Assaporo un po' di storia recente della Motocicletta

Qualcuno, non so chi, il 10 marzo del 2001, ben 10 anni fa, entrò in una concessionaria Honda.
Da lì a poco avrebbe ritirato la sua CB 600 F Hornet nuova fiammante. Non saprei se fù la realizzazione di un sogno o un semplice capriccio, ma quella moto, quel giorno, avrebbe percorso i suoi primi chilometri di strada.

Il motore da supersportiva dell’epoca era stato montato su un telaio monotrave in acciaio leggerissimo, una spina dorsale un po' troppo gracile per i 95 cavalli del motore 599 ereditato dalla sorella CBR 600 F.

I 4 carburatori da 34 a valvola piatta erano in bella mostra come il resto del motore, l’accensione digitale transistorizzata era controllata da computer con anticipo elettronico.
La Hornet ben assemblata e dalla linea pulita, spiccava tra le altre Moto per l’originalità del suo scarico in acciaio, posizionato in alto sul lato destro, tanto da essere definita, al tempo, una Roadster, il tutto portava ad un peso totale dichiarato di 176 chilogrammi per un rapporto peso potenza di 95,3, il migliore della sua categoria.

Grazie alla nuova ruota anteriore da 17, che sostituiva quella da 16 dei primi modelli e un interasse di appena 1,425 mm, risultava una motocicletta potente ma facile da guidare, adatta alla clientela Italiana di quegli anni.
Gli anni passano, quella moto passa da un proprietario all’altro, onesta e fedele ma intanto le tecnologie avanzano, iniezione elettroniche, ABS, controlli di trazione, frizioni antisaltellamento, e sospensioni regolate da computer, migliorano la guida e le prestazioni, mentre quella regina di fine anni 90 perde il suo fascino, finché circa un anno e mezzo fa il suo allora proprietario si stanca della sua vecchia e borbottante Hornet, e accetta una permuta ridicola in cambio del piacere di mettere il culo su una moto di ultima generazione.

Qui entro in scena io che stavo cercando appunto una vecchia moto a carburatori, sono un nostalgico e visto che la Mia Fazer 600 stava macinando chilometri su chilometri, avevo deciso di dividere l’onere con una seconda cavalcatura dal prezzo abbordabile. Una hornet mod 2001 l’avevo già posseduta nel 2005, con quella non riuscivo a tenere il passo dei miei compagni di scorrazzate, e denigrandola l’avevo, dopo pochi mesi, sostituita con un CBR.
In realtà non era la moto ma ero io che dovevo migliorare la mia tecnica di guida.

Ma torniamo a circa una anno fa. Quando individuai su internet quella moto al modico prezzo di 1600 Euro.
Trattai il prezzo che scese a 1400 evitandogli di terminare la sua vita su qualche tornante bulgaro.
Era il 6 di Febbraio quando ci misi le chiappe sopra, mi fece strano girare la chiavetta e non vedere le lancette che ballavano al sibilo del check up, tendere il cavo dell’aria premere start dosando l’acceleratore.
Come mettere un disco di vinile su vecchio grammofono, un sound profondo cupo, aritmico ma familiare
mi fece ricordare i vecchi tempi.

Circa un’ora dopo avevo raggiunto i Ragazzi e stavo facendo il passo del Cipollato felice come un ragazzino, con una Diablo al posteriore ridotta alle tele e una Pilot indurita come un’aringa all’anteriore.
Non persi neanche due settimane prima di montare una Mivv X-cone e non meno di tre mesi per un nuovo regolatore dell’anticipo, ultimo intervento un pignone da 14.

Oggi quella vecchia e moto che è conosciuta con il nome di “ Bussolo”, compie 10 anni, ci scarrozzo in buona compagnia, per le strade e per i passi Toscani, ancora si difende quando c’è da baccagliare, il suo sound mi inebria, e i suoi limiti mi avvisano quando è il caso di levare gass, godo allo schiopettio del rilascio e assaporo un po' di storia recente della Motocicletta.

Lunga vita alla Regina della fine degli anni 90.