Eccolo a un paio di minuti dalla nascita, quando le ostetriche lo hanno appoggiato alla pancia della mamma, che la guarda abbastanza scettico, come dire: "mannaggia, sei stata tu a tirarmi fuori di lì che ci stavo così bene?"
Ora lo vediamo da un'altra prospettiva: qui l'espressione dubbiosa ha lasciato spazio al pianto di disperazione, pianto che la mamma ha fatto in un attimo a calmare dopo la promessa di comperargli una stradale 600 tipo CBR, R6 o Ninja appena usciti dalla clinica.
Qui invece è con con il papà, tutto pulito e lavato: possiamo notare la manina che si immagina già di stringere un piccolo acceleratore e con la bocca fare il verso della moto: uaaa (1^ marcia) uaaaaaaa (2^ marcia) uaaaaaaaaaaaa (3^ marcia) e così via fino alla sesta.
Infine un primo piano, beato in braccio alla nonna.