Commento di: ludd_is_back
un applauso fratello W LA MOTO!!!!!
Commento di: Alen09
..adesso con il tuo permesso stampo questo capolavoro e lo appendo in camera..complimenti..
Commento di: Desmodromico90
Tranquillo :-) Sarebbe un Onore per Me...
Commento di: Vos
Parole piene e vere che una persona che non va in moto non potrà capire,quando apri e senti la moto che sale di giri, le vibrazioni del motore ed il suono dallo scarico che cambia, in quel momento sei un'tutt'uno con la moto, sei semplicemente vivo.
Un lamps a tutti.
Commento di: kaisersoze
Tutto fottutamente VERO!!!!!!!!!!!!!!
Commento di: gabberino_91
complimenti... lamps
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Commento di: dobermann695
Sei un grande! La penso anche io così!
Forza ragazzi che bello!
Commento di: NP
D'accordo su tutto, bellissimo articolo!!!!!
Noi lo capiamo perchè siamo come te, molti altri non lo capiscono...
Commento di: maxsardinia1
E' proprio quello che si prova e che solo un anno fa non sapevo esistesse. Complimenti
Commento di: fzx53
se ti dovesse rispondere il docente ti direbbe che "LA MOTO" è un concetto culturale inteso nell'accezione antropologica della parola....
se ti rispondesse Stefano Leonardi,con il Prof.Dott...ti risponderebbe che la Moto è una derivazione pratica di un concetto filosofico inteso come morale personale...
se ti risponde l'individuo semplice che sono ti dico che la Moto è un pezzo di ferro ma essere motociclisti significa dare a stò pezzo de ferraglia un corpo e un anima reali creati dalle emozioni che ci procura stando insieme( non a cavallo o sopra ma insieme che è tutt'altra cosa)...il motociclista vero riesce a godersi la SUA MOTO anche quando è ferma, soffre se è rotta e si incazza se gliela toccano e peggio se la rovinano....
i micragnisi neuronici ci sfottono credendoci forme vitali avide solo di Km e sempre in cerca di pieghe curvilinee...ma essere motociclisti significa essere impavidi ma prudenti ricordandoci sempre di chi ci vuole bene , essere motociclisti siglifica un concetto di vita che esclude la paura di vivere perchè la gioia di vivere è la pura essenza con cui funzionano i nostri motori....essere motociclisti è un concetto internazionale e non si ferma alle frontiere.... significa far parte della più grande associazione non scritta o registrata di persone vere che ha per unica legge quella della Moto e per morale quella di essere solidali con chi ne ha necessità (fateci caso se un motociclista si ferma per un guasto qualcun altri gli porterà soccorso)
ma il vero mistero dell'essere motociclista è la guarigione fisica dei nostri malanni...io ho resistito a un cancro che dicevano incurabile, adesso ho una gamba ingessata da ieri e già stò affilando le forbici per potare(me so già scassato) e quello che a un medico sembrano avventatezze per noi esseri semi indistruttibili, sono cose normali...noi siamo più duri???
naaaaaa solamente è che noi ci adattiamo megli degli altri e una volta arrivato il prolasso delle gonadi si decide di essere guariti(vedi l'ifluenza che dopo un giorno ci si attacca al fiasco de3l vino na magnatona tretna rutti, duemila scorregge e rivia sulla moto.... e ricordate si può essere anche impiegati ma motociclisti....perchè noi siamo quello che agli altri non riesce ad essere ....SIAMO VIVI!!!
Commento di: gavuccana
Si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli…
E’ vero! Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltare via dal petto e mettersi a correre, ad urlare.
Diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo schizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti, … e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostre ossa rotte.
Si, è vero, in moto si muore, capita… può capitare ad ognuno di noi e ci si fa male, tanto male, ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?
Parlate con ognuno di noi e fatevi raccontare un giro, un aneddoto, una curva e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare, nelle risate, nel sorriso che spontaneo stira gli angoli del viso e distende la fronte…
Parlate con ognuno di noi e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno dovesse rinunciare a questa passione e preparativi a sentire l’urlo del silenzio, a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista o di un pilota che guarda il cielo ancorato a terra.
In moto si muore, è vero, ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso.
E se ancora non lo avete capito… beh, lasciate perdere, non lo capirete mai.
Ma se un domani, andando al mare con la vostra famiglia sulla vostra auto, dovesse sopraggiungere uno di noi e vedrete vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando come un pazzo, rinunciate a capire anche lui…
Lui nella sua innocenza vede in noi quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere. E se vedrete il motociclista ricambiare il saluto, beh non c’è nulla di strano sapete? Tra Angeli in terra ci si saluta sempre…ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda…
Commento di: hanamici_89
completamente d'accordo con te.
Sono sensazioni che ho potuto provare in maniera "light" da quando sto facendo le guide per la patente.
Ma come tutti sapete basta quella mezz'oretta passata tra agitazione ed eccitazione per far spuntare il sorriso da sotto il casco.
Commento di: batrace
le tue parole esprimono molto bene il concetto di moto e del suo cavaliere.ti rispondo con una poesia di robert frost anche se sembra che non centri molto ha un finale che ci riguarda.
fermarsi accanto a un bosco in una sera di neve
di chi sia il bosco credo di sapere.ma la sua casa è in paese:
così egli non vede che mi fermo qui a guardare il suo bosco riempirsi di neve.
troverà strano il mio cavallinofermarsi senza una casa vicino
tra il bosco e il lago gelato,la sera più buia dell'anno.
da una scrollata al suo sonaglio per domandare se c'è uno sbaglio
il solo altro suono è il fruscio del vento lieve,dei soffici fiocchi.
bello è il bosco,buio e profondo;ma io ho promesse da mantenere
e miglia da percorrere,miglia da fare prima di dormire.
Commento di: MAKKOMAKKO
ma perchè ogni volta che leggo una lettera del genere mi vengono sempre gli occhi lucidi??? ...
Commento di: Nick_mp
gente basta scrivere articoli del genere, ci facciamo solo del male..
ogni volta che ne leggo uno, anche se è l'una e mezza di notte, mi viene voglia di scendere in garage e partire, per sentire ancora gli occhi umidi e il sorriso di chi pensa di avere tutto quel che gli serve, almeno per un po', almeno per una notte.
diamoci dentro ragazzi, la moto è la nostra vita, non possiamo più negarlo ormai..
..Lamps..
N