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Appennini tour: 4gg
Scritto da Bruce_ZR7 - Pubblicato 18/08/2007 21:04
Distanza percorsa: 1'170km - Periodo: dal 13 al 16/8/07 - Spesa: 250 euro in 2, tutto compreso - Equipaggio: Io, Stefano e la mia ZR-7...

I giorno: Rovigo-Lago Trasimeno, 415km in 7h 45' di guida.
Spese: 25 benzina, 35 pranzo e cena, 15 campeggio.

La partenza era prevista per le 8:30. Alle 9:00 avevamo finito di rifare gli zaini, lasciando a casa metà del bagaglio perché non ci stava in moto! Partenza alle 9:15.

La prima direzione è Ferrara, da cui prendere la SS64 "Porrettana" sino a Pistoia. La Porrettana è una strada bellissima da Bologna in poi, tutta da guidare sulle splendide curve degli appennini. Passato Casalecchio di Reno si incontrano le storiche fabbriche della Morini Motori e della Malanca, si incontra anche un McDonald's in cui abbiamo (tristemente) consumato un pranzo frugale. Il cielo era terso e per strada spuntavano molte V guantate di nero. L'umore è alto Capitano, proseguiamo! L'accordo era di darsi il cambio alla guida sul Passo della Collina, prima di Pistoia, nessuno dei due si è reso conto di aver passato il passo (abituati a quelli Dolomitici...) cosi ci siamo fermati ad un distributore sulla circonvallazione di Pistoia.
Sigaretta, beveraggio e cartina alla mano si traccia la rotta: l'unica meta decisa in partenza era Porretta Terme, e l'avevamo passata da un pezzo...

Le direzioni possibili erano due: Lucca-Pisa-Livorno verso il Tirreno, oppure Prato-Firenze-Siena verso sud. Leggo sulla carta "Monti del Chianti", è deciso si andrà a sud.

Prendiamo la SR66 "Via Fiorentina" e poi "Via Pistoiese" (da Pistoia a Firenze ovviamente!) passando a sud di Prato e in periferia di Firenze, poi ancora verso sud... I colli del Chianti sono incantevoli, ispirano dolcezza persino, e non c'è un solo metro di strada che non sia asfaltata da meno di un mese! Le curve sono spesso a tornante, larghi e sgombri, tutti da percorrere senza fretta ma con delle pieghe di pura soddisfazione (anche in 2 con la moto carica allo spasmo!).

A metà pomeriggio sosta a Greve in Chianti. La cittadina è bellina, una bomboniera... per turisti tedeschi soprattutto. Forte la tentazione di comprare una bottiglia, ma non sarebbe durata altri 3gg a 30 gradi. Proseguiamo verso sud, il sole tramonta su Montepulciano ed il campeggio più vicino è sul Lago Trasimeno. Ancora mezz'ora e pianteremo la tenda, ebbri di curve e con il cuore in pace davanti allo spettacolo naturale che si gode dal monte. E' valsa la pena di partire, stamattina.

Il lago è umido, pieno di vecchi e bambini, e maleodorante... Mangiamo una pizza alla Darsena, la birra mi volta lo stomaco da quanto è cattiva, sogno una Leffe! Mentre guardiamo la carta per il giorno seguente si avvicina il cameriere Voi non siete di qui vero?!, No siamo di Rovigo, Ah Rovigo! Io sono di Cavarzere ragazzi!!!! (Cavarzere è TROPPO vicino a Rovigo per trovare il cameriere li sul Trasimeno tutto sorridente... voglia di riprendere subito la moto e scappare a Napoli) Stesi sul prato e stelle cadenti si parla della Vita e di domani. Domani Assisi e Perugia.


II giorno: Castiglione del Lago-Assisi-Perugia, 160km in 3h di guida.
Spese: 15 benzina, 45 pranzo e cena, 30 campeggio.

Al mattino visita culturale al Castiglione di Castiglione, se volete sapere com'è... pagate il biglietto! Per quanto mi riguarda è tanto, tanto umido. Volevamo fare una foto dalla rocca a strapiombo sul lago, ma la nebbia mostrava a malapena l'acqua! Nota caratteristica: il negozio di un vecchio "robivecchi". Era un negozietto impolverato e odorante di muffa. Gli oggetti accatastati nella penombra lasciavano poco spazio per passare verso il retro. Anche il soffitto era costellato di reperti. Dal 1800 agli anni '70 ogni lustro aveva li un degno rappresentante. Penso sia l'unica bottega autentica di tutta la città. Era in vendita anche quella.

