Saranno capitati a tutti i momenti dove non si riesce ad arrivarne a capo...

...dove qualunque cosa tu faccia, in qualunque contesto, sia sbagliata; quando sembra che proprio il mondo ce l'abbia su con te. E allora in quei momenti cosa si fa?

A me è capitato qualche tempo fà, ma solo ora mi sono reso conto di quanto la moto mi abbia aiutato. Era una sera fredda. Avevo troppi pensieri in testa, troppe preoccupazioni, troppi dubbi, troppe false speranze..

basta..

I-pod, cuffiette e chiavi del garage . Ecco tutto quello che mi serve.

Scendo le scale che mi separano dalla mia seconda casa scegliendo la playlist più adatta all'evento. Qualcosa di rilassante. Magari del sano rap italiano, tranquillo; schiaccio play. Nel frattempo sono arrivato, davanti al garage; infilo la chiave e giro. Alzata la clare La vedo. E' lì, da sola. Sembra non dar fastidio a nessuno. Sembra dire "Io per te ci sono sempre, anche quando gli altri non ti capiscono". Entro, con la musica che mi girava nel cervello e quel buon profumo di miscela bruciata che mi entrava nelle narici; colpa delle tante prove di carburazione in garage. Ormai l'odore è quello.

Mi siedo accanto alla moto, la osservo, la scruto. Sento che tutto quello che ho dentro devo tirarlo fuori, espellerlo, perché è davvero troppo. Tolgo il cavalletto e l'accompagno fuori.

"Solo un accensione per sentire la sua melodia, poi la riporto dentro" pensai.

No invece. Quando devo accenderla il mio piede accarezza la pedivella e sento subito il motore che gira. No, non posso illuderla così.

Guardo nella luce fioca del garage, e scorgo la giacca e i guanti da moto appesi al gancio. Massì perché no. Domani si va a scuola. Ma tanto è solo un giro. Questione di poco.

Indosso il casco, la giacca e i guanti. Stringo per bene quest'ultimi. Ok mani fredde cuore caldo, ma il freddo si sente! Senza pensarci due volte parto. Senza una meta precisa. Mi sentivo molto Forrest Gump evoluto. Non bisogna andar forte. Non c'è motivo. Questo piccolo viaggio mi serve solo per pensare. Già, "pensare".. ma a cosa? a lei? No, ci penso anche troppo a lei.. E forse è per questo che sono qui, che sono in sella a una moto a scacciare i miei pensieri..

No, basta pensare, non mi è mai venuto bene. Perché iniziare proprio stasera?? Mi fermo un attimo a un ciglio della strada. Non passa nessuno; è praticamente deserta. Sfilo gli auricolari. Da adesso in poi devo sentire solo "lei".. Prima e via, continuo il mio viaggio. Il motore si fà sempre più cupo, sembra dirmi qualcosa. Non ci faccio caso e continuo, vado avanti, passo posti che faccio tutti i giorni, ma "quella" sera avevano un aria diversa.

Tutto un tratto la malinconia che aveva caratterizzato il mio umore quella sera si trasforma in sorpresa. In gioia. In felicità. Tutto quello che mi sembrava negativo diventa rassicurante. Bello. Non c'è stato bisogno di buttare fuori tutto il negativo, perché semplicemente non c'era molto di negativo dentro di me, anzi..

E tutto questo grazie a te, che sei riuscita a farmi capire tutto. Può sembrare stupido, è vero. Ma forse non tutti possono capire. E quelli che capiscono sicuramente hanno già provato dentro di loro questa sensazione. Che quando tutto andava storto, quando sembrava che ce l'avessero tutti con te, sapevi che un giro in moto ti avrebbe schiarito le idee. Che quei 5 km ti potevano far prendere delle decisioni e ti potevano far riflettere su cose altrettanto importanti.

Tornando a casa, aprendo il garage per rimettere al calduccio la "bimba", pensavo a quante soddisfazioni mi dava quell'ammasso di ferraglia motorizzato, che fa tanto baccano e tanto fumo, ma che comunque è parte di me.

Ad un certo punto il cellulare vibra. E' Lei..

un sorriso sulla mia faccia come quello di un bambino che sta mangiando un lecca lecca.

Poi un ultimo sguardo alla moto..

"No piccola, non essere gelosa, tu ci sarai sempre"

Buona Notte