La Community Ting'Avert
La paura
Scritto da talla - Pubblicato 03/11/2010 09:29
...quanta ce ne vuole

Visto che non si dorme, svisceriamo quello che può essere un problema per quelli della nostra categoria: dicono i saggi che è meglio averne un po' per non esagerare, per portare a casa la carcassa. C'è chi ne ha più di altri, c'è chi ne ha talmente tanta che sembra ingessato, chi al contrario sembra vada più forte in strada che in pista.

Personalmente anche dopo tante strizze, ormai non riesco più ad andare piano, so interpretare le curve, ho una ottima memoria, il che aiuta non poco, anche se l'imprevisto... Certo che piloti come quelli che fanno il TT all'isola di Man... forse quando corrono fanno finta di averla dimenticata in qualche pub, o ce l'hanno nella dose precisa che gli consente di aiutarli ad arrivare fino in fondo tra una scarica d'adrenalina e l'altra.

Quelli che corrono in pista hanno lottato per migliorare il rischio oggettivo che una volta era elevatissimo, anche se una partecipazione troppo numerosa ha portato comunque all'incidente di Tomizawa. Non che fosse prevedibile, però gli incidenti in moto (2 quest'anno) sono stati piuttosto ordinari.

Il miglioramento della sicurezza stradale fortunatamente si sta estendendo, airbag personali, paraschiena, leggi che dovrebbero imporre protezioni che altrimenti "noi" Italiani zucconi non considereremmo nemmeno. Per quante protezioni si usino è quello che c'è all'interno del casco che dovrebbe fare la differenza, quando non sono gli altri i responsabili del danno.

Ci vorrebbe una medicina che aiutasse chi perde di vista la realtà del rischio. Ci vorrebbe anche che le piste costassero meno come in molti paesi esteri. L'andare in pista aumenta la conoscenza del mezzo e conseguentemente la sicurezza. Noi che abbiamo tanta esperienza (ho quasi 50 anni) dovremmo anche dare il buon esempio e spiegare i trucchi e i vantaggi maturati nel tempo.

Si potrebbe incentivare anche l'organizzazione di viaggi di rodaggio per i neo patentati. Farebbe bene al settore. Coinvolgendo come ha fatto Dainese magari qualche Mito, o istruttori federali.

Comunque la paura è sana, ci tiene attaccati al suolo anche se andare in moto per molti è come il volo di un rapace.

Un saluto alla categoria, tanta serena strada a tutti un lamps.
 

Commenti degli Utenti (totali: 46)
Login/Crea Account



I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: burga il 03-11-2010 09:36
Personalmente ogni volta che vado in moto per i primi km. ho sempre un po di paura,ma poi questa paura si trasforma in andrenalina e certe volte mi prende la mano.
A questo punto mi comincio a fare un esame di coscenza e rallento, perche la vita va goduta.
Commento di: talla il 03-11-2010 17:43
Non ti sembra un controsenso?
Commento di: razzamaus il 03-11-2010 11:30
Leggi l'articolo che riporta il Corriere della Sera (sezione motori 03/11/2010): un morto sulle due ruote ogni 6 ore, 1400 (MILLEQUATTROCENTO!) morti nel solo 2008.
L'articolo parla della poca educazione stradale di chi va su due ruote, di chi non indossa il casco e non conosce le regole della dinamica di un viaggio su due ruote... ed io mi sento un cretino, io che uso la moto tutti i giorni, con qualsiasi tempo, con tutte le precauzioni... sono inerme dinanzi alle nostre strade piene di buche, all'imbecille tracotanza di chi guida un veicolo a quattro o più ruote, ai guard rail che ci fanno a pezzi.... Sono caduto, mi sono rialzato, sono caduto ancora e qualche volta l'ho vista brutta... ma molto brutta... Ho terrore dell'asfalto che mi aspetta di nuovo ma non mi voglio arrendere, mai. La moto é una scelta, anche di vita, continuo ad andare... piano.
Commento di: talla il 03-11-2010 17:47
Soprattutto in Italia siamo una categoria non considerata,questo da la misura della nostra "cultura" e rispetto.
Commento di: talla il 07-11-2010 20:07
Ho appena scoperto una nuova trappola,hanno fatto dei dossi in asfalto dello stesso tipo e colore del fondo stradale,di sera si vedono a malapena a volte anche no.PERICOLOSISSIMI
Commento di: io2ruote il 04-11-2010 16:43
secondo me bisognerebbe mettere in gioco anche il buon senso perchè chi va a 200 all'ora in strada oltre a mettere in pericolo la propria vita mette a rschio anche la sua "anche se riconosco che se si è in montagna e difficile fare male agli altri. il discorso è basato per quelli che decidono di andare via come scatenati in autostrada.
Commento di: talla il 08-11-2010 07:33
Su certe strade,dove non ci sono connessioni,con curve a vista,fuori dai centri abitati,che si conoscono insomma, si può anche osare un po,ricordandosi che i guard rail i muretti e le rocce hanno la loro proverbiale solidità.
Commento di: MrLies il 03-11-2010 12:55
All'inizio vai piano, il giorno dopo vai piano, dopo un anno vai piano .... il problema è che il primo giorno eri a 50, il sencondo 80, dopo un anno 140... eppure è la stessa strada.... quando ho capito questo sono passato alla pista ;)

