Ciao a tutti, ho da poco acquistato la moto, e quindi mi sono cimentato a imparare a guidare, visto che è la mia prima moto...

Prima di avere la moto pensavo che il cambio e la frizione fossero difficili da gestire, e che avrei avuto bisogno di parecchio tempo, almeno un mese, per imparare e poter percorrere strade normali invece che il solito giretto intorno all'isolato.

Mi sono ricreduto subito: dopo una settantina di km in un giorno, su strade poco trafficate, sono riuscito ad avere piena padronanza del mezzo senza troppa fatica.

Scusate se sono prolisso, arrivo al punto: alla fine una moto non è affatto difficile da portare, basta poca. Ma tra saper "far muovere" una moto, e saperla guidare, c'è un bel po' di differenza.
La differenza è data dall'esperienza di guida, che è una cosa che si può ottenere solo con il tempo e i km sulle spalle: è, in pratica, l'insieme di tutte le cose che ti sono "capitate" in moto, da cui hai tratto un insegnamento che ti sarà utile per sempre.
L'esperienza fa davvero la differenza quando ci si trova in situazioni critiche, quando magari ci si presenta davanti un ostacolo improvviso che richiede un frenata "prepotente" e fuori luogo magari, ma che evita il peggio.

Non so se sono riuscito a spiegarmi per mezzo del mio contorto linguaggio.

A parte scherzi, ho capito che l'esperienza in moto aiuta a "essere pronti a qualsiasi imprevisto": maggiore è l'esperienza, maggiore sarà la capacità di fronteggiare situazioni difficili e spuntarla.

Ovviamente il pilota perfetto non esiste, tutti commettono degli errori e le variabili da valutare sono molte, troppe, per essere preparati a qualsiasi cosa. Tuttavia vale la pena tentare di raggiungere questa perfezione, che resta e resterà un'utopia, ma può salvare delle vite...

Riflessione finita, spero possa essere utile a quelli che, come me, si affacciano al fantastico mondo delle due ruote, ma anche ai veterani, perché non si smette mai di imparare!