Senso civico di guida in Italia

Report di un tragitto casa/lavoro e della mancanza di rispetto delle elementari regole di guida a cui troppo inconsciamente ci stiamo abituando.

Non mi ha mai spaventato la pioggia in moto, a volte anzi mi ha dato una certa "poesia". Cambia lo stile di guida, l'abbigliamento e il colore dell'asfalto, ma non la sicurezza che, comunque,avrei raggiunto la mia meta anche sotto l'acqua in sella alla mia moto.

Un giorno di un paio di settimane fa,come tanti in questi ultimi tempi, di pioggia, tornando verso casa dal lavoro la tangenziale di Bologna si presentava più ferma del solito nell'ora di punta. Osservandola prima di imboccare il cavalcavia, col mio fido Desmo la prendo comunque, come sempre conscio del fatto che in moto difficilmente sarei stato fermo del tutto.

Pochi chilometri più avanti il cartello segnaletico indicava un incidente a motivo del traffico più congestionato del solito. Mi sposto lentamente fra i veicoli nervosamente fermi per portarmi avanti e cominciai a vedere macchine spazientite che invadevano la corsia di emergenza per superare a destra il traffico, prima una, poi due e piano piano altre macchine che fattesi coraggio come pecore cominciarono a seguire i "furbi" nella corsia. Furono tuttavia costrette a fermarsi poche centinaia di metri dopo. Un altro "furbo" a bordo di un TIR stava cercando di fare lo stesso, passare a destra, solo che, vista la mole del mezzo rimase incastrato tra il traffico delle macchine e il guard rail bloccando di fatto anche la corsia di emergenza.

Feci un sussulto, di rabbia, anche a me in moto capita di usare la corsia di destra per carità, non voglio passare per samaritano, in moto comunque e mai mi sognerei di farlo in auto. Mi misi a riflettere su come si poteva essere così incoscienti! Un cartello segnalava un incidente pochi metri prima e questi intasavano l'unica via per eventuali soccorsi!

Come si poteva essere tanto privi di coscienza da mettere a repentaglio l'incolumità di una persona per guadagnare qualche minuto... o ora che fosse.

Il giorno dopo andai al lavoro in macchina e cominciai a riflettere sulle situazioni tipiche del traffico di quotidiano, persone che rischiano tamponamenti in rotonda perché non guardano avanti, l'uso delle frecce che va scomparendo, continui e inutili cambi improvvisi di corsia inseguendo una legge di Murphy (l'altra coda è più veloce...) atti solo a congestionare sempre di più il traffico e poi la solita scena in tangenziale:

e mi rendo davvero conto che stiamo disimparando a guidare e forse più grave ancora in strada egoismo e mancanza di senso civico stanno diventando una pericolosa... abitudine.

Giuliano - Duscherck