare, piegare, derapare, guidare veramente.

Anche il secondo figlio è ormai nato da anni, vende anche il TMax per scendere di nuovo di categoria, quindi XMax 250, poi purtroppo separazione matrimoniale!!
Oramai in parte è rimasto solo, ci sono sempre i “bocci”(*) e senza più la “cara” moglie a frenare le sue passionì,
(*"bocci": figli del "Motociclista attempato")

  Aquel motociclista, riprende “fortissima” la voglia di moto ed in vacanza in Sardegna, con il suo scooter XMax parte da Sassari per Cagliari, per andarsi a permutare l’XMax con una BMW Scarver usata!!

Finalmente, non è capace quasi più a guidare, gli esce anche qualche lacrima al primo giro di prova, erano 12 anni che guidava girando solo il gas, abituato ad avere nella leva sinistra il freno invece della frizione, una sensazione ed una gioia che lui, ancora oggi, non riesce a descrivere!!

Dopo essersi rifatto le ossa e lo spirito, dopo solo 2 anni la cambia e compra una bellissima BMW R1200R, usata anche questa.
Ma ormai questo motociclista ha 47 anni, la passione è rimasta la stessa di quando era bimbo e sognava di guidare una moto..

Ma lui è maturato tanto, conosce ormai bene i rischi che si corrono ad andare su due ruote ed oltre ad essere sempre prudente, professa prudenza a tutti da ormai molto tempo!!
Lui dice sempre che noi siamo la prima sicurezza attiva in moto, dice che per un motociclista non esistono diritti di precedenza, non esistono semafori verdi, non esiste avere un "CID", che ci dia ragione….dopo!!

Per coltivare la nostra passione, esiste solo la massima prudenza, tanta esperienza e soprattutto fortuna!!
Ma non è legge ciò che dice il motociclista di questa storia, si può fare ciò che si vuole in moto, lui è solo...
...un motociclista “attempato"!

Ma io ormai, mi fido di lui e lo ascolto!!