Commento di: Davide
Bello gippi, non è che per caso dovevi fare lo scrittore?
Commento di: gippiguzzi
Grazie Davide.
E che ne so......per ora mi limito a garantirne la tutela, per lavoro però.....
Commento di: Ospite
Anche secondo me Gippi è uno scrittore ( nascosto forse? )
Cmq sia, complimenti.L'onda narrativa è coinvolgente mi sembrava di essere li.
Aspetto il seguito della storia con interesse.
Commento di: gippiguzzi
Grazie Passione, per me è uno sfogo ed un divertimento parlare delle nostre cose d'epoca.....
Commento di: peppino94
Ti ringrazio...mi hai fatto provare un emozione che, ormai, provo raramente.Leggere mi porta ad Immaginare ed immedesimarmi a modo mio nei luoghi e nelle situazioni da te descritte senza che un altra persona(un regista ad esempio) dia forma ai pensieri che un bravo scrittore come te in questo caso riesce a trasmettere.
Commento di: gippiguzzi
Grazie Peppino, la paginetta è scritta di getto, per noi "vecchietti" che ricordiamo i "vecchietti" di una volta...
Commento di: alessandro1352
Bravo!!!!
In una pagina hai inquadrato l'ìimmagine di un'officina e di un meccanico vero!!
toccando il massimo con"Nell'officina nulla è a posto,perchè nulla ha un posto,però l'omino trova tutto!!"
ancora bravo!!!
Commento di: gippiguzzi
Ciao Alessandro !
Non avevo dubbi che ti sarebbe piaciuto !!
A presto !
Commento di: Andrea64
Bello Gippi!
piacevolissima lettura del venerdi pomeriggio! Mi hai ricordato il meccanico al quale avevo portato a richiudere il motore della Gilera, un vecchiettino identico alle tue "immagini" descritte nel racconto...
Commento di: gippiguzzi
Grazie Andrea.
Quando vieni da queste parti te lo faccio conoscere.....sempre che mi ricordi la strada....e soprattutto che lui ci sia...chi lo sa.....
Commento di: enricopiozzo
bellissimo racconto!!!!!!
Commento di: gippiguzzi
Grazie della lettura, Enrico !
Commento di: kdrn
Guzzista scrittore.............è il massimo. complimenti.
Commento di: gippiguzzi
Ah, Ah ......bella questa !
Ciao KDRN e grazie.....
Commento di: oettam
Bello, mentre leggevo mi pareva quasi di sentire l'odore di morca!
Bravo Gippiguzzi!
Commento di: gippiguzzi
Grazie Matteo.....anche i PC emanano il nostro profumo preferito......
Commento di: B_VOX17
Bel racconto! In effetti la frase "Nell' officina nulla è a posto perché nulla ha un posto, peró l' omino trova tutto!" descrive benissimo l' immagine ma soprattutto sarebbe un' ottima metafora sulla vita! L' omino ovviamente deve essere un personaggio acuto!
Buona strada a tutti V
Commento di: gippiguzzi
Esatto.....in questo caso l'officina è un po' una metafora......
Commento di: svicolone
che fortuna trovare al giorno d'oggi,ancora le vecchie officine,dove i meccanici lavorano con passione senza pensare a fregarti.
questi posti stanno per scomparire,ne conosco anche io,ne sono rimaste due nella mia zona, quando si entra si viene "storditi" da quel "profumo" particolare che hanno.
gurda caso queste due officine curano moto italiane......
Commento di: gippiguzzi
E' vero, hai ragione.....ambienti così sono ormai rarissimi e chi ci vive e lavora mette le mani solo sulle "nostre" moto.....
Commento di: zaro73
...esiste ancora gente così, non molto tempo fa ho avuto il piacere di vivere quasi le stesse emozioni!!! Peccato che siano sempre più rare.
Commento di: gippiguzzi
Certamente.....però ci sono, basta cercarle....
Ciao !
Commento di: IGNACIO
Bravo Gippy..... ma questo è un fatto realmente accaduto...... mi sembra daver letto qualcosa.......
Comunque davvero bravo hai descritto davvero bene la scena con "vena poetica"...... e poi come disse qualcuno.....'62 classe di ferro..... ho sbaglio.......
Commento di: gippiguzzi
Ciao Ignacio.....chissà se G. (o M.) esista veramente oppure sia frutto di un bellissimo sogno.....
