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...si viaggiare!!!
Scritto da jorgos - Pubblicato 04/01/2010 21:57
Non so' se l'infilo nel posto giusto ma questo mio racconto a chi l'ha letto è piaciuto, è tutto vero, è un po' per farmi conoscere.

...perché viaggiare da solo è come mettersi continuamente alla prova, ogni giorno, ogni momento che passa può essere quello buono ...o quello definitivo: la fine del viaggio, così sei continuamente costretto a cogliere l'attimo.
Questo è il modo di viaggiare che preferisco, forse ecco perché mi trovo in Spagna, da solo, a cavallo della mia DUCATI.

Ho appena lasciato Barcellona alle mie spalle e devo decidere se per andare verso i Paesi Baschi, è più conveniente prendere la Nazionale o l'Autostrada; la mia meta è San Sebastian sul golfo della Guascogna: l'Oceano Atlantico su una costa Europea, i confini del vecchio mondo.

In autostrada ci saranno sicuramente meno problemi, sia per lo stato del manto stradale, che per i rifornimenti, non ci sono distrazioni il viaggio è più veloce, arrivi sicuramente prima, ma... non ti godi "il viaggio" e neanche il panorama che è piatto e monotono e anche un po' difficile da guardare se sfrecci a circa 170Km/h di media su due ruote.

La Nacional, invece, si presenta molto più varia: alberi, montagne, laghi, ogni tanto un paesino, non puoi correre a velocità incredibili, ma puoi sfruttare tutti i cavalli che hai sotto il sedere su quelle strade irregolari piene di salite e di tornanti, affrontare di quarta piena un curvone veloce o togliere il gas mentre dai una toccatina al freno davanti, scalare in terza e dare mezzo giro di manetta, con un occhio al contagiri e l'altro alla prossima curva, con quella sensazione incredibile dell'asfalto che sfreccia all'indietro a 30cm. dal tuo padiglione auricolare.

Scelgo la nazionale...naturalmente! !

Apro di due centimetri la visiera del casco per far entrare un po' d'aria mentre vado piano; giro il polso sinistro senza togliere la mano dal manubrio e guardo l'orologio: sono le nove di mattina e già fa caldo, non che sia molto evidente in moto, ma mi accorgo che basta il mio giubbotto jeans di cotone per ripararmi dall'aria e dopo il freddo che ho patito questa notte, sulle montagne, non mi dispiace affatto.

* * * * *

“Avrei dovuto attraversare i Pirenei durante il giorno, almeno secondo il ruolino di marcia, ma in Francia dalle parti di Aix-en-Provence ho sbagliato strada e ho perso molto tempo per rimettermi nella giusta via. Non è valso a nulla, poi, entrare in autostrada per essere più veloci e recuperare il tempo perduto. L'imbrunire mi ha colto proprio al centro della catena montuosa, allora un po' per il freddo, un po' per sfruttare l'ultima luce e cercare un posto per bivaccare, mi sono fermato in un Parking (ancora francese) molto ben organizzato con aree da pic-nic, WC e panchine di pietra vagamente anatomiche. Era più di un giorno e mezzo che stavo a cavallo della mia moto, avevo circa 1300Km sulle spalle e se devo dire la verità me li sentivo tutti da un'altra parte. Bisogna dire che la DUCATI è una moto eccezionale, ti da molte soddisfazioni ...meno una: il confort, dal mio fondoschiena avrebbero potuto prendere il calco per un'altra sella.

Mangio qualcosa in fretta perché ormai è quasi notte e si sta alzando un fastidioso e freddo venticello. Scelgo una panchina con lo schienale rivolto a nord e dalla parte opposta metto il mio fido destriero (la Bestia, come mi piace chiamarla) a ripararmi dal vento avendo cura, comunque, di coprirla con una vecchia coperta per la notte che si presenta rigida su quel passo dei Pirenei, srotolo il mio sacco a pelo e mi ci infilo. Buona notte.