Ogni tanto riguardo filmati di incidenti del TT, non perchè mi piacciano, anzi, ma proprio per ricordarmi che la frase "a me non può succedere" è la più grande bugia che un motociclista può raccontarsi!

Lamps
Commento di: talla il 03-11-2010 17:50
Quoto al 100% se le piste costassero il giusto.Non posso andare in moto 1 o 2 volte al mese
Commento di: MrLies il 05-11-2010 11:45
ma sicuramente puoi andare più piano ....
Commento di: talla il 06-11-2010 21:24
Come diceva brontolo?Sto come mi pare,la mamma non c'è più.La SF non ama la lentezza, se amavo la lentezza prendevo qualcosa di diverso.Dopo 30 anni non accetto "certi" consigli grazie comunque ci si vede in giro
Commento di: MrLies il 07-11-2010 01:48
Guarda, intedendevo che puoi andare in pista una o due volte e sfogarti, per il resto in strada sentirai meno il bisogno di correre..... magari, secondo me, il parere.... quello che farei io... tu fai come vuoi... vai dove vuoi... anche dove ti manderei io ...
Commento di: talla il 07-11-2010 16:21
X Mr lies visto quello che hai scritto non ti dovrei neanche rispondere.Ma chi credi di essere, me li dai tu i soldi per andare in pista e relativi ricambi.Chi sei per dire agli altri quello che devono fare?Te la potevi risparmiare.Il tuo astio non lo capisco.
Commento di: talla il 07-11-2010 16:27
P.S. Scommetto che se vai in strada sei uno che rispetta tutti i limiti,anzi magari non ci arrivi nemmeno.
Commento di: MrLies il 07-11-2010 16:38
Nel primo post ti ho scritto ciò che facevo.....
Scusami se sembrava una "ramazina" non voleva esserlo, non ti conosco, non conosco la tua situazione, non voglio giudicare, solo suggerire un'alternativa.... a quanto pare non è possibile praticarla ...
Buona strada ;)
Commento di: talla il 07-11-2010 16:49
Sono diventato intransigente,penso che 30 anni nella giungla siano sufficienti,con tutto quello che è successo, mi piacerebbe andare in pista se potessi anche tutti i giorni.Comunque non è che sono in giro come un pazzo.L'andare in strada ha un fascino che rimane ineguagliabile.E' meglio non innescare scintille,siamo una grande Famiglia,basta poco per non capirsi.Non dimentichiamo l'educazione.
Commento di: talla il 07-11-2010 17:00
Non dimentichiamoci i "nemici" veri chi sono.
Commento di: talla il 07-11-2010 19:42
Vedo che ti piace rispondere.Inventati un articolo.
Commento di: paolino85 il 04-11-2010 23:50
Ho fatto il tuo stesso ragionamento..
peccato che al mugello il 4 settembre mi sono preso con uno che mi sorpassava, alla biondetti uno il sogno si è infranto a 170 ora, frattura spinale sono ancora col busto e ne avrò fino a 2011..sono ancora convinto che per correre in moto bisona andare in pista perchè se fossi caduto in strada a quelle velocità di me non sarebbe rimasto niente..
Fare i 300 in moto è pericoloso, in pista un pò meno, ma non è uno scherzo..
Lamp!
Commento di: MrLies il 05-11-2010 11:44
Il rischio c'è sempre, però come hai dici tu è molto minore ;)
Commento di: ferro51 il 03-11-2010 14:30
Stavo facendo una curva ginocchio a terra, dietro una curva .....un'auto in sorpasso........Sono passati molti anni, dopo svariati scooter, adesso in pensione mi sono comprato una moto, non ho paura della velocita' anzi quando posso accellero.......ma ad ogni curva ho paura di quello che posso trovare dietro, e allora rallento poi riparto, se posso anche veloce .
Carissima, riparti piano piano.... con coraggio...e vedrai che il tempo lava le ferite.............
Ciao, spero proprio di incontrarti in qualche motoraduno Tinga.
doppio lamp
Commento di: talla il 03-11-2010 17:54
Sono un maschietto ehm ehm.Talla è una parte del cognome che poi è diventato il mio nick,comunque ci si vedrà lo stesso un lamps
Commento di: betaman il 03-11-2010 15:33
Andare in moto come tutti sapete è una passione che ci lega moltissimo al nostro mezzo e di conseguenza anche gli stati d'animo del pilota vengono trasmessi nello stile di guida.. Spesso è difficile controllare i nostri impulsi o l'adrenalina di un momento che ci potrebbe essere fatale.. Io penso che alla base di tutto ci vogliano delle basi di guida solide.. Io parlo da diciottenne che ha imparato ad andare in moto quando aveva sei anni e che vede sempre piu spesso coetanei salire su moto senza avere nemmeno le basi di come si imposta una curva, un traiettoria, di quando scalare o accellerare.. Questa insicurezza fa si che diventino un pericolo per se stessi e per gli altri utenti della strada.. Io sarei d'accordo nel promuovere dei corsi, o come dicevi tu dei viaggi di rodaggio su come portare una moto..
Commento di: talla il 03-11-2010 18:03
Li stanno già facendo,poi si sa per un motivo o per l'altro,non sono in molti ad usufruirne.Questo compito potrebbe anche essere svolto dai "vecchietti" come me,avendo la necessaria pazienza si farebbe del bene alla categoria,però in questi casi c'è tutta una organizzazione e legislatura da rispettare per le responsabilità etc
Commento di: betaman il 03-11-2010 21:00
Immagino.... Beh non sarebbe neanche male mettere qualche lezione di guida sicura obbligatoria prima dell'esame della patente.. ;)
Commento di: mgv_210 il 03-11-2010 18:35
Scrivi "la paura è sana": non sono d'accordo.
Piuttosto sostituirei la parola paura con "consapevolezza". E' la consapevolezza che non ti fa fare una curva cieca al limite, perchè oltre potrebbe esserci qualunque cosa: una Panda a 20 all'ora in mezzo alla strada, una buca, un... autovelox.

