Per quando sei fermo al semaforo, aiuta avere un colore diverso dal nero; per quando sei in movimento, il colore non fa molta differenza perché dipende tutto dal vento. Il problema è che tipicamente le giacche da moto le fanno o i nero o in qualche tonalità di bianco – grigio, che si sporca subito (soprattutto nel traffico) e ti fa sembrare alquanto ridicolo una volt sceso dalla moto. Qui vedo molti GS-isti con completi bianco-grigi che sembrano o appena venuti dalla Parigi – Dakar, o dei soldati di guerre stellari. È un compromesso! D’inverno uso una sovragiacca ad alta visiblità, e, guidando molto nel traffico, mi diventa subito zozzissima e non sono mai riuscito a pulirla bene, resta lurida. D’estate uso un gilet traforato della revit ad alta visibilità (cerca revit connector vest), che potrebbe limitare l’insudiciarsi di una giacca bianca (non sulle braccia, però) e anche limitare il surriscaldamento di una giacca nera.
Per quando sei in movimento, se la temperatura esterna è più alta della tua temperatura corporea, quello che vuoi non è una giacca traforata, ma al contrario una giacca che ti protegga dal vento troppo caldo (hai presente i beduini che si coprono tutti?). Se la temperatura esterna è più bassa di quella corporea, ben venga il vento, però attento che troppo vento per troppo tempo ti potrebbe far disidratare.
Per le temperature molto calde ci sono dei gilet che puoi bagnare e ti rinfrescano; Revit ne fa uno che si collega ad alcune sue giacche, e fa anche un gilet universale (cerca revit cooling vest)
Come ti hanno detto anche gli altri, andare in giro con parti del corpo scoperto ti espone a bei rischi. Basta una banale ricerca google su ‘road rash’ o ‘abrasione d’asfalto’ per capire la bua che ti puoi fare, anche a basse velocità. Come sempre, c’è un compromesso tra protezione e comodità. Tutto non si può avere.
Per esperienza ti posso dire che le giacche in tessuto traforato è come non averle, tanta l’aria che ti fanno arrivare addosso. Come sempre, verifica che le protezioni non ballino, altrimenti sono inutili: una giacca da moto deve avere una calzata più stretta di una giacca normale proprio per questo motivo. Fermo ai semafori sudi sempre un po’, ma non si scappa. Il problema è che queste giacche non sono le più protettive. Ci sono giacche con tessuto traforato e pelle nelle zone d’impatto (Revit Ignition, ma anche Dainese e Furygan ne fanno): più protettive, ma più calde ai semafori. Poi ci sono giacche 4 stagioni con grandi pannelli di ventilazione (Clover Crossover 2 e 3, Alpinestars Valparaiso 1 e 2): anche qui, molta aria in movimento, ma, fermo ai semafori, il peso maggiore di queste giacche ti farà sudare di più. Di recente ho chiesto consigli sul forum proprio al riguardo (http://www.motoclub-tingavert.it/t859946s.html ) , e mi hanno consigliato la Revit Tornado: la versione 2 è in tessuto traforato ma ha Cordura 1000D nelle zone d’impatto. Il punto debole delle giacche traforate è appunto il traforo, che è meno resistente e alle alte temperature generate dallo sfregare contro l’asfalto potrebbe fondersi. Ogni caduta è diversa ed imprevedibile: se scivoli solo su una delle zone considerate a maggior rischio impatto e quindi rinforzate (tipo i gomiti) allora puoi avere anche la cartapesta nella zona del petto; se rotoli hai più chance che il traforato in petto ti si fonda.
Un aspetto che ti consiglio di verificare con attenzione è il tipo di protezioni usato in queste giacche: le protezioni traforate ovviamente vanno più d’accordo con le alte temperature.
Attento anche a bloccare bene la giacca: in una caduta la giacca può facilmente sollevarsi, esponendo la zona del bacino e della vita all’effetto grattugia dell’asfalto. Sul forum americano advrider ci sono varie foto di gente che si è fatta male proprio così. Questo lo eviti se hai dei pantaloni coordinati, che si possono chiudere con una zip alla giacca, o se hai delle bretelle che passano sotto la gamba per tenere appunto ferma la giacca – bretelle che però sulle giacche più estive non ricordo di aver mai visto.
Un’altra cosa che, purtroppo, mi preme ricordarti è che, se usi molto la moto in città, tieni presente che, statisticamente, la città è molto più pericolosa di autostrade e strade a scorrimento veloce. Non ricordo il link, ma ricordo che la BBC e il ministero dei trasporti avevano pubblicato delle statistiche al riguardo, e immagino che in Italia valga lo stesso. Insomma, se da un lato in città si va più piano, dall’altro le probabilità di un incidente in città sono maggiori, e sono maggiori i rischi di andare a sbattere contro qualcosa: se scivoli in pista a 100 all’ora scivoli via senza sbattere, se cadi in città a 40 all’ora ti fermi perché vai a sbattere contro qualcosa.
Infine, sfoglia questo sito:
Link a pagina di Motosicurezza.com
Ora che hai fatto incetta di ferri di cavallo e ti sei grattato fino a sanguinare
, facci sapere cosa scegli!
PS Io, che soffro molto il caldo e sudo come un porcello, paradossalmente preferisco la non-estate inglese a quella italiana, almeno per andare in moto, proprio perché il caldo mi crea molti meno problemi!