Mmhh ! ! un pò' dura questa panchina di marmo. Alle 7:00 di mattina, ora locale, mi sveglia un vento gelido che mi taglia la faccia e un freddo cane. Un po' intirizzito rifaccio i bagagli e vedo un'automobile targata Milano vicino la mia postazione notturna, evidentemente arrivati a notte fonda, anche loro mi guardano con gli occhi cisposi e non lavati della prima mattina e mi offrono un caffè che stavano mettendo su in quel momento.

Due parole scambiate in italiano (finalmente) e una sbobba di espresso veramente schifoso ma almeno qualcosa di caldo da mandar giù, con quel freddo una vera manna del cielo.
Ringrazio, saluto, monto in sella e riparto, tanto la meta è la stessa e ci ri-incontreremo sicuramente durante il viaggio. Sulla strada è così. "On thè road again"

* * * *

Decido così di prendere la Nazionale per arrivare a San Sebastian.
Il motore bicilindrico a "elle", classico della Ducati, canta che è una bellezza, sento la sua potenza che si trasmette dai mezzi manubri di taglio sportivo attraverso le mie braccia e quindi sul mio corpo, il morale è alto, la giornata è bella e il vento che si infila nella visiera aperta del casco è uno stimolo incredibile.

Il viaggio in motocicletta è un altro tipo di viaggio, non è come in automobile o in treno, dove il movimento te lo gusti da dietro la cornice di un finestrino, dove sei distratto dalle chiacchiere dei tuoi eventuali compagni di viaggio, dove vedi passivamente lo scorrere dei luoghi e della strada come in una televisione. In moto sei immerso nel viaggio, senti l'aria, gli odori, il caldo e il freddo e comunque su due ruote la guida è molto più impegnativa per cui tutti i tuoi sensi e le tue percezioni partecipano attivamente, è un coinvolgimento totale non è un viaggio qualunque, è "IL VIAGGIO"

Cambia paesaggio, dalle pianure della Catalogna mi avvicino alle colline dei Paesi Baschi, è così che con sommo divertimento, mio e della "Bestia", affronto una lunga serie di tornanti.
La strada è libera, e dopo che mi sono scaldato su una decina di belle curve affrontate in scioltezza e senza troppo impegno comincio a far salire il numero dei giri del motore, la mia Ducati sembra che capisca le mie intenzioni e risponde col rombo delle marmitte (vuote come dei tubi innocenti).

Mai al di sotto dei 7000 giri, mai al di sotto del valore di coppia.
Quarta, stacco di frizione e accelero, il motore canta e la strada si chiude su un curvone a destra, scalo in terza e senza toccare i freni mi allargo per affrontarlo meglio, dopo il primo tratto la curva si rivela per quella che è veramente: una gigane, la taglio bene ma la curva a sinistra è più stretta delle mie previsioni, a questa velocità non ce la faccio), sposto tutto il peso del corpo sulla pedalina di sinistra e mi aggrappo col gomito e il ginocchio destro alla moto, do manetta e mi piego fino all'inverosimile, il ginocchio aperto è a quattro dita dall'asfalto, mi raddrizzo e cambio: quarta, 9000 giri, quinta, altro tornante in salita, che divertimento!

E mentre me la godo così, uscendo tutto piegato e un tantino fuori della mia corsia da un curvone veloce,vedo a una trentina di metri davanti a me due Carabineros fermi in una piazzola d'emergenza che mi intimano L’ALT.
In una frazione di secondo penso a: quanto possono farmi di multa avendo sicuramente superato i limiti di velocità, quanto avendo invaso l'altra corsia per tagliare la curva, quanto essendo turista (per cui danaroso) e avendo, per l'epoca, la moto sportiva più apprezzata del mercato.
Sicuramente una cifra astronomica, senza contare che avrebbero potuto anche sequestrarmi la moto e allora addio viaggio.

Che complicazioni! Con la morte nel cuore tolgo il gas e la moto rallenta un poco.
Come mi avvicino a loro, istintivamente,
da motociclista, guardo le loro moto e faccio un rapido confronto: SANGLARS 400cc con ampie carenature di taglio turistico, Loro; io DUCATI PANTHA 6OOcc diabolicamente sportiva.
Un ghigno satanico mi deforma il viso sotto il casco integrale.

