La Community Ting'Avert
Passi liguri ed il disagio di chi vi abita
Scritto da sivorig - Pubblicato 29/03/2010 22:55
Gentile Motoclub Ting'avert, ultimamente si legge molto riguardo agli eventi che, a ragione o meno, hanno portato l'esasperazione degli abitanti delle numerose frazioni di entroterra ligure...

..."colpevoli" di risiedere in meravigliosi luoghi, incontaminati, con panorami mozzafiato, attraversati da importanti strade che, curva dopo curva, rivelano angoli di bellezza, sconosciuta a molti, fors'anche "del luogo", non più abituati, per la frenesia del lavoro ed il pendolarismo obbligato, ad osservare quanto la natura ad essi ha regalato.

Queste colline, che arrivano a baciare il mare, sono in gran parte comprese nella direttiva "habitat", un combinato disposto di norme comunitarie, atte a garantire la protezione delle bio diversità, della flora e della fauna in estinzione; l'attuazione della direttiva emana dalla regione Liguria, con la identificazione delle aree SIC (Sito di Interesse Comunitario) e la RETE NATURA 2000.

Orbene, il Bracco rientra in ben 2 SIC!!!

Tornando ai fatti, le "intolleranze" di cui sopra potrebbero essere riconducibili ad una minoranza di soggetti che, purtroppo, ignorano questa direttiva e, in barba alle norme del buon senso civico, adotterebbero comportamenti disdicevoli e, forse, contra legem, almeno per quanto attiene alla circolazione stradale.

Questi soggetti, che sarebbe ardito chiamare motociclisti, in quanto la passione per la moto non si misura o si esibisce , ma si vive, probabilmente non sanno che il futuro delle generazioni successive, dei figli, dei nipoti, è in grande parte legato alla preservazione della fauna e della flora, della natura in senso stretto, e che i comportamenti di ciascun essere vivente, influenzano nel bene e nel male il domani di tutti.

Lo sanno bene tutti i motoamatori, i clubs, le associazioni quale la Vostra, che censurano pubblicamente i comportamenti irrispettosi e, sopratutto, pericolosi; non si deve pertanto parlare di motociclisti indisciplinati, ma di indisciplinati che, per sventura, utilizzano la moto, ma nulla cambierebbe in loro, a prescindere dal mezzo di trasporto utilizzato.

Ciò detto, vero che le strade sono pubbliche, e non sarebbe giusto impedirne la circolazione a specifiche categorie di fruitori, anche perché, con tutta probabilità, le stesse sarebbero deserte, dati i recenti episodi di cronaca che coinvolgono non solo i veicoli-muniti, ma anche i pedoni, ma e forse ancor più vero che per assaporare il piacere di una gita domenicale, di un pomeriggio tra le colline, a ristorarsi nelle, purtroppo ormai poche trattorie dell'entroterra, occorre partire da un punto, comune a tutti: il rispetto!

E' cosa comune leggere i commenti volgari a margine degli articoli dei quotidiani "on web", quali il Secolo XIX, ed è ancor più comune leggere degli improperi a questa e quell'altra categoria, ai presunti soprusi dall'una e dall'altra parte del dibattere, le minacce a chi e per che cosa, la ignoranza del contendere l’incontendibile; anche questa è mancanza di rispetto: quella aggressività verbale, fine a sé stessa, che porta ingiusto discredito alla "categoria", da parte di chi, facendosi portavoce di molti, dissimulandosi poi tra di essi, arrecano nocumento alle, fortunatamente tante, persone "per bene".

Forse con il rispetto, forse con la buona educazione, con il buon senso e con il mantenere sempre il confronto sul tono "civile", sulle reciproche, magari non condivise, opinioni, senza travalicare con aggettivi e sostantivi che richiamano a ben altri luoghi, i quotidiani scriverebbero meno di cronaca, e più di costume, tenendo così a margine l'aggressività e la volgarità.

In Italia le cose CERTE sono davvero poche, forse in Codice della Strada non rientra tra di esse, ma la buona educazione dovrebbe essere una umile, ma indispensabile certezza per il nostro futuro.



Giancarlo
 

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Commento di: warez il 30-03-2010 00:21
Aimè caro amico Giancarlo....la buona educazione...è una di quelle cose che qui in Italia rientra tra le tante cose NON CERTE.

...sono uno di quei ragazzi che ha...o meglio aveva...come meta fissa dei weekend il Bracco....ma sul Secolo XIX se ne sono lette veramente di tutti i colori...troppo rischio per dei poveri motociclisti che cambiano solo il portatarga o fanno un pò di casino alle 3 del pomeriggio...

