Come cambiare vita e tornare motociclista... a quarant'anni. Passati da un po'

Tutto è cominciato il giorno di S. Silvestro del 2006.
Mentre aspettavamo l'anno nuovo, tentando disperatamente di cuocere la carne nel mio molto modesto caminetto, io e un mio amico, già un po' ciucchi alle otto di sera discorrevamo allegramente.
Anzi era lui a parlare. Il fazerone, lo chiamava, il suo orgoglio.
Lo capivo poco, a dire il vero. Ero stato un motociclista anch'io, un tempo, ma ora con moglie, figlie e lavoro di concetto non mi ci sentivo proprio più.

La carne non cuoceva, noi bevevamo e nel casino generale feci una dichiarazione avventata.
- Me la ricompro anch'io, la moto -
Alla fine la mangiammo, la carne, arrivò il 2007 e come tutti gli anni non presi nemmeno una laurea al trivial.

Tra Gennaio ed Aprile avrò provato 100 moto, da altrettanti concessionari.
Poi capitai a Livorno, per tutt'altri motivi, e tornai a casa con il contratto della mia prima moto.
In realtà ne avevo avute altre ma dopo vent'anni mi sentivo di riazzerare il conto.

Scortato dal mio amico col fazerone ritirai il bolide sotto una tempesta di acqua e vento.
Arrivai a casa in qualche modo e dal mattino seguente non sono più sceso.
Le mie giacche e le mie (poche) cravatte si sono riposate nell'armadio, la mia gloriosa ventiquattrore in pelle ha migrato piano piano il suo contenuto in uno zainetto e insieme al mio abbigliamento sono cambiato anch'io.

All'inizio qualche elegantissimo e (forse) un po' invidioso collega giudicava inopportuno il mio giaccone col paraschiena, il casco sulla mensola sopra la stampante, le scarpe da moto.
All'inizio.

Ho fatto ventitremila chilometri in un anno.
Se non viaggio con la famiglia prendo la moto.
Ho imparato a portarmi dietro l'essenziale, a scorgere le strisciate d'olio sull'asfalto e a salutare gente che non conosci e da cui ti accomuna qualcosa che non si scorge certo dall'abitacolo di un auto.

Non so quanto la vita, la salute e tutto l'imponderabile che siamo chiamati ad attraversare mi consentiranno di godere ancora di questo piacere. Per molto tempo, spero, ma di sicuro ne è valsa la pena... fosse anche solo per un anno nella vita.

ciao