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Il venerdì del motociclista
Scritto da maturin - Pubblicato 18/06/2008 17:44
Cosa aspettarsi da un motogiro coi colleghi

Una volta si accontentava di rombanti motorette chiamate come simpatici animali, Galletto, Dingo, Leoncino, Airone, e vestiva con il giubbetto della festa. Oggi cavalca creature muscolose dal look aggressivo e dai nomi agguerriti, Tuono, Raptor, Ninja, Fireblade, Brutale, Corsaro, e si presenta come un guerriero Silone (ricordate galactica?) pronto ad attraversare l’iperspazio…..

Il moderno motociclista agli occhi della gente comune è la personificazione esasperata – nel connubio con la sua moto – del pericolo, del rumore, della velocità sulle nostre strade…

La signora benpensante, istruita dai telefilm degli anni ottanta e dalle fiction della tivvù, è sicura di trovare sotto il casco dalla visiera a specchio e la tuta nera aderente, una schiera di energumeni pierceati e tatuati, a metà tra Erik il Vikingo e Arnold Schwarzenegger, con una biella al posto del cervello e un garage di periferia come abitazione principale non soggetta a ICI.

In realtà il motociclista italiano, sebbene non esista uno stereotipo della persona che si cela dietro le visiere, è spesso un tranquillo impiegato che passa le giornate davanti al computer e ad una tazza di caffè, oppure un affettuoso padre di famiglia, oppure ancora un insospettabile e stimato professionista, un professore, un meccanico, un dirigente d’azienda….

Queste figure, apparentemente diverse, uomini o donne che siano, sono accomunate dal fatto che per qualche strano motivo, nonostante la facciata che si sono costruite, esse sono rimaste assolutamente e irrimediabilmente allo stadio post-adolescenziale…. Praticamente hanno appena dismesso i brufoli, chiuso le bambole e le macchinine negli armadi, e tolto le rotelline dalla bicicletta: di fatto, stanno ancora vivendo l’epoca del luna park e del gioco della bottiglia.
Se a quell’epoca ognuno di loro avesse potuto disporre di una Kawasaki Scorticator ultimo grido, non ci sarebbe stata pistina in legno, go-kart, casa degli specchi, oppure – per esprimersi con termini più attuali – playstation o x-box che avrebbero retto il confronto con quella splendida creatura d’acciaio…!

Immaginiamo quindi di spiare il nostro centauro, ancora travestito da impiegato, mentre si appresta ad affrontare il week-end…

E’ venerdì mattina. Come al solito sullo schermo del pc, dietro la schermata del programma aziendale, il nostro amico tiene a cascata, in collegamento adsl, una decina di finestre tra le quali spiccano le previsioni meteo per i due giorni successivi, tre forum di discussione a tema motociclette, le prove della motogp in diretta, uno o due siti di abbigliamento tecnico e quello della casa produttrice del modello di moto che il nostro sta programmando di acquistare nei prossimi diciotto mesi. Senza farsi notare, è in collegamento messenger con altri sei o sette colleghi, anch’essi motociclisti, mentre sul Forum sta controllando l’organizzazione del giro del sabato e quella delle uscite estive dei prossimi sei mesi.

Come gustoso aperitivo al fine settimana, infatti, le loro creature sono parcheggiate dabbasso, mimetizzate tra le auto aziendali: oggi è in programma una breve uscita in sella nella pausa pranzo…!
Sfoggia per l’occasione un sapiente accostamento di capi di abbigliamento classico-casual, integrati dagli indispensabili accessori da motociclista, che tiene nascosti in una capiente ventiquattrore appositamente dimenticata li il giorno prima. Il casco è mimetizzato nel cestino della carta.
Alla moglie, a casa, il nostro amico ha raccontato di avere la solita lunghissima riunione di pianificazione di fine settimana, non può assolutamente andare a prendere i bambini a scuola, ma intanto guarda avidamente l’orologio sul desktop, in basso a destra, senza farsi troppo notare dal collega di fronte.

Quando giunge l’ora fatidica, il capo gli richiede solitamente una relazione urgente o il computo di qualche diabolica imposta appena uscita, così giunge in ritardo e trafelato all’appuntamento, scoprendo di essere il primo a essersi liberato.
Dopo mezz’ora di attesa tre o quattro colleghi danno forfait, vinti da impegni dell’ultimo minuto. Uno, alla domanda del capo che l’ha scoperto uscire col casco sottobraccio, “ma sei venuto in moto?” ha negato fermamente, asserendo di avere lo scooter appena dietro l’angolo, e adesso è a mangiare con lui da Mc Donald’s.

Il quinto è stato sorpreso alla mattina dalla moglie mentre stava per salire in sella, così ha fatto finta di niente, ed è venuto in ufficio in macchina con il paraschiena addosso….
Così il nostro amico si trova con un unico compagno di uscita. E’ Mingozzi, il capo del personale, che nel 1984 a sedici anni aveva una vespa primavera, e che da due settimane, avendo deciso di tornare in sella, ha comprato una Tuono d’occasione.

