Sono motociclista da sempre...

...Sin da quando, compiuti i fatidici 14 anni ho iniziato a correre dietro l’idea di possedere un motorino (il primo fu un Malaguti) e assistevo allo smontaggio e montaggio dei pezzi del mitico Ciao del mio più caro amico. Poi è venuta la passione per le moto, quelle vere, e il primo grande amore: un KLR 600. Altre compagne si sono succedute sino ad arrivare all’attuale (VFR v- tech).

Fa freddo la mattina, le gambe si indolenziscono e le mani, benché riparate dai guantoni invernali, ghiacciano. Fa freddo ma non importa, io esco sempre con Lei. Affronto il traffico, le insidie degli incroci e degli automobilisti che parlano al telefono e non ti vedono. Schivo qualche buca, altre le prendo in pieno, e mi fanno sbattere i denti. A volte piove e la cosa diventa ancora più rischiosa.

La gente che mi conosce mi chiede: “ma chi te lo fa fare”. Non posso rispondere. Potrei farlo, ma non capirebbero. Non capirebbero cosa significa trovarsi a cantare con la visiera abbassata solo per la gioia di essere seduto su una moto, non capirebbero cosa significa accarezzare il serbatoio e parlare a Lei in maniera confidenziale, segreta. Non potrebbero capire la gioia pura, senza interesse, senza secondi fini, di una strada che all’improvviso si apre davanti a te e a Lei, libera di essere vissuta.

A volte dicono “La moto è passione”. No, non è vero. La moto è vita, è emozione, adrenalina che fa tremare i polsi. La moto è gioia di vivere e di vivere in quel modo, la moto sei tu. Quante volte mi è capitato di essere con Lei e guardare il sole che tramonta o che sorge e tutte le volte, immancabilmente, pensare che non avrebbe lo stesso colore se non fossi con Lei.

La moto non è passione è amore, sconfinato, pazzo, unico. Vivo tutti i giorni insieme a Lei e capisco di fare parte di una categoria di privilegiati, di fortunati. Lo capisco tutte le volte che un bambino strabuzza gli occhi e mi fissa, magari mentre sono dietro l’auto sulla quale viaggia, magari mentre sto indossando il casco con il motore che fa le fusa al minimo.

In quello sguardo, in quel desiderio innocente e bellissimo trovo la risposta. In quegli occhi che sorridono capisco quanto noi motociclisti siamo fortunati nel potere rivivere lo stupore, la purezza di una gioia e il desiderio ardente che solo nei cuori dei più piccoli può trovarsi.

La moto è purezza e disinteresse, è voglia e gioia di vivere in maniera libera, anticonformista, non seguendo una strada, ma vivendola, non guidando un mezzo ma sentendosi parte di esso. Per questo voglio ringraziare chi di questo mondo fa parte insieme a me e a tutte le nostre compagne.

Davide