Ci sono decisioni nella vita che devi prendere in fretta e qualunque sia la scelta che fai sai benissimo che non puoi tornare indietro costi quel che costi.

Scalo due marce e dò manetta, loro non se lo aspettano, così rimangono a bocca aperta con un'espressione da ebete sul viso perdendo secondi preziosi; sul tornante successivo guardando dietro la mia spalla sinistra vedo che salgono in tutta fretta sulle loro moto e iniziano l'inseguimento a sirene spiegate, ma ormai ho un vantaggio più che considerevole; certo loro possono conoscere meglio la strada, ma il mio assetto sportivo colma la differenza.

I tornanti si succedono uno dopo l'altro così che è impossibile leggermi la targa, e al tempo stesso mi danno modo di controllare quanto terreno guadagno ad ogni curva, nei rettilinei mi abbasso in carenatura e sfioro i 200 Km/h.
Dopo venti minuti di questa giostra li ho belli che seminati e dai cartelli stradali intuisco di essere quasi arrivato a PAMPLONA, solo che ora non posso entrare in città, ci sarà un esercito di Carabineros avvisati via radio dai miei due sventurati inseguitori, per cui mi infilo con tutta la moto in un boschetto, mi faccio un panino e mentre mangio, su una bella cartina dettagliata, mi studio un percorso alternativo che mi faccia superare Pamplona senza attraversarla, ma che mi porti sempre verso S. Sebastian, verso l'oceano, fino ai confini del vecchio mondo.

......eeeehhhh si viaggiare !!!


Giorgio Fiorenza (jorgos)

 

Commenti degli Utenti (totali: 26)
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Commento di: thegiorgionapo il 04-01-2010 22:20
davvero bello questo estratto di viaggio in moto. ma è parte di un libro?se si mi piacerebbe davvero leggerlo
Commento di: jorgos il 05-01-2010 19:29
no caro è estrapolato da appunti che prendevo in viaggio, ma mi piacerebbe saper scrivere un libro

Jorgos
Commento di: GW_rulez il 06-01-2010 15:11
quando hai fatto questo viaggio???
Commento di: jorgos il 07-01-2010 21:51
lo sai che non mi ricordo? ma molto ma molto tempo fa. pensa che avevo una ducati pantha che avevano progettato i fratelli Taglione, è stata la capostipite delle nuove ducati, mi ricordo che andavo in giro con le Honda bol dor, e con una 600cc sul misto davo la biada alle suzuki Katana (1000 e più cc). l'epoca era quella.
Commento di: Paguro il 04-01-2010 23:36
wow, questo articolo ti coinvolge decisamente!
Mi è piaciuto molto leggerlo e dalle tue parole si può sentire decisamente le emozioni che hai provato!
Commento di: jorgos il 05-01-2010 19:31
ciao paguro mi fai un grande onore, spero di incontrarti per strada

jorgos
Commento di: rayn il 05-01-2010 15:13
è difficile che io commenti un articolo, ma questo ti coinvolge bravooooooooooo!!!


lamps!
Commento di: jorgos il 05-01-2010 19:32
grazie caro rayn spero di incontrarvi tutti