La paura no. E' la paura che quando arrivi lungo a una curva ti fa pinzare l'anteriore, è la paura che quando una curva che non conosci si chiude ti fa mollare la manetta e ti impedisce di andare più giù.
La paura non ti aiuta a non perdere di vista la reraltà, la paura ti blocca.

Lamps
Commento di: talla il 03-11-2010 19:30
Il termine paura lo intendo solo come una barriera,un deterrente per gli esagerati,quelli che si fanno prendere dall'adrenalina.Chiaramente il controllo per quanto possibile è il primo ingrediente della sicurezza.
Commento di: talla il 08-11-2010 07:48
X mgv ho notato con gli anni che se non entri impiccato le curve si riescono ad interpretare, sempre con 2 dita sulla leva,in caso chiudano di colpo,logicamente quelle veloci dovrebbe essere il buon senso personale a determinarne i km/h.Ora come ora in Autostrada quelli che vanno forte non sanno quello che rischiano.(Patente e portafoglio)A parte.
Commento di: B_VOX17 il 03-11-2010 19:58
bell articolo e ottimi commenti! Ho 23 anni,1a moto 3 mesi fa e 5000km..Scuola guida inutile, serve solo a rubarti 300 euri per un esame inutile!Quel poco che ho imparato, l ho appreso da questo forum,da amici e infine dalla cosa piú importante: la pratica!Sono ancora bloccato dalla paura in curva, anche se di questi primi 5000km,3000km circa li ho fatti tra le curve delle Langhe.Peró l inesperienza e la mancata preparazione mi porta a temere tutto appena inizio a scendere in piega, sporco per terra?,e se la gomma non tiene?e se mi esce qualcuno contromano?, e altri mille se?... Poi comunque mi da' gioia,serenità e mi scarica andare in moto anche solo a lavoro ormai che la stagione non promuove giri seri.
Tutto questo per dire che avrei preferito pagarne 500_ e fare, oltre a quel C###O di 8 e uno slamon da "fermo", magari una giornata con degli istruttori di guida sicura dove imparare almeno qualche fondamentale di posture,uso dei comandi in base alla situazione tipo emergenza o curve,ecc. Non dico che ora sarei un pilota xké in una giornata puoi solo impegnarti a fare meglio possibile quello che ti spiegano da poterlo poi mettere veramente in pratica, ma SICURAMENTE ora sarei un po' piú tranquillo, piú consapevole di cosa devo fare e mi sarei evitato 2 o 3 spaventi presi a causa dell inesperienza tipo fermarsi a 40 cm dal guardrail con l anteriore bloccato in piena curva, curve prese troppo lente quasi da cadere,ecc
Troppi se? non fanno bene.. Delle risposte,anche poche invece possono "illuminare"!
Buona strada a tutti V
Commento di: talla il 03-11-2010 21:53
Ormai la stagione è quasi finita,non ti preoccupare,l'anno prossimo magari anche attraverso il Tinga puoi conoscere qualcuno con cui uscire e sbloccarti.Bellissime strade nella zona di Cortemilia ci siamo venuti qualche volta anche quest'anno,ottime per imparare,anche se ci sono dei tratti scivolosi,surplus d'esperienza.Un lamps
Commento di: elekktra il 07-11-2010 20:37
Hai ragione B vox... ci vorrebbe un corso piu' appropriato ma inserito nella scuola guida senza costi aggiuntivi!!!! Anche io ho imparato molte cose da questo forum ancor prima di iscrivermi...qui trovi molti consigli e in fatto di sicurezza c'e' il buon Cento40 che ne parla sempre....poi e' chiaro che e' solo l'esperienza a farci migliorare ma avere dei consigli e guide non e' mai male ... lamps a tutti
Commento di: EmiX3 il 04-11-2010 16:27
Sono d'accordissimo su quello che avete detto, la paura è un ottimo "limitatore" perchè, insieme alla testa, mi ha evitato moltissime c*e. Il problema delle morti in moto dipende, oltre che dal vecchietto che va piano o dal turista che non sa dove girare, anche dal fatto che andare in moto ti prende talmente tanto che non sempre si pensa a quello che si sta per fare e per strada vie di fuga.. non ci conterei molto, se anche se ne trova una.. La soluzione secondo me è aprire più piste appositamente per le moto, se uno ha voglia di cacciare qualche piega va li e stop, si diverte e non ha il terrore di restarci secco ad ogni curva!
Commento di: furibondo il 06-11-2010 11:29
La paura piu' grande che ho della mia moto e' di non poterla piu' guidare.