Sta di fatto che la sua storia potrebbe stare in piedi......ancora oggi....che dici, anche G. dovrebbe essere classe '62, per me non la raccontava giusta !!
Commento di: carracci
bell'episodio,magico,come magiche sono le nostre moto che hanno l'anima!
Commento di: gippiguzzi
Potrebbe capitare a tutti, o forse no......dipende da come si ha predisposto il cuore.....
Commento di: gspreca
Certi posti non hanno tempo e non hanno luogo, tutti noi "Classe di ferro" ne abbiamo visto almeno uno, sono ormai sempre più rari perchè non è vero che l'abito non fà il monaco, e se tutti facessimo come te , Gippi, forse sarebbero ancora aule di scuola.
Commento di: gippiguzzi
Bello, mi hai quasi commosso......
Commento di: IGNACIO
E' vero............ capita anche questo, di incotrare un amico d'infanzia o anche un vecchio compagno di scuola che................. negando l'evidenza.......... dice di chiamarsi G e non M.......... dando magari un calcio ai pei tempi e bei ricordi vissutti insieme anni e anni addietro.........
Come ti capisco.............
Commento di: gippiguzzi
Succede.
E chissà perchè si nega l'evidenza.....chissà....
Commento di: sabino71
grazie per aver condiviso l'accaduto.
mi sembrava quasi di sentire l'odore dell'officina.
lamps
Commento di: gippiguzzi
Ciao e grazie per il tuo intervento, Sabino.
Commento di: Guido56
Gippi!
Io un omino cosi',ce l'ho !
E per fortuna che ce l'ho!
E' il meccanico da cui porto le auto!Pero' e' anche un motociclista sfegatato!
Ha un solo difetto!
Ha una Laverda 750 SF sotto a una pila di gomme consumate e non me la vuole dare !
Dice che poi la rimette a posto !
Ziolupo!!!!!!!!!!!!
Commento di: gippiguzzi
Visto....lo sapevo che esiste da qualche parte......
Ops....
Commento di: GinoPistone
Bell'articolo, rilassante, fin dall'inizio, quell'immagine della tabella appesa un po' storta mi ha "chiamato". Sara' perche' l'altra passione oltre alla moto e' quella della fotografia.
L'atmosfera che cattura non e' solo quella dell'officina incasinata che trasuda semplicita' e passione ben piu' delle moderne "sale operatorie", quanto lo svolgersi del rapporto umano sebbene estremamente riassunto che nasce fra i protagonisti. Sempre piu' difficile da trovare, e mica solo in officina..
Comunque l'omino ce l'ho anchio.
Officina esistente da 40anni, tanto disordine ..ordinato, qualche foto vintage alle pareti.
Lui con camice chiuso colore indefinito, rigorosamente zozzo, occhiali sulla punta del naso, burbero all'inizio, ciarliero da fingere un appuntamento per riuscire a scappare dopo...Caratteristica spesso comune a questi luoghi: vecchi clienti che passano come se fosse il bar, per parlare di moto e non solo, l'esperto di politica, il matto del paese, eccecc.
Passione totale per i giapponesi ( quindi son mica sempre "italiani" !).
Infatti, quando vuole essere gentile, a me che guido anche un'inglese riferendosi alla tricilindrica chiede gentilmente: " e allora, come va il water...??!!"
ciao
G
Commento di: gippiguzzi
La paginetta ha vari punti diciamo "di riferimento" : a te ha colpito l'insegna sgangherata, altri l'ordine/disordine, altri l'odore tipico del posto, altro ed altro ancora.......sensazioni diverse di coinvolgimento....
Commento di: razzamaus
Bello! Bravo gippiguzzi, leggere il tuo racconto é stato come tornare indietro, indietro alle nostre prime moto, comprate con tanta fatica e tenute con tanta cura, spesso in officine come quella di cui parli, con un omino sporco e strano che delle moto capiva l'anima e che ti lasciava guardare, insegnando e trasmettendoti quella cura pignola di cui "loro" avevano tanto bisogno... Altra storia le asettiche - fredde - officine d'oggi... Grazie, ancora!
Commento di: gippiguzzi
Le nostre "officine", quelle, non le dimenticheremo mai.....
Commento di: Gilera150
...di scrittori ce ne sono, ma solo pochi trasmettono emozioni vere....
Leggendo il tuo bellissimo racconto mi sono emozionato...