..c'è anche da dire che una volta sempre sul Bracco ho fatto la conoscenza di due motociclisti che erano appena passati a 210 d'avanti ad una pattuglia che con la loro misera paletta gli avevano intimato di fermarsi.........colpa di queste personalità se alla fine ce l'hanno con noi....

..come dargli torto...fare di tutta un erba un fascio è una cosa abbastanza normale del resto.

Commento di: Alibi il 30-03-2010 10:40
Ciao Giancarlo, le tue sono parole giustissime, ed hai colto nel segno, ma non solo per ciò che riguarda la circolazione stradale, il rispetto per gli altri è sempre meno presente ovunque, e la cronaca quotidiana sulle pagine dei giornali e in tv ne è la prova... Il Passo del Bracco è solo un'esasperazione dei comportamenti aggressivi ed irrispettosi che si possono vedere sempre più spesso sulle strade e autostrade.
Anch'io sono nato motociclisticamente sul Bracco, versante spezzino, ed ho sempre avuto rispetto per questa strada: mi affascina per i suoi scorci, per i profumi e quell'aura di "miticità" che ha, proprio per la presenza di tanti motociclisti appassionati.
Ma quando vedo i comportamenti che hai descritto, capisco e condivido le reazioni degli abitanti, e delle FdO.
E allora come comportarsi? ci vado lo stesso, con ancora più cautela, godendomi con calma le curve, come vado tutti i giorni sulle altre strade, magari incontrando le stesse persone scorrette...
Non si possono cambiare di molto le cose, ma cominciare a parlarne è già qualcosa... a presto!
Commento di: Virgo il 30-03-2010 11:17
Da quando c'e' così tanto controllo e fiscalità sul Bracco per me potrebbe diventare anche SIC 4, 5 o 6.
Ho smesso due anni fa di andarci, quando hanno iniziato lo sfoltimento di motociclisti...troppe pattuglie, severità.. purtroppo io con la moto vado allegro, non taglio le curve, non faccio staccate... ma per i mototuristi che han paura ad andare in moto, o meglio a piegare.. sono un pazzo squilibrato.

Proprio questo weekend che ho fatto di due giorni al rientro ho deciso dopo due anni di fare il Bracco.
Non ho incontrato molta polizia, anzi a dire il vero non ne ho incontrata proprio.
La stessa cosa è accaduta dei motociclisti... due anni fa era un tripudio di moto, casino, gente... era favoloso... ora ce n'eran molti meno... la sua nomea ha tarpato le ali... c'e' troppa paura di multa in quella zona...
tranne per quelli che abitan lì, che possono permettersi di farlo in altri orari e altri modi, visto che spesso conoscono anche le fdo del posto.

Non ho nulla di altro da dire, per me il bracco può implodere su se stesso, e le attività legate a quel luogo fallire.. tanto possiamo mettere SIC 1 SIC 2 SIC 3, ma sul bracco di bello non c'e' quasi niente...
Se poi ci mettiamo gli abitanti che ti metton l'olio in curva per farti ammazzare...

Il mio amore per il Bracco è terminato da tempo, i miei soldi, i miei amici e giri li faccio altrove, dove posso essere piu' tranquillo del portatarga aftermarket (posizionato regolare) e che non ho quasi la certezza di pagare un tributo.
Commento di: kart64 il 30-03-2010 17:50
stra quoto virgo.

se la risposta a 4 idioti è repressione totale, anche per me tutte le attività sul passo possono fallire... La repressione va fatta a chi impone regole assurde e controlli ogni 5metri senza l'uso del buon senso.
Io sono una persona assolutamente tranquilla in moto e rispettosa ma se sul passo X o Y apro un pelo di più il gas (un pò mica a cannone), non posso stare teso come una molla e aspettarmi la pattuglia imboscata solo per far fare soldi ai comuni lungo la strada; quando poi gli abitanti ( e qui quotone di quello che dice virgo) [citazione]tranne per quelli che abitan lì, che possono permettersi di farlo in altri orari e altri modi, visto che spesso conoscono anche le fdo del posto... & Se poi ci mettiamo gli abitanti che ti metton l'olio in curva per farti ammazzare...


che poi mica scherzano gli automobilisti (soprattutto anziani autoctoni - che guidano da cani) che te li ritrovi sulla tua carreggiata...