Ride Free
Commento di: giuliopirata il 07-11-2010 09:39
A parlarne cosi,ho una paura tremenda!
Ma quello che dico sempre io,è che il gesto che faccio nell'indossare il casco mi spegne il cervello!
Premetto che sono un padre di famiglia con 3 figli e tutti quelli che mi conoscono contro!!!
Ma l'emozione che mi da la moto è troppo grande,infatti come ha già scritto qualcuno secondo me per andare in moto troppi se non servono.
Ho molti amici che si li pongono,e non credo che provino le mie stesse emozioni!
Commento di: ANASSAGORA il 07-11-2010 14:53
Ci sono dei giorni in cui io la moto e la strada siamo tre estranei e altri in cui siamo una cosa sola dipende da come sto io con me stesso come per il resto delle mie cose; in genere se faccio giri corti in sintonia completa non sono mai, giri oltre i 200- 300 km giornalieri o 1000 e piu'in due o tre giorni l'armonia e' totale, andando anche piano ma la percezione e' totalmente positiva.
Commento di: talla il 07-11-2010 16:12
Al contrario solo l'idea di stare andando a fare un giro mi mette già in uno stato di agitazione,l'andare in moto mi proietta in un'altra dimensione,una sorta di universo parallelo,in cui le tristi regole di questo vengono cancellate a favore di una catarsi motostradagodimento.Un saluto.
Commento di: talla il 07-11-2010 16:06
Una volta provate,le gioie e le soddisfazioni della moto difficilmente si riesce a rinunciarci.Quelli che restano a casa purtroppo devono capire e accettarlo,magari trovando un passatempo altrettanto soddisfacente,un po di distacco può fare anche bene.Un lampeggio.
Commento di: talla il 07-11-2010 16:58
Quoto al 200 X 100
Commento di: LS70 il 07-11-2010 18:54
Io sono 41 anni che vado in moto. Sono un motociclista prudente cerco sempre di avere 1000 occhi, nonostante tutto, cinque anni fà mentre andavo verso Castelluccio di Norcia, dietro una curva mi ASPETTAVA una gran bella macchia d' olio, premetto che andavo a 50 km/h. ricordo solo che persi il controllo, una gran botta su un muretto, il rumore assordante del casco che strisciava sull' asfalto e un volo di 10 metri in un burrone. Consequenze: moto distrutta, io grazie alle protezioni miracolosamente illeso, ma era subentrato in me il terrore di salire in moto. Appena mi sono rialzato in piedi ho ringraziato DIO, non per me , ma per la mia famigia e dissi basta con la moto.
Però dopo 8 mesi moto nuova e di nuovo a macinare km. Per questo secondo "miracolo" devo ringraziare AMICI MOTOCICLISTI che piano piano mi anno "preso per mano"e mi hanno riportato nella via della passione per la moto, per qualche mese ho fatto da "zavorra" poi mi facevano provare le loro moto,alla fine mi accompagnarono dal concessonario a comprare la nuova moto.
Ho scritto questa mia disavventura per dire semplicemente che per vincere le PAURE ci vuole forza di volontà ma soprattutto Amici che sappiano capire la tua paura e aiutarti a superarla.