Ho vissuto un'esperienza simile quando sono andato a trovare Franco Chinelli nella sua officina di Crema....un posto che sembra solamente uno scantinato buio, umido e incasinato, ma in realtà è un luogo magico...
Di officine così se ne trovano forse ancora, sono le persone genuine che ormai scarseggiano....
Vicino a casa mia ho trovato un'officina, consigliatami da un "vecio" del moto club - "Lavorano bene", mi disse.....ci ho trovato due ragazzi bravi, appassionati e davvero onesti e genuini...
....questa officina, oggi nuova e ben tenuta, un giorno potrebbe somigliare a quella che hai descritto......
Commento di: gippiguzzi
Grazie dei complimenti......sono felice che esistano ancora posti così, me ne state dando tutti la conferma....
Commento di: pianino
incredibile.......hai descritto perfettamente un meccanico dove andavo qualche anno fa',pace all'anima sua.
quello nuovo,bravissimo....ma fa' già' parte del epoca consumismo :-(
Commento di: gippiguzzi
E cerchiamoli, allora, questi posti........segnaliamoli a tutti !
Commento di: texastornado
bravo gippi!! bellissimi passaggi, specie i pezzi dialettali nei quali misono calato immaginandomi la situazione. un'officina così la conosco pure dalle mie parti e sono suo cliente per i lavori più grossi, per quelli di routine, preferisco portarle io le mani sporche.
Commento di: gippiguzzi
.....sarebbe bello ci fossero ancora dietro casa questi posti, come una volta.
Pensa che a Trieste un posto così c'era.......era quello del vecchio Barbolini.
Quando è morto, una ventina d'anni fa, hanno chiuso l'officina dove aveva raccolto almeno un centinaio di moto, dalle Parilla alle Aermacchi, dalle Ducati alle Guzzi, dalle Gilera alle MV.......e pensa che non l'hanno mai più riaperta.....m'hanno detto beghe fra eredi, ma le moto stanno ancora lì !!!!
Commento di: gio54
Leggendo il tuo scritto, mi è balzato subito alla mente che 35 anni orsono, a 100 metri dal ponte di Tiberio, in Rimini, ho conosciuto un carrozziere, nel suo "bugigattolo", buio e disordinato, che ben si avvicina al tuo meccanico. Piccolino, piegato dagli anni, ma tanto simpatico e con tanta esperienza di vita. Ogni settimana l'andavo a trovare. Un uomo che aveva verniciato le macchine con il pennello e con le sue dita adunche era un buon filettatore.
Anche stavolta hai colpito nell'animo. Bravo Gippi.
Commento di: alexgano
per un attimo mi sono sentito anch'io in quell'officina ...accovacciato sulle ginocchia a scrutare i movimenti del piccolo puffo in tuta sbiadita ed ho sentito lo stantio "profumo" di officina ormai intriso nelle mura dall'intonaco sgallato ed annerito dal tempo e dalle sgassate...
grazie Gippi..
Commento di: gippiguzzi
Grazie della lettura, Alex !
Commento di: gippiguzzi
Grazie Gio....il pezzo "apre" ai ricordi che, secondo me, chi ha qualche capello bianco conserva.
Il meccanico vecchierello che ti faceva "il lavoro" per due lire, quasi per farti un piacere, per missione, non esiste più da molto e molto tempo......
Commento di: vitasulfuoco
Non so se Faletti scriva come Te o viceversa, comunque bravo e complimenti!!!!!!!!!!!
Non è la stessa cosa ma io ricordo un'officina dove si riparavano trattori, lo stesso tipo di meccanico, la stessa atmosfera e la stessa semplice ma impagabile professionalità.
Vitasulfuoco saluta
Commento di: gippiguzzi
Grazie dei complimenti.....anche da Faletti !!
Commento di: Pulce911
Ciao Gippi, raccolto l'invito eccomi qua. Racconto meraviglioso per me che adoro le storie che parlano delle persone e poi quando c'è la nostra passione è ancora meglio. Complimenti.
Spero di vederti presto.
Commento di: gippiguzzi
Ciao Pulce, grazie del commento.....spero di vedervi tutti presto !
Commento di: Duepercento
Bel racconto veramente! D'altri tempi, mi sembra di vivere quella scena!!
A volte mi è capitato di parlare di moto con uomini che potrebbero essere miei nonni,
e sempre mi hanno dato l'impressione che ho avuto nel leggere questo racconto!
