Hai parlato di passione, si, qella cosa senza di cui una vita resta insipida....
E' una cosa stupenda al pari di un Amore. Mi sembra di rileggere Il Piccolo Principe quando incontra la volpe.
Sai in parte ti invidio perché anch'io vorrei essere legato ad UNA cosa così. Ma a differenza di te le cose datate mi attirano tutte, e mi stupiscono tuttora per l'amore con cui erano fatte.
Quando vedo le rifiniture di certi particolari o i montaggi dei veicoli datati mi incanto.
Adoro sentire il rumore di un Guzzi Falcone così pieno e lento, guardare quel volano che ruota, in maniera leggermente irregolare (tanto che dici tra te e te se si potesse fare un segno col gesso riusciremmo a contare i giri del motore) quasi come un disco in vinile ascoltato sul (ormai) obsoleto giradischi. Ma io non riesco a legarmi ad un oggetto che ho posseduto. Riesco però ad aprezzare tutto ciò che ha fatto la storia, fino a portarci a girare su dei super attrezzati e tecnologici "Frullini". Ho un sogno, (come ogniuno di noi ne ha uno) quello di poter provare un mitico BMW R75 con sidecar anni 40/45.
Scusa se no ho usato l'agettivo vecchio ma queste cose per me non invecchiano mai sono delle eterne BAMBINE.
Buona strada
BK66
Commento di: sorrow
Ciao,
beh, nella storia delle cose c'è sempre stato un "moderno" ed un "antico", dipende solo dal tempo che passa. L'occhio umano è in grado, però, di vedere, in tutte le cose che osserva, il "valore" delle stesse indipendentemente dalo scorrere del tempo. Se osservo una moto degli anni '30, certamente non la ammirerò per le prestazioni o l'aerodinamica, ma sarò deliziato dalle rifiniture, dala meccanica, dale soluzioni tecniche adottate e che vanno considerate in un'ottica storica. Negli anni 30 non c'era elettronica, iniezione e soprattuto materiali ipertecnologici. Ma quel modello degli anni '30 è comunque, per me, un capolavoro. Basti pansare al lavoro manuale che in larga percentuale accompagnava il cmpletamento della moto... Mi dispiace chiamare solo operai (senza disprezzare ovviamente la categoria, sia chiaro!) quegli ottimi ARTIGIANI che avevano, per forza di cose, una padronanza della meccanica, dell'aggiustaggio, dell'uso degli attrezzi che ora è, nelle fabbriche moderne, appannaggio di pochi. Chi comprava una moto in quegli anni sapeva di avere quasi un pezzo unico.
Adesso il "valore" si è spostato dal lavoro artigianale a quello ipertecologico e iperprestazionale. I futuri collezionisti, quando le moto attuali diventeranno d'epoca, ammirerano il design elaborato con Autocad, l'aerodinamica studiata nella galleria del vento, le potenze esagerate ottenute con sempre minori cilindrate. Non voglio fare una classifica di merito o contrappore il moderno all'antico, ogni periodo ha le sue caratteristiche e valori, ma certo quell'aura di leggenda che hanno le moto d'epoca di una volta sarà difficile ritrovarla...
Sorrow