Vento da terra,vento da mare,vento contro e vento a favore.
Quella che si prospettava come una giornata all'insegna della pioggia, si è in realtà rivelata come una giornata ventosa e basta.
Partenza ore 8.30 da Roma centro,i chilometri da fare non sono pochi,specie per un 50cc.


Prima di uscire di casa studio la strada, aurelia SS1 fino a Civitavecchia per poi prendere la litoranea e imboccare nuovamente l'aurelia che cessa di essere a pagamento (maledetti)

Appena partito la situazione è buona,a sprazzi esce il sole ma aspetto di prendere l'acqua durante il viaggio.
No problem fino a Civitavecchia,la strada è noiosa ma questa è l'unica soluzione per poter raggiungere l'Argentario.
Lascio l'aurelia e finalmente cominciano le prime curve,non vedo l'ora di arrivare. Non fa freddo ma il vento (che avevo sottovalutato) si fa sentire e soffia forte sbattendomi continuamente a destra e a sinistra,devo contrastare la sua forza altrimenti mi spinge verso il ciglio della strada.
Dopo ben 150 km raggiungo Talamone,splendida località nei pressi di Orbetello,caratteristica per il piccolo porticciolo e la scogliera a picco sul mare,il quale mi spaventa per la forza delle onde che si scagliano violentemente sulla roccia,facendomi anche una bella doccia salata






Da Talamone mi sposto verso Albinia e imbocco la strada provinciale della Giannella che passa attraverso una sottile lingua di terra tra il Tirreno e la laguna di Orbetello.
Il promontorio dell'Argentario è maestoso ma decido di non inerpicarmi su per il monte poichè i nuvoloni non promettono nulla di buono,sarà per la prossima volta,idem per Porto Santo Stefano e Porto Ercole (ci torno in macchina per pasqua).


Resto di stucco quando passo attraverso il ponte tra l'Argentario e Orbetello,è largo appena una decina di metri e tira un vento spaventoso,lo passo in fretta e furia alla folle




Essendosi fatta una certa decido di tornare indietro con calma. Imbocco nuovamente l'Aurelia ma non mi rendo conto di doverla abbandonare poichè diventa a pedaggio. Mi fermo per prendere un caffè e prosegui imperterrito. A 200 metri dalla stazione di servizio mi saltano gli occhi sui caselli autostradali.. "c**o" penso tra me e me,e ora? Giro il muso e sono costretto a farmi,rigorosamente a piedi e cosciente del pericolo,200 metri contromano fino al benzinaio per chiedere informazioni. il tipo mi conferma che 100 metri deitro ancora posso svoltare e prendere una secondaria..a Roma si dice "stamose a fidà". Mi fido e proseguo,svolto e imbocco una strada non asfaltata,tutta terra..vado avanti e nonstante ci siano persone addette ai lavori mi lasciano proseguire gentilmente nel fangone per poin ritrovare la litoranea.
Il mio scooter sembra uscito da una pista da cross (anche la mia tuta) ma sono felice di aver ritrovato la strada giusta,fortuna riesco sempre ad improvvisare.


Nel resto del viaggio scatto qualche altra foto di rito,fantastici i surfisti a santa severa,che cavalloni




Sommariamente è stato un bel viaggio,non me l'aspettavo cosi avventuroso ma l'importante è tornare a casa sano e salvo.
Statistiche:






Ore di viaggio: 6 ore per andata e ritorno, comprese di soste caffettino e sgranchita alle chiappe.
Alla prossima avventura

