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La mia passione radicata dentro da più di 14 anni.
Scritto da AndreunO - Pubblicato 09/09/2009 15:54
Quando mio nonno mi spiegò cosa significa essere libero...

Iniziò tutto circa quattordici anni fa, grazie al padre di mia madre, mio nonno Girolamo, una persona che mi manca con la stessa forza da quando andò via nel lontano 1997.

Quando ero piccoletto non ero molto amichevole, ero il classico bambino che preferiva stare in silenzio ad ascoltare, non mi piaceva la confusione, non mi piacevano molto le festicciole dei miei compagnetti di classe, odiavo i baci dei parenti accompagnati dai dolorosissimi pizzichi sulle guance, mia madre mi definisce tutt'ora quando mi descrive in quell'età un fantasmino.

Dentro di me covavo dolore per la scomparsa di mia sorella senza capacitarmene e pensandoci adesso era come se avessi perso totalmente il bisogno di comunicare con le persone. Mio padre e mia madre sono due persone meravigliose e laboriose, lo sono stati da sempre. Per i loro orari lavorativi incongruenti con i miei scolastici, vissi per la gran parte delle mie giornate a casa dei miei nonni materni che mi accompagnavano a scuola ogni mattina, mi riprendevano ed aspettavano che tornassero i miei in serata tarda per riprendermi.

Il 5 febbraio del 1989 a seguito delle festività della patrona della mia città, i miei genitori mi lasciarono dai miei nonni in modo che la mattina dopo avrei potuto raggiungere con mio nonno il mercato del paese e farmi comprare un regalo che come sempre non mancava mai. Saltai la scuola quindi, mi svegliai comunque in mattinata, triste come sempre perché mi mancava Chiara. Andai in cucina e incontrai mia nonna che mi diede un grosso bacio e dopo avermi fatto mangiare mi chiese gentilmente di portare dei farmaci a mio nonno che stava in garage a combinare qualcosa. Mi ricordo ancora di aver indossato una felpa arancione e le mie scarpe nuove da ginnastica bianchissime e corsi di sotto in garage.

Trovai mio nonno li. Alto e robusto, faceva il ferroviere. Avevo sempre provato un po di timore a parlargli in quanto dopo la scomparsa di mia sorella era come se il mondo per lui fosse diventato più inutile del nulla. Mi guardò con i suoi occhi azzurri e mi accenno un sorriso spettinandomi i capelli con la mano dicendomi "Buongiorno Andrè, come stai?". Io accennai un impaurito "Si" con la testa dicendogli che andava tutto bene e gli tenni la mano. Gli diedi le pillole e mi ringraziò.

D'un tratto i miei occhi scorsero qualcosa nascosta per bene sotto un telone grigio fumo e rimasero lì cercando di capire cosa ci fosse sotto. Mio nonno capendo che io puntavo li posò le pillole e scoprì una Moto Alpino ed io rimasi li... ammaliato a guardare quella "cosa" che non so perché mi piaceva da impazzire. Mi disse: "Sai che mi ha salvato la vita?" ed io feci con la testa "No". Mi raccontò che quella moto lo portò giù da Firenze dopo che riuscì a scappare dai nazisti.

Ecco... stregato da quell'eroe metallico. Stregato da un eroe che era mio nonno. Mi disse: " Vuoi farci un giro?" ed io dissi subito di si continuando con la mia vocina "Però guidi tu!" Come se io in tal caso ci potevo arrivare, tappo di 30 cm. Mise in moto, suono metallico che mi affascinò. Non mi interessava più nulla, iniziò un giro che ricordo nei dettagli tutt'ora.

Da li, iniziai a parlare con mio nonno senza più aver paura, di nulla, nemmeno dei ricordi amari che circondavano la mia vita. Quel senso di libertà iniziato con quel giro mi levò la tristezza che avevo accumulato dentro quel cuoricino piccolissimo che batteva e che batte ancora.

Grazie di tutto.
 

Commenti degli Utenti (totali: 13)
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Commento di: tilt il 09-09-2009 16:33
Gran bella storia, mi hai commosso, sperando che quella passione non si spenga mai.

Lamps!
Commento di: SteRuleZ il 09-09-2009 17:22
Quoto alla grande! Molto commovente!
Commento di: luigi87 il 09-09-2009 20:25
bellissimo racconto, veramente!
posso chiederti se hai ancora quella moto?
Commento di: AndreunO il 09-09-2009 23:00
Ce l'ha mio zio la moto e la custodisce tipo un'arma nucleare :)
Commento di: JO74 il 09-09-2009 22:11
Bel racconto complimenti...
Una storia bella e toccante.
Che quel senso di libertà iniziato tanti anni fa e quella gioia non passino mai...
Lamps
Commento di: _UBER_ il 10-09-2009 08:23
Una bellissima storia davvero, da come la racconti si capisce quanto ti emoziona...
Ti auguro che quella passione non si spenga mai, così come mai si spegnerà il ricordo delle persone a te care...

LAMPS!!!
Commento di: Grappa91 il 10-09-2009 09:42
una stori davvero toccante,commovente e bella.Ti auguro che la moto ti regali sempre gioia e che oggi,come allora,riesca a consolarti e ad aiutarti nei momenti più difficili.
Lamps
Commento di: bubino125 il 10-09-2009 13:43
Non esistono storie migliori di queste per vedere da dove arriva la nostra passione, veramente fantastica ed emozionante :)
Commento di: BRK72 il 10-09-2009 22:23
Veramente molto bello.
Commento di: re90moto il 10-09-2009 23:38
Deve essere stato molto bello avere un NONNO cosi'!!!!
Commento di: Enrico_zip il 11-09-2009 11:26
Gran bel racconto!
Davvero una bella storia, i nonni son sempre i nonni;

Commento di: streghetta59 il 11-09-2009 17:23
è quella sensazione che non ci abbandona mai, magari sopisce per anni ma è radicata dentro di noi, ed è bellissimo quando torna a pelle e ci fa riscoprire il mondo delle moto!

grande uomo il tuo nonno! ^__^
Commento di: CBFmaniaco il 19-09-2009 19:43
Complimenti davvero...toccante. Sei un vero motociclista!!! E te lo dice uno che ha 50 anni e da quando ne aveva 13 non è mai sceso dalle moto (estate e inverno).