jorgos
Commento di: Ocsecnarf il 05-01-2010 18:34
Si, complimenti...ma fuori dal coro dico che non condivido lo sberleffo finale. Il comportamento di ciascuno di noi influisce sul giudizio espesso nei confonti di tutti e, francamente, farei volentieri a meno di questi regali.
Commento di: BOFH il 06-01-2010 12:37
Legalità a parte (ognuno fa le sue scelte), devi averne avuto di bel fegato per prendere quella decisione :°D
Commento di: jorgos il 06-01-2010 19:36
Caro Bofh a quell'epoca (non so se ricordi il ducati panth) ero giovane e forse un po' spericolato, certo oggi alla veneranda età di 54 anni non lo farei, comunque in quel viaggio ero solo dovevo rispondere solo a me stesso e avevo poco dinero.
Commento di: FOXX il 06-01-2010 21:34
veramente bellissimo racconto! spero di farli anche io questi viaggi...
la parte piu bella è quando hai raccontato che sei scappato dai poliziotti XD
anche io l'ho fatto..però piu in piccolo(ho un 50 modificato)..e i carabinieri non avevano moto :D:D
Commento di: cugio1000 il 06-01-2010 22:19
Tralasciando la parte "fuga"che puo' essere piu' o meno condivisibile(anche se non so che avrei fatto io...)
hai raccontato in maniera egregia le sensazioni del viaggio in solitaria, viaggio in quanto tale, la meta e'
qualcosa di poco definito, sensazioni ed emozioni guidano ...
Commento di: jorgos il 07-01-2010 22:02
ma, sai... la meta forse non era così importante il viaggio era il bello, sono anche un lettore e mi hanno sempre affascinato i viaggi antichi, i veri esploratori, ecco perche descrivo l'oceano atlantico come "i confini del vecchio mondo". e comunque dovevo far passare una settimana, perchè avevo un appuntamento per una certa domenica e/o il lunedi successivo a p.zza Cristoforo Colombo a Barcellona con un altro italiano (suzuchi 550) che mi avrebbe raggiunto dopo una settimana, appunto, sotto il monumento.
Commento di: tilt il 07-01-2010 09:17
Bell'articolo, bel viaggio, certo che scrivere di una fuga dalla polizia non è proprio un bell'esempio...
Commento di: Anci il 07-01-2010 17:21
...stupendo...descrivi le sensazioni in maniera coinvolgente quanto il tuo racconto...voglio leggere il seguito del viaggio però...
Commento di: jorgos il 08-01-2010 15:24
Caro anci non ho scritto un seguito, ma un po' di altri racconti un paio sulla subacquea altra mia grande passione.
Commento di: misterdiver il 09-01-2010 22:12
Abbiamo le due stesse identiche passioni, in fondo sono molto simili e le sensazioni che ti danno sono uniche.
Commento di: JO195 il 08-01-2010 09:44
ahahahahahahah!!!!! divertente. Ciao Cabron
Commento di: randagio il 12-01-2010 20:39
siiiiiiiii stupendo le sensazioni son quelle ti senti non inserito ma fai parte dell ambiente
che stai attraversando.tutte le volte che parto è un emozione nuova un qualcosa di mai provato anche se è
il mio ennesimo viaggio eh eh eh bello beffarli mi immagino il sorriso sotto al casco
buona stradaaaaaaaaa ovunque tu vada
Commento di: jorgos il 13-01-2010 09:23
Grazie randagio spero di inconrarti on the road
Commento di: lupogrigio258 il 14-01-2010 08:47
anvedi che se nasconde sotto grigia divisa da vetturino................. mò te sistemo io.......

...... e dopo tutto questo nun sei stato capace de trovà na moto a Squarciarelli, ahahaahahhah

Ciao Giorgio ...a bien to

Luigi
Commento di: fatto90 il 14-01-2010 13:50
complimenti sei da paura...a me quel ghigno mi è venuto ancora prima di leggere il resto ahahah...

bei tempi belle moto... oggi se parti con una moto e ti accampi cosi al 90%torni a piedi o non torni proprio...

se ti piacciono questi viaggi ti posto questo...http://www.youtube.com/watch?v=BMuQPKFVrEU
un ragzzo che viaggia in moto dal 2005 nel mondo... ciao...


Commento di: LelloZ750 il 27-08-2010 12:44
jorgos complimenti,bel racconto,coinvolgente e..nun me l'aspettavo da te!gajardo!6 troppo forte.
Commento di: jorgos il 27-08-2010 13:53
Grazie Lè, un giorno faremo un grande viaggio pensa alla Turchia.........con le nostre moto ...........SI...........PUO'...............FARE!!!
Commento di: Mauro60 il 03-10-2010 20:10
Grande!!!!:):)