Mi parlavano di moto vive, animate da una scintilla di vita nei loro motori privi di elettronica,
su cui passavano interi pomeriggi a montare e smontare pistoni, candele, imbrattandosi di olio
perchè quello è il vero mestiere del meccanico, non l'informatico di oggi che rimappa
centraline, bilancia gomme al computer...e non cura più i cavalli malati...
Beh, ma come si fa a scrivere un racconto del genere? intendo, come si fa a scrivere
un racconto come questo che tutti possono vedere e commentare come faccio io adesso?
Ho messo su una volta un paio di topic ma mi hanno risposto sempre in 1 o 2, mentre qui vedo che partono discussioni lunghissime!! Voglio scrivere anch'io, come si fa? Me lo dite?
Grazie!
Commento di: gippiguzzi
Non è scrivere, è passione liquida che si rapprende in lettere e poi parole..........
Quando c'è la passione, in tutte le cose, tutte le cose riescono come vuoi tu....e gli altri le capiscono...
Commento di: 42
E' vero... nonsisabenedove... ma esistono ancora.
Come le vecchie osterie.
A volte vi si incappa nel momento del bisogno, proprio quando ti viene foglia di un panino col salame (o di un filo della frizione).
In fondo si dice che una Guzzi ti porta sempre a casa.. e un'osteria o un'officina che si espandono nel passato sono un po' la nostra casa...
Commento di: gippiguzzi
Esatto.....una Guzzi è per sempre, come quei meccanici che non puoi dimenticare perchè fanno parte della tua storia.....
...nell’officina nulla è a posto, perché nulla ha un posto.
Commento di: Savi_NERO
La vita è questa. Non tutto è correttamente archiviato in un data base.
Per fortuna.
Grazie Gian Paolo di farci assaporare profumi autentici.
Re: ...nell’officina nulla è a posto, perché nulla ha un posto.
Commento di: gippiguzzi
Grazie per il commento, Roberto.....della situazione e, soprattutto della zona, ne sai abbastanza pure tu.....o no ??
Ciao ed a presto.....
Re: ...nell’officina nulla è a posto, perché nulla ha un posto.
Commento di: Savi_NERO
Hai ragione, certi "bettolin" sono capaci di dare le stesse emoioni da te raccontate. Per fortuna che ha Trieste ancora se ne trovano.
Commento di: fabiocx
grazie gippi,
con la tua descrizione e leggendo le tue sensazioni mi hai fatto pensare a quei posti sempre più rari dove amanti delle moto mettono a disposizione le proprie nozioni per curare le nostre amate e condividere la passione per le due ruote. purtroppo luoghi così caldi e persone cosi' schiette sono rare, sostituite da officine ipertecnologiche ed esperti o presunti tali che prima di vedere la moto vogliono sapere se hai intenzione di spendere molti soldi.
Commento di: gippiguzzi
Grazie a te Fabio, è proprio vero.....
Commento di: scovolix
bel racconto Gippi ... scritto molto bene ... l'officina che hai descirtto molto bene è identica alle officine dove sono cresciuto ... di mio nonno e di mio zio ... era diverse le officine prima della 'lettronica' !!
Commento di: gippiguzzi
Eh Scov.....stavolta niente Berbera....anche se era di nuovo lei l'ispiratrice del pezzo.
La scorsa settimana, ho davvero rotto il suo filo della frizione.......
Commento di: v33ct0r
Mi intrufolo per farti i complimenti per questo racconto di vita vissuta che mi scivolava nella testa metà a colori e metà in bianco e nero, un po' come sono le nostre vite grazie alle nostre amate vecchiette (la tua un po' di più). Come ogni volta sembra che non ci sia niente da fare, che sia reale oppure solo una sensazione, le nostre compagne di avventura ci permettono di vivere e assaporare momenti, incontri, parole, che con altre moto sarebbero meno gustosi, o forse nemmeno raccolti, e allora quel mezzo sorriso affiora e ti lascia in bocca quel sapore di buono che ti accompagna ogni volta che parti per un giro in moto.
Complimenti ancora
Victor
Commento di: gippiguzzi
Grazie Victor, bell'intervento....
Ormai penso d'essere proprio irrecuperabile.