Quest’ultimo partecipa al giro a condizione che a mangiare si vada alla trattoria “da Piergino”, amico suo, che si trova a non più di tre isolati dall’ufficio.
Il nostro, dopo una lunga contrattazione, convince Mingozzi a fare il “giro lungo” per andare a mangiare, che ahimè non sarà il previsto itinerario di 120 chilometri di stradine collinari che avrebbe toccato quattro piccoli ma appaganti passi, bensì dieci chilometri di tangenziale, ed un passaggio in zona industriale.
Durante il tragitto, dovrà fermarsi nove volte ad aspettare la Tuono, perché Mingozzi c’avrà pure duecento cavalli sotto il sedere, ma deve ancora capire perché la manopola sinistra non ruota.

In trattoria, il titolare propone un menù a base di fettuccine, ragù, cotechini, lingua, salsicce, polenta, vino a caraffe e una cazzuolata di tiramisù cremoso che ci vogliono quasi due ore per dipanare, al termine del quale, quando sarebbe finalmente ora di concludere il moto-giro aziendale - pianificato con tre mesi di anticipo – con la salita ad uno spettacolare passo alpino, Mingozzi dichiara di essere satollo e soddisfatto dell’esperienza motociclistica della giornata. “Peccato che gli altri avessero tanto da fare in ufficio…” conclude serio, tornando ad impersonare il capo del personale e trattenendo un rutto... “A proposito….Tu che fai adesso?”
 

Commenti degli Utenti (totali: 17)
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Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: DavidTrt il 18-06-2008 18:57
Bellissimo, letto tutto d'un fiato!
Complimentoni ;)
Commento di: Valerio91 il 18-06-2008 20:01
"Mingozzi, il capo del personale, che nel 1984 a sedici anni aveva una vespa primavera, e che da due settimane, avendo deciso di tornare in sella, ha comprato una Tuono d’occasione
Mingozzi c’avrà pure duecento cavalli sotto il sedere, ma deve ancora capire perché la manopola sinistra non ruota."
AHAHAHAHA
Commento di: Seal il 18-06-2008 21:15
ahahahahahha bella
Commento di: NEROKAWA il 18-06-2008 21:21
complimenti siamo proprio kosi,speri di fare un giretto un po' impegnato e ti trovi a dover fare i konti kol tempo e kon i "kolleghi" ecc.
Commento di: vekkioinmoto il 18-06-2008 22:42
mi sto ancora a piegare dal ridere,in ufficio col paraschiena,lo devo fare
Commento di: motociclistadentro il 19-06-2008 00:59
carino bell'articolo
bella: Come al solito sullo schermo del pc, dietro la schermata del programma aziendale, il nostro amico tiene a cascata, in collegamento adsl, una decina di finestre tra le quali spiccano le previsioni meteo per i due giorni successivi, tre forum di discussione a tema motociclette, le prove della motogp in diretta, uno o due siti di abbigliamento tecnico e quello della casa produttrice del modello di moto che il nostro sta programmando di acquistare nei prossimi diciotto mesi. Senza farsi notare, è in collegamento messenger con altri sei o sette colleghi, anch’essi motociclisti, mentre sul Forum sta controllando l’organizzazione del giro del sabato e quella delle uscite estive dei prossimi sei mesi.
troppo forte e estremamente vero!.
Commento di: Tevildo il 19-06-2008 08:40
Tutto vero. Appena ho iniziato ad andare in scooter al lavoro mi sono portato dietro la gruccia per la giacca perchè altrimenti si rovinava sull'attaccapanni; un cassetto della scrivania conserva guanti e bandana durante le lunghissime 8 ore. E da quando ho la moto: zaino nell'armadio e casco sulla scrivania! Yeah!
Commento di: Alibi il 19-06-2008 08:46
Io le macchinine non le ho ancora messe via!!! ho reggiunto quota 65 modellini in scala 1:24!!!
Ma come fai a saperlo???
Devo trovare quella maledetta cimice!!!
Commento di: maskedog il 19-06-2008 09:09
Descrizione in puro stile Fantozziano prima maniera!!! COmplimenti!! E il bello è che è proprio così! Lampss!!
Commento di: Scooterino92 il 19-06-2008 10:55
Bellissimo me lo sono letto tutto d'un fiato....
Tutto quello che dici è vero io ho tutti i miei amici con le macchinine e non posso fare quasi mai delle uscite con gli amici in collina perchè loro si annoiano a stare dietro a me mentre mi godo le curve che per loro sono solo: "Inutili cambiamenti di traiettoria" non vedo l'ora di prendere il 125 e poter venire ai raduni...
Commento di: SiGMa83 il 19-06-2008 17:52
Grandioso... è spiccicato il nostro comportamento! Eccellente! :-D
Commento di: Vetro il 19-06-2008 18:08
Grande!
Commento di: gabro74 il 19-06-2008 20:50
Spettacolare!!!
:D
Commento di: Hwoarang636 il 21-06-2008 21:50
AHAHAHAHAAHAHA
Ormai il capo si è arreso a vedere sullo schermo del pc migliaia di immagini dei nostri bolidi....
Tutto ciò ke ho letto è estremamente vero...Spettacolare
Commento di: Motosega il 23-06-2008 19:48
Scene queste a cui un'essere umano non vorrebbe mai assistere. Tu hai assistito e ci hai provato fino in fondo... Almeno tu hai la coscenza pulita! ;-)
Commento di: libpk il 24-06-2008 08:32
Cavolo il mio venerdi tipo... solo che il mio.... non si chiama Mingozzi :D
Commento di: venom2303 il 26-06-2008 15:35
la voglio anch'io la Kawasaki Scorticator, ma che cilindrata ha? :-) :-)