Addio “BRUM BRUM”. Giorgio Bettinelli, viaggiatore, giornalista e scrittore su due ruote...

Addio Giorgio, piccolo instancabile viaggiatore. Con le tue Vespe hai girato questo mondo; hai portato nei 134 paesi visitati un pezzo d'Italia e un sorriso a tutti coloro che ti fermavano.

Il tuo modo di viaggiare era unico; ci mettevi mesi e mesi prima di arrivare alla meta, perché per te l'importante era quello che c'era dentro il viaggio. Se trovavi interessante un posto, eri libero di fermarti uno, due o sette giorni per assaporarne l'essenza.
Giorgio Bettinelli, il viaggiatore. Tempo e spazio nei tuoi viaggi assumevano un altra dimensione fortemente determinata dalla voglia di vivere le terre conquistate a bordo del tuo piccolo cavallo.

Si cari lettori, avete capito bene. Quest'uomo assaporava la libertà giorno per giorno; dentro di essa creava poesie, canzoni e viveva appieno i luoghi visitati.
Leggere i suoi libri, per quanto potevano essere lunghi, erano ricchi di particolari e descrivevano le realtà di culture totalmente diverse dalla nostra.
Sembra strano il destino; giri per 250mila km e non prendi una malattia, ti fermi un attimo e te ne vai, per una stupida infezione virale, in quella Cina che tanto amavi. Il continente la chiamavi per quanto era grande sia geograficamente e culturalmente.

E adesso che non sei più fra noi maledico quel giorno che decisi di non chiederti di vederci, in quelle rare occasioni in cui tornavi in Italia.
Da quelle poche mail che ci siamo scambiati nel 2006 ho capito subito quanta umanità avevi dentro..solo allora ho capito il motivo che ti spingeva a viaggiare: lo sterminato senso di Umanità e amore che avevi per l'uomo...

Non potrò mai chiederti però se questa tua dote era innata o l'hai coltivata e acquisita nei tuoi viaggi.

E queste righe non potranno mai render giustizia a quello che eri, non potranno mai descrivere la tua forza, la tua voglia di vivere e la tua grandezza come persona.

Addio Giorgio
Un tuo ammiratore