Nel Regno Unito (o U-Kappa, come una volta disse un impiegato delle poste italiane) molti comuni stanno introducendo limiti di velocità a 20 miglia l’ora (32 km/h) nelle zone urbane.
Che ne pensate?
Io sono favorevole a che ci siano questi limiti in strade secondarie, residenziali, spesso strette e tortuose (Londra è piena di stradine così, molto di più di Roma o Milano). Anzi, quando passo in strade del genere vado sempre piano, perché so per esperienza che sono sempre in agguato bimbi che spuntano da dietro alle macchine parcheggiate, furgoni che vengono nel senso contrario prendendo la curva troppo larga, etc.
Non sono però convinto che mettere i limiti a 32 kmh serva anche sulle strade principali (qui chiamate A-roads): strade larghe, spesso a 2-3 corsie per senso di marcia, spesso con divieto di parcheggio su entrambi i lati, e in genere con una buona visibilità (poche curve cieche, insomma). Per fare un paragone, qui stanno introducendo questi limiti anche su strade come la Colombo a Roma o la circumvallazione esterna a Milano.
Sono pronto a ricredermi in presenza di dati chiari – dati che però io non sono riuscito a trovare, e che i comuni che stanno introducendo questi limiti non forniscono.
È stata lanciata una campagna dal titolo “20 is plenty”, cioè 20 (miglia all’ora = 32km/h) è più che sufficiente.
Questo è il sito della campagna: 20splenty.org
E questo è il sito di Lambeth, uno dei council (zone amministrative) di Londra che sta introducendo questo limite su tutte le sue strade: Link a pagina di Lambeth.gov.uk
Questi siti riportano vaghe statistiche, senza citare fonti precise, su come limiti a 32km/h avrebbero ridotto gli incidenti di un tot % in altre zone del paese. Non sono convinto perché:
- Le statistiche di Roccafritta sul monte appeso non sono necessariamente applicabili ad una metropoli come Londra
- Dire che gli incidenti si sono ridotti di un tot % non significa nulla. Quanti erano prima e quanti sono stati dopo? Quanto variano di periodo in periodo? Gli incidenti per fortuna non sono proprio tantissimi in ogni strada. Se gli incidenti su una strada sono 1 a gennaio, 2 a febbraio e 1 a marzo, ha senso dire che sono prima raddoppiati e poi dimezzati?
- L’unico modo per verificare l’effetto di limiti a 32kmh vs 50 è quello scientifico, cioè esperimenti controllati su strade il più simili possibile tra di loro. Nulla del genere è stato fatto.
- Sostenere che addirittura i limiti più bassi ridurranno il traffico mi sembra fantascienza. Per quale motivo? Nelle ore di punta non si riesce quasi mai ad andare a più di 30 kmh, quindi cambierebbe poco. L’unico effetto sarebbe aumentare i tempi di percorrenza la notte, quando c’è pochissimo traffico
- È ovvio che un impatto a 32 kmh causa meno danni di uno a 50 kmh. È anche ovvio che un impatto a 10 km/h è meno pericoloso di uno a 32 km/h. Allora mettiamo il limite a 10 km/h? Potrebbero esserci delle motivazioni mediche per suggerire un limite a 32, ad es (sto tirando ad indovinare) forse a 50 all’ora resti paralizzato e a 32 no. Se ci sono, di certo i sostenitori di questa campagna non l’hanno detto.
- Quali sono le cause principali di incidenti? Anche qui, potrebbero esserci delle motivazioni valide per il limite a 32, ma nessuno l’ha detto. Quanti incidenti capitano per velocità? Quanti per motivi su cui il limite a 32 non avrebbe influenza? Io, sinceramente, non lo so.
Visto che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, a me viene da pensare che tutto ciò sia una mossa della potentissima lobby dei ciclisti, che non accetta di condividere la strada con mezzi che, le rare volte in cui il traffico lo consente, osano andare a velocità a loro precluse. Per farvi capire quanto sia potente questa lobby, vi dico solo che da quasi un anno Londra è paralizzata dai lavori per costruire delle piste ciclabili ‘segregate’, cioè separate da muretti che ne impediscono l’accesso ai veicoli a motore, che vanno da est a ovest e da sud a nord. In molti tratti, per costruire queste piste stanno eliminando le corsie preferenziali dei bus , creando più traffico e confusione per i non ciclisti. Dare la priorità ad un mezzo privato come la bici rispetto ad un mezzo pubblico come i bus … no comment!