Passiamo la maggior parte del nostro tempo chiusi da qualche parte. Uffici maleodoranti, macchine sporche, appartamenti e case che magari non ci piacciono.
Siamo perennemente controllati, videosorvegliati anche nei paesini più piccoli. Ogni nostro acquisto, ogni movimento, ogni scelta, è accuratamente catalogata e inserita in statistiche. Noi non siamo un nome e un cognome. Non siamo più persone. Siamo numeri. Siamo ciò che possediamo, ciò che compriamo. La nostra anima, ciò che possiamo donare al mondo e agli altri, non interessa a nessuno.
Alcuni di noi, si aggrappano ad una forma di libertà che altri temono. La libertà di essere in moto travalica ogni limite. Possiamo essere studiati e sorvegliati, ma in molti casi siamo più veloci e più rapidi. La nostra mente ragiona in modo diverso, raggiungendo una concentrazione assoluta. Sappiamo distinguere le caratteristiche dell'asfalto, riusciamo a vedere anche le minime imperfezioni della strada che percorriamo. E soprattutto, raggiungiamo con semplicità e tranquillità luoghi che le automobili non vedranno mai. E' questa la nostra forza. La forza di poter sorpassare tutti, di non avere paura, di essere più veloci anche se sembriamo andare più piano.
Quando sento l'aria fischiare nel mio casco, quel rumore che riempie la mia testa, allora inizio a sentire il profumo di ciò che mi sta intorno. Solo in questo modo mi sento davvero libero e ritrovo il mio equilibrio e la mia tranquillità.
Le ragole, secondo me, sono fatte per essere superate e violate. Sempre, o quasi sempre...