Pranzo frugale e via lungo la riva sud, altri colli ed altre curve verso est fino alla valle del Tevere. A Torgiano il Chiasco confluisce nel Tevere, e noi seguiamo il Chiasco fino a Bastia e poi Assisi. Ci sono due campeggi ad Assisi, uno sulla strada per Perigia e l'altro sul monte Subàsio. Abbiamo scelto quello in piano, ed abbiamo fatto bene. Assisi clima secco, "seco incendià" si dice dalle mie parti. In un'ora abbiamo lasciato l'umido del lago ed i bagagli in campeggio, doccia e via sul Parco del Monte Subàsio. Piccolo ed incantevole monastero da visitare e tante curve da guidare. Queste meno piacevoli dei colli, strade ripidissime e tornanti secchi come si trovano sulle Alpi. Con un po' di cautela (tanta cautela!) siamo scesi dal monte e seduti a far raffreddare il motore. Mentre ci godiamo la vista di Assisi dall'alto un rumore familiare... il vecchietto in 500 che sale bellamente per una strada dove le leggi della fisica impedirebbero ad una 500 di avanzare!

L'altro campeggio era a metà del monte, abbiamo scoperto. Non ci saremmo fidati di andare su e giù da li di notte: alla sera volevamo una cena a Perugia...
Alla sera Abbiamo avuto la nostra cena, in un ristorantino tipico ed economico del centro. Come si mangia a Perugia? Bene... Città incantevole non fosse per la difficoltà di trovare un villico per chiedere informazioni, in mezzo ad americani e giapponesi. La sera più bella del viaggio è stata questa: tornerò a Perugia fuori da ferragosto, perché mi ha un po' stregato...

III giorno: Assisi-SS16-Pesaro, 250km in 5h di guida.
Spese: 10 benzina, 30 pranzo e cena, 20 campeggio.

Al mattino caffè per noi e grasso per la catena. Da Assisi a Foligno e poi la SS77 sino a Civitanova Marche. Le strade sono ancora splendide fino a che la 77 non conosce spartitraffico, poi è come autostrada. A Civitanova incontriamo la cara vecchia SS16 "Adriatica", che a tempo debito ci porterà a casa. Prima però una deviazione per il Parco del Conero ci regala altre curve indimenticabili, in mezzo al bosco e vista mare. Passiamo Ancona, una città che non conosce il concetto di "orizzontale". Riprendiamo l'Adriatica con le sue code, semafori e turisti con l'ombrellone. Fano e Pesaro. A Pesaro siamo esausti e ci fermiamo per una piada, il vigile dice che il campeggio più vicino è sui monti dopo Pesaro. Prendiamo l'Adriatica Panoramica e ci addentriamo in un bosco baciato dal sole del tramonto. Il campeggio è a 10km da Pesaro, su di un terrazzamento del colle, con la piscina sulla terrazza più sporgente. La vista fa dimenticare per un minuto il mal di schiena. Beh, forse per 30 secondi... La porchetta però fa passare la voglia di scendere al mare per ferragosto!


IV giorno: Pesaro-Rovigo, 300km in 5h di guida.
Spese: 20 benzina, 15 pranzo.

Dai monti di Pesaro scendiamo verso Gabicce Mare, le curve son così belle che striscio per terra gli stivali nuovi! La meta del giorno è San Marino, e poi la splendida Sal Leo. San Marino è molto bellina, sembra davvero di essere all'estero dalla quantità di giapponesi... Visti i musei delle armi antiche e della tortura (non vale il biglietto quest'ultimo, molto meglio a S. Gimignano).

San Leo invece è un luogo quasi mistico. La Rocca di San Leo, famosa per aver ospitato la prigionia di Cagliostro, ha molto di più da raccontare della sua storia secolare. L'abbiamo lasciata a malincuore, noi due cultori del fantasy.
La strada poi è diritta. SS16 Rimini Ravenna Ferrara Rovigo. Una lunga tirata in luoghi conosciuti. Infine a casa, nello studio di Dario (zio di Stefano e antico motociclista) per raccontare e ricordare davanti ad una Moretti fresca e familiare.

Dario è stato il nostro atlante stradale prima di partire, il manuale dei consigli di viaggio. Raccontare le esperienze fatte a chi le ha vissute, uguali, da giovane e gli brillano gli occhi non ha prezzo. Per tutto il resto c'è Mastercard.
 

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Commento di: Andrea610sm il 20-08-2007 15:56
Che bel giro ragazzi non c'è che dire....... Spettacolo e poi in due penso che sia stato fanastico condicìvidere quelle emozioni.....
Commento di: Bruce_ZR7 il 22-08-2007 12:47
...la nota comica arriva a due ore da casa. Fermati per darci il cambio alla guida ci guardiamo nel muso:
Chicco, non ti sopporto più!
Nemmeno io!
Ok, vediamo di arrivare a casa senza darcele, e poi ci risentiamo tra una settimana...

Ad una settimana di distanza non vediamo l'ora di ripartire.