Commento di: Excalibur48
Ciao Gippiguzzi,
io so quale posto hai descritto nel tuo appassionante racconto. E' l'officina di mio Padre, tu hai conosciuto mio Padre, io da ragazzo lo ricordo così, un omino con una tuta sbiadita e più grande di lui, meccanico appassionato e capacissimo con qualsiasi moto di quell'epoca, che amava le moto ed i motori forse più di sua moglie.
Ha lavorato una vita in quel bugigattolo che tu descrivi così bene, fino ad un ventennio fa, poi l'ho perso l'anno scorso.
Ma quel suo bugigattolo, non so come, è rimasto com'era allora ed ogni volta che ci passo davanti, non posso fare a meno di soffermarmi un momento, pur sapendo di dover sopportare, inevitabilmente, una forte stretta al cuore, ripensando a mio Padre, ai miei anni della fanciullezza, quando gli altri compagni di scuola giocavano a pallone nella piazzetta del paese ed io invece passavo ore estasiate ed incantevoli in quel vecchio bugigattolo a smontare, pulire e rimontare pezzi di motore e tentando di trovare, senza successo, un posto a quegli attrezzi che posto non avevano, sotto lo sguardo benevolo e divertito di mio Padre.
Ecco, mio Padre e quel negozietto erano così e mi sto chiedendo se per caso quel posto quaddove, laddove, nonsisabenedove non sia proprio il Paradiso.
Ciao e grazie per i momenti indimenticabili che mi hai fatto rivivere.
Alceo
Commento di: gippiguzzi
Quel posto potrebbe essere proprio il Paradiso.......e penso che il tuo Papà, se fosse veramente così, sarebbe andato proprio lì, dove avrebbe voluto che fosse.....
L'importante è che tu lo pensi sempre felice come quando eravate, assieme, in quell'officina.
Ciao Alceo....e grazie a te dell'emozione delle tue parole.
Commento di: MOTOMISTA
Emozionante racconto, purtroppo probabilmente più vicino alla metafora che non alla realtà visto che ormai questi posti sono come mosche bianche e i rincalzi non sembrano saper invecchiare bene.....
Dalle mie parti, fino a due anni fa ne esisteva ancora una di queste officine il cui titolare, man mano che il tempo passava, aveva sempre meno denti.
Quando mi accorsi che gliene era rimasto uno solo, ho avuto un brutto presentimento.
E infatti, di lì a poco, chiuso anche questo ultimo, magico angolo che era evidentemente legato, per qualche imperscrutabile disegno, alla capacità masticatora del vecchietto.
Commento di: gippiguzzi
Grazie del commento.....può essere interpretato un po' come un romanzo, oppure un po' come un flash-back....di vita vissuta....
Commento di: mike1966
ciao g racconto bellissimo domanda ma cosa ne fai delle moto se sai scrivere cosi ciao g
Commento di: gippiguzzi
Ciao Mike !
Se non avessi le moto non scriverei così, credimi !
Fatti sentire !!
Commento di: motori49
Bravo bel racconto, aspetto la continuazione
A Torino persone cosi ne ho conosciute tante una era soppranominata "gat rabius" perchè se non gli andavi a genio o gli portavi una moto di non suo gradimento (vespe in particolare) non ti degnava di uno sguardo oppure di mandava dal meccanico vicino ma senza spostare lo sguardo dal lavoro che stava facendo, con gli anni è diventato meno rabius ma è sempre stato un SUPER meccanico che purtroppo ci ha lasciato lo scorso anno
Un saluto a Bruschi ti ricordano in tanti
Commento di: LoZioDino
al commento di prima ... aggiungo anche ..."Autore di acquarelli"....
Il tuo incontro con il meccanico veneto è un gustosissimo acquerello del genere impressionista...
ho visto dalla tua descrizione, gestita con ampie pennellate, l'officina, ne ho sentito gli odori e ho gustato di quella comunicabilità dell'omino che è molto difficile trovare in giro.....
Commento di: gippiguzzi
Questa paginetta l'avevo scritta di getto : si è autogestita fino alla fine e, dopo averla riletta più volte, è la migliore storia che mi sia inventato........ dai tempi della scuola.......
Commento di: woland23
Bellissimo!
Mi ha fatto ripensare al meccanico dello Zen e l' arte della manutenzione. Quello che gli salda il carter in alluminio con il cannello che saltella sul metallo
Commento di: ferawd
Ho letto volentieri, complimenti.
Grazie per avermi concesso alcuni minuti di relax!.
Spero ci sia la continuazione in più ... volumi.
Danilo