Partendo Bunion e Vince dal cuneese e Vaie , JJflash ed io da Torino, ci ritroviamo al solito piazzale dell’hotel Edelweiss a Cesana per iniziare la gita.
Rapida discesa a Briançon dove, chi non ha appresso il pranzo al sacco, si rifornisce di cibarie al solito supermercato Geant.
Inizia così la salita al col du Lautaret sotto un sole splendido e con una temperatura fresca e piacevole; il traffico, come è logico che sia a ferragosto, è piuttosto intenso per cui viaggiamo superando in continuazione auto, pullman, camper ed altra robaccia simile.
Verso il barrage du Chambon notiamo piacevolmente che è stato rifatto e riaperto il tunnel franato circa tre anni fa, sarà poi chiuso di nuovo a fine estate per i lavori di rifinitura.
Giunti a Vizille, base della salita a Chamrousse incontriamo e salutiamo Enrico e Valentina che si apprestavano a visitare lo splendido castello di Vizille ed avrebbero proseguito successivamente verso il mare.
La salita verso Charousse 1650 è piacevole, ben asfaltata e penso possa essere di gradimento alla banda missilistica; giunti alla base di partenza della ovovia che porta alla Croix a 2250 mslm ci attende la brutta sorpresa: l’unica nuvola presente si è installata proprio dove dobbiamo andare noi, saliamo comunque con l’impianto sperando, in quota, di uscire dalla nebbia invece più saliamo più la visibilità peggiora, anzi, in cima veniamo pure presi in giro da un pallido sole che sembra fare capolino e che ci illude.
Pranziamo e ci fermiamo una mezz’oretta sperando di poterci godere il panorama che potenzialmente si apre di fronte alla località, attesa vana perché la nebbia rimane lì imperterrita come la nuvola di Fantozzi.
.Rassegnati riscendiamo a Vizille lungo l’altro lato dell’anello stradale(bello pure questo), visitiamo, o meglio, diamo un’occhiata al castello e poi rientriamo sempre con un traffico notevole da superare.
Ringrazio per la compagnia gli amici che hanno partecipato, ma questa volta non posso dirmi soddisfatto dell'uscita perchè non siamo riusciti a fruire della bellezza della meta clou della gita, magari prima o poi la rifaremo.
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