Commento di: talla il 07-11-2010 20:01
Anche a me come a molti altri a cui ho risposto nel sito è successo un brutto incidente.Vado in giro con la schiena che sta insieme con delle placche in titanio.Ma la moto è una delle cose che da un senso alla mia vita.La paura non ti fa vivere.C'è chi si droga,chi cura i lebbrosi,chi fa politica,tutte cose che richiedono un certo "coraggio" come ce ne vuole ad andare in moto.
Commento di: elekktra il 07-11-2010 20:40
purtroppo non molti capiscono questa nostra passione che ogni volta che prendi la moto ti fa sobbalzare il cuore e lo spirito :)
Commento di: talla il 07-11-2010 22:48
Non tutti hanno la nostra fortuna,ci sono motivi contingenti che spingono ognuno a fare le proprie scelte,fortunatamente sempre più appartenenti al genere femminile stanno entrando a far parte del club.La medicina sta prendendo piede.Il balocco non è per tanti.Mi fanno sorridere gli sguardi di "certa" gente,solo per quello varrebbe la pena di andare in moto,sguardi che nel vostro caso diventano da cartone animato.Non riesco a smettere neanche in inverno,sto per montare le manopole riscaldate,cosi risolvo l'unico vero problema che fa fermare molti amici,non è il massimo bisogna stare un po più attenti,speriamo che non nevichi un lampeggio.
Commento di: talla il 07-11-2010 19:40
Per furibondo,quoto al 200 per 100.
Commento di: EmiX3 il 08-11-2010 17:50
Anche io ho fatto un incidente.. per fortuna niente di grave, ho rischiato di farmi molto più male in altre situazioni comunque... nonostante tutto sono contento di aver fatto quell'incidente perchè mi ha fatto capire che basta veramente molto poco per ammazzarsi e da quel momento sono molto più prudente quando vado in moto. questo però non vuol dire che non mi diverta, ma grazie a quel giorno ho capito che per divertirsi non è necessario tirare sempre in ogni occasione...
Commento di: talla il 08-11-2010 19:19
Non è il tirare,è l'andatura.La mia relativamente alla strada ha un bel ritmo,ne trovo pochi con cui giocare ormai ci sono abituato no problem,non è per vantarmi.Anche il mezzo non gradisce il passeggio,il bici della SF borbotta scazzato a bassi regimi.Con la gsxr 1000 k9 che avevo prima,sul misto medio e stretto no ma per il resto era superiore.
Commento di: talla il 08-11-2010 19:36
E' l'andatura che relativamente alla strada ha sempre un bel ritmo,resto tranquillamente a giocare con quelli della compagnia,quello che sta davanti (di solito io)è avvantaggiato,quelli che seguono non sempre riescono a seguirlo,il vantaggio aumenta.La cosa che mi avvantaggia è la memoria,le curve brutte sono registrate.L'interpretazione del percorso,la sintonia con il mezzo e la sua prontezza nel copiare il mio istinto fanno la differenza.Dopo 30 anni di pratica vuol dire che è quella giusta,difatti non è neanche folle come qualcuno potrebbe pensare.