Commento di: warez il 30-03-2010 19:00
non contando che adesso sono più i deficenti col porche che vanno a cannone che i motociclisti..
Commento di: n18 il 31-03-2010 20:17
ragazzi non dimentichiamo i ciclisti che vanno uno a fianco all altro e chi piu ne ha ne metta
Commento di: kart64 il 01-04-2010 00:21
ma soprattutto:
perchè dopo averci rapinato con multe assurde, quei soldi non vengono utilizzati per la SICUREZZA STRADALE??? (leggi guard rail con fascia di protezione per motociclisti, manto stradale NUOVO e non rattoppi più pericolosi delle buche stesse, ecc!!)...
PERCHE' RAPINARCI E NON PENSARE ALLA MESSA IN SICUREZZA DELLE STRADE???
tanto i soldi se li mettono in tasca i sindaci alla fine delle fiera..è la triste verità...
Commento di: Loky il 05-04-2010 22:15
Il comportamento di troppi motociclisti e' sbagliato a prescindere in quanto violano le leggi. Violando le leggi in ogni caso hanno torto, perciò qualsiasi multa prendano e' legittima. Un esempio e' quello di personalizzare la propria moto per renderla quasi una parte del pilota stesso, una traslazione ossessiva dell' essere motociclista di cui quasi non può fare a meno. Sostituire un ricambio con uno aftermarket differente da quello di serie (salvo particolari con omologazioni e registrati a libretto ove necessario)non e' ammesso e quindi il motociclista che lo acquista o e' talmente incosciente da non saperlo (nel qual caso sarebbe meglio non andasse in moto) o ne e' consapevole e deve mettere in conto che ci sia la possibilità che qualcuno gli faccia la multa. Pur essendo brutto da dire se l'e' cercata, quindi che si paghi la multa e taccia.
Il secondo comportamento che si puo' biasimare ad un motociclista e' quello di volersi divertire con la moto violando i limiti di velocità, cercando di spingersi al limite di quello che ormai e' diventato un unico corpo con un motore che ti spinge nelle vene adrenalina. Anche in questo caso ne e' completamente responsabile il pilota e quindi che paghi per l'errore consapevole.
PERO' (c'e' sempre un pero')vorrei chiedere all'autore dell'articolo chi e' un motociclista, o meglio cos'e'.
(Spero di non offendere nessuno ma nella categoria "motociclisti" non considero chi ha uno scooter. Infatti, da quando sono nati gli scooter e' nato anche il termine scooterista.)
A me piace pensare che la moto non sia un mero mezzo di trasporto.Credo che trasmetta emozioni indescrivibili, che unisca persone diverse in modi indissolubili.Credo che lavorare sulla moto sia una cosa unica e che montare anche solo una vite in ergal rossa dica a tutti :
<<questa moto e' di Loky ed e' l'unica cosi'>>.
Il fatto di portarla al mio limite mi fa volare alto nel cielo e non cambierei quella sensazione per nulla al mondo (...tutta la droga del mondo non vale un grammo della mia adrenalina...).
Adesso mi chiedo:conscio del fatto che sono un criminale-bandito-fuorilegge sono disposto a pagare per le mie colpe, ma.... perchè solo io???
Allora nel momento stesso in cui la legge sarà veramente uguale per tutti (un esempio: io ho dovuto vendere l' rs 250 perche' e' un euro 0 e non puo' circolare a causa delle sue emissioni nocive. Una moto che viene considerata storica che inquina il quadruplo della mia puo'. Perche'?quando gli mettono l'adesivo veicolo storico buttafuori dalla marmitta ossigeno puro e odori di fiori d'arancio?????
Oppure, visto che il problema al bracco sono le moto, vuoi dirmi che non ci sia un camioncino con ancora la targa nera? NON CI CREDO. oppure scusa... quando e' stata fatta la certificazione degli impianti tipo gas, elettrico ecc da personale COMPETENTE nelle case della zona???
Quindi, se la tolleranza c'e' per la gente del posto, e' giusto che ci sia per tutti.
ATTENTO che ho detto TOLLERANZA. se c'e' un limite di 70 all'ora e io passo in moto a 90 non cambia nulla. gia' se sono a 130 mi schiero a favore dell'amputazione di tutte le sporgenze del motociclista.
Il discorso che hai intavolato sull'inquinamento e' giusto, ma perche' deve essere rivolto al bracco e non a Casteggio???? fa sempre parte del mondo.





Commento di: unse il 06-04-2010 15:40
Ok severita' ! ma logica!!
che ricontrollino i limiti di velocita' e li adeguino al buon senso !!

chi fa' le leggi e DEVE DARE L ESEMPIO!!

la situazione attuale e' : un gruppo di scellerati che fanno motoGP ok , ma la maggior parte che viaggia in sicurezza ai 90kms ora viene MATTATA come si fa' coi tonni , appunto noi!! hho fatto migliaia di kilometri sul nostro bel appennino non sono un manico! non tocco la saponetta!non impenno! viaggio da persona normale e mi spingo anche a 90kms ora pensate un po! bene di questi 1000kms quante ne avro' fatto fuori limite ?? io penso almeno 800km!!....... ahhhhh non ci sono parole x discutere ma solo ghigliottine x le persone normali

quasi quasi metto la ''cartolina'' nei raggi x fare brum brum

ciaoooooooo