Comunicazioni Ufficiali
Fermiamo la strage dei motociclisti
Pubblicato 21/08/2008 13:52
Commento a un'intervista dai toni quantomeno discutibili usati nei confronti dei motociclisti, fatta a Giordano Biserni (presidente dell'ASAPS) e pubblicata nell'edizione del Resto del Carlino del 20 agosto 2008

"La domenica è il giorno della sfida, della gita sulla strada a curve. Allora si vedono le targhe inclinate, il fazzoletto legato vicino alla targa, l'elastico sopra i numeri... insomma, i trucchetti preventivi per correre e sfuggire all'autovelox. C'è un'accettazione della violazione della norma che fa parte del bagaglio del motociclista, fa parte di una cultura..."


Queste alcune righe dell'intervista al Sig. Giordano Biserni, presidente dell'Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, pubblicata nell'edizione di ieri (20 agosto 2008) del Resto del Carlino, in uno dei tanti periodi di allarmismo per le stragi sulle nostre strade.

Sono rimasto sconcertato perché da una parte il Sig. Biserni indica molto delicatamente alle amministrazioni locali di interessarsi di più alla manutenzione delle strade e ai guard rail, dall'altra attacca pesantemente un'intera categoria con parole abbastanza pesanti, rappresentandola come un gruppo di teppisti in giro nel week end con targhe inclinate a gareggiare per le strade.

Indubbiamente qualche pecora nera c'è anche tra noi motociclisti, come ce ne sono tra gli automobilisti, e come ce ne sono in tutte le altre categorie, ma credo sia esagerato descriverci in questi termini. Si... teppisti e per di più pericolosi, chiudetevi in casa nel week end, arrivano gli smanettoni.

Caro Sig. Biserni, nel nostro bagaglio di motociclisti, non ci troverà "l'accettazione della violazione della norma" ma ci troverà forse un salame, qualche panino per condividere con gli amici una bella gita in collina, ci troverà il rispetto delle regole, la voglia di stare in compagnia e di vivere la vita in modo semplice e sincero.

Mi trovo in parte d'accordo con lei, ma credo che forse dovrebbe essere più duro con le amministrazioni locali che con noi motociclisti, abbiamo strade in condizioni pietose, guard rail ghigliottina che tagliano i motociclisti come coltelli, segnaletiche da terzo mondo da un parte, e pochi fondi destinati alla sicurezza stradale, ma nella mia città l'ultimo dell'anno, i fondi per decine di migliaia di euro di fuochi artificiali ci sono sempre.

Le sue percentuali riguardanti morti e feriti sulle strade sono davvero impressionanti, ma per forza di cose incomplete, quanti motociclisti sono morti a causa del manto stradale? Lei Sig. Biserni è mai andato in moto? Ha mai provato un brivido di morte quando a 50km orari con le ruote della sua moto accarezza un bel solco nell'asfalto lasciato da lavori precari e mal eseguiti?

Nella sua intervista indica anche la strada da seguire per diminuire il numero di morti sulle due ruote, indicazioni che condivido e che apprezzo come motociclista, mi ha solo dato un po' fastidio sentirmi dare del teppista, ma sono sicuro che anche lei sa perfettamente che tra noi pochi delinquenti non possono rovinare una categoria da sempre amata da tutti sulle strade del nostro paese.

Lei è presidente dell'Associazione Sostenitori Amici della Polizia, ma c'è qualcuno che voglia essere amico dei motociclisti? C'è qualcuno che abbia voglia di discutere con noi di sicurezza stradale, di cartellonistica, di manto stradale, di guard rail? Perché chiamarci in causa solo quando si parla di targhe coperte? Qualcuno ha davvero voglia di coinvolgerci in una discussione costruttiva sulla sicurezza stradale, quella vera fatta di cose concrete e non di chiacchiere sui giornali? Speriamo che prima o poi qualcuno ci chieda cosa ne pensiamo.

Concludo Sig. Biserni con un invito, venga a leggere il nostro forum, venga a vedere cosa proviamo a fare per la sicurezza, venga a vedere lo spirito di amicizia e di fratellanza che ci unisce nel momento del bisogno, venga a leggere i report dei nostri raduni dove le persone ci aspettano a braccia aperte per quello che siamo, brava gente.

E magari venga con la sua famiglia ad uno dei nostri raduni, nei nostri bagagli non troverà la cultura della violazione delle leggi e delle regole, troverà tanta brava gente davanti ad una griglia a chiacchierare con un buon bicchiere di vino. Se poi durante un viaggio in macchina dovesse vedere qualcuno con la targa coperta, sia pure duro, ne avrà tutte le ragioni.

Capro
 

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Re: Fermiamo la strage dei motociclisti (Ultimo Atto)
Commento di: Davide il 05-11-2008 22:57
Premesso che:
  • avevo invitato e aiutato il Dott. Biserni, presidente ASAPS a iscriversi al nostro sito per poter replicare all'articolo sopra, cosa che era stata fatta;

Preso però atto che:
  • l'ASAPS in persona del suo presidente - su diverse sollecitazioni - ha pubblicato questa "rettifica"... che più che rettificare attacca polemicamente il sottoscritto e Capro;
     
  • un nostro utente ha provato a inviare una risposta a questo articolo apparso sempre sul sito dell'ASAPS ma la sua risposta NON è mai stata pubblicata;
     
  • l'ASAPS prosegue, anche alla data odierna, a pubblicizzare la polemica "rettifica" vista sopra e a scrivere articoli che a mio modo di vedere hanno poco a che fare con la sicurezza dei motociclisti (un esempio), sembrano più volti a fare sensazionalismo giornalistico attraverso luoghi comuni e dati tutti da verificare (mi riferisco ai dati sugli altri paesi dell'esempio precedente).

Ho provveduto a cancellare tutti i commenti al presente articolo: non potendo infatti a nostra volta commentare, vorrà dire che ognuno scriverà sul proprio sito senza repliche della controparte. Peccato, aggiungo.


Comunque sia, sul Ting'Avert continueremo sulla nostra strada, che finora ci ha condotti verso una maggiore sicurezza e consapevolezza dei pericoli: noi stessi rappresentiamo una delle poche risorse su cui contare per poter tornare sempre a casa.

Un saluto a tutti i Motociclisti, categoria fatta di gente rispettosa delle leggi e del prossimo.