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Irlanda 2015: tre motociclisti nell'isola di smeraldo
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15431990 Inviato: 21 Ago 2015 12:46
Oggetto: Irlanda 2015: tre motociclisti nell'isola di smeraldo
 

Antefatto dell'antefatto
Perché esiste sempre un antefatto, a volte due!
Era la metà degli anni novanta e un ventenne di belle speranze organizzava con gli amici di sempre un giro d'Irlanda in fly&drive, formula molto in voga a quei tempi (e pure ora, in realtà), attirato dal verde, dalle bionde, dalle rosse e dalle scure, alcooliche e non! icon_asd.gif Al solito, l'entusiasmo iniziale condiviso si scontra con i problemi quotidiani (lavoro, denaro, impegni...) e al momento di finalizzare l'organizzazione il giovane resterebbe solo a far da reggimoccolo ad una coppia eusa_wall.gif . Il viaggio resta quindi nel cassetto dei sogni (sempre detto che son meglio le mensole così i sogni rimangono ben in vista).

Antefatto
Motograna 2014 - il giovane di belle speranze non è più tanto giovane, ha comprato una moto (in realtà due dopo che la prima lo ha abbandonato...) e con questa viaggia non appena ne ha la possibilità. Un amico motociclista, gran viaggiatore, propone per l'estate 2015 un viaggio in Irlanda. Il non più giovane, sempre di belle speranze, aderisce immediatamente con entusiasmo. 0509_doppio_ok.gif
Inutile dire che il giovane non più giovane sono io... eusa_think.gif
Negli anni passati avevo avuto modo di visitare Dublino, me ne ero innamorato e il desiderio di visitare l'Irlanda tutta era ancora più grande. icon_rolleyes.gif
Con gli amici del motograna ci si incontra nuovamente a Casina, al CheFreffen, e si comincia a parlare concretamente del viaggio. Saremo in tre: Franco (TDMonza, il promotore e organizzatore), Marcello (topomotogsx) ed io. Nelle settimane successive si comincia con il dare un'occhiata ai traghetti dalla Francia, si decide di traghettare direttamente verso l'Irlanda, la scelta sia per l'andata che per il ritorno cadrà sulla tratta Cherbourg-Rosslare, si individua il periodo (due settimane dal 6 al 21 Giugno) e la macchina organizzativa è in moto e ben oliata. Si decide per il periplo in senso orario dell'isola con visita anche dell'Irlanda del Nord e una sosta di due giorni a Dublino.
Arriva il nuovo anno e con esso la conferma del periodo di ferie, la prenotazione del traghetto, la definizione del programma (percorso, luoghi da visitare, pernottamenti... gran lavoro di Franco!), la prenotazione degli alloggi (immenso Marcello) e, una volta definito tutto non resta che attendere il giorno della partenza. eusa_shifty.gif
Da parte mia c'è stata anche la necessità di attrezzare la moto di valigie laterali (col solo bauletto non avrei potuto far stare i bagagli per 16 giorni), l'acquisto di una tenda (Decathlon santo subito...) e di un po' di attrezzatura mancante.
Dovendo lavorare fino alla sera di venerdì 5, sfrutto il weekend precedente e la festa della repubblica per preparare i bagagli. Venerdì sera la moto è carica, io sono pronto (pronto? non so se sono veramente pronto ma ormai il dado è tratto...) e sabato mattina inizia l'avventura.

Sabato 6 e Domenica 7 Giugno
Il ritrovo è fissato per le 6:00 del mattino icon_eek.gif all'ADS Villarboit Nord dell'autostrada Torino-Milano. E' presto ma i km da fare sono tanti. Nonostante gli sforzi arrivo con una decina di minuti di ritardo, Franco e Marcello sono già lì che aspettano. Decidiamo di prendere un caffé ma una comitiva di pellegrini diretti a Torino per l'ostensione della Sindone ci precede. Un pullman di pellegrini che fa colazione... e la nostra sosta si protrae 0509_mitra.gif . Finalmente si riparte, fino a Susa tutta pallostrada poi il Moncenisio a movimentare un po' l'andatura. Certo che, con la moto carica come un mulo le curve del passo che conduce oltralpe non si possono fare "ginocchio a terra" (anche con la moto scarica non è che sia l'emulo di Valentino Rossi...). Sosta benzina poco oltre Lanslebourg per sfruttare i favorevoli prezzi francesi, quindi nuovamente autostrada verso Lione, città caotica da attraversare anche utilizzando la Périphérique, sbagliamo strada ma subito riprendiamo il percorso corretto verso Clermont-Ferrand e Saint-Amand Montrond, tappa della prima giornata di viaggio.
Tappa in campeggio. Considerando la necessità di ripartire presto la mattina successiva optiamo per una sistemazione in mobilhome o simile per evitare di dover smontare le tende ad ore antelucane. Ci viene proposta una tenda attrezzata con cucina e quattro posti letto ad un prezzo convenientissimo. Accettiamo e, da buoni italiani all'estero, ci esibiamo già dalla prima sera nella cucina: un'abbondante razione di pasta che aveva trovato spazio, insieme ad altri generi di conforto, nei nostri bauletti. icon_mrgreen.gif
E' il giorno della finale di Champions League. Durante l'organizzazione del viaggio avevo ignorato la data (era poca la speranza che la mia squadra ci arrivasse...). A Berlino invece va in scena Juventus-Barcellona. Mi sono quindi sincerato che in campeggio si potesse vedere e così, dopo cena, mi trovo nella sala TV in compagnia di un italofrancese con indosso la maglia dello Juventus Club Parigi ad assistere alla partita. Il segnale televisivo è pessimo, e le sorti della partita non sono favorevoli alla mia squadra. Ce la siamo giocata ma non è stato sufficiente.
Vado a letto non proprio felice. Il sonno mi restituisce l'indomani al viaggio di buon umore anche se la partenza è nuovamente all'alba. Chilometri e chilometri di pallostrada attraverso la Francia. Il paesaggio è vario e interessante, già ieri, dopo aver valicato lo spartiacque tra Mediterraneo e Atlantico, tra Rodano e Loira, abbiamo avuto modo di apprezzare un clima più fresco e ventilato e di attraversare una zona di dolci colline coltivate a cereali, con le spighe ormai mature accarezzate dal vento. Le colline hanno lasciato spazio alla pianura ma il paesaggio naturale rimane piacevole. L'orario favorisce l'avvistamento di un cerbiatto nei campi a lato dell'autostrada e con l'avanzare della giornata è il volo dei rapaci a farci compagnia. Man mano che ci avviciniamo alla Normandia si alza il vento e il freddo si fa pungente. In prossimità di un'area di servizio mi porto in testa al gruppo e propongo una sosta per vestirmi. Entro pure contromano... sarò già in clima irlandese? rotfl.gif
Arriviamo in Normandia il giorno dopo le celebrazioni per l'anniversario del D-day (il D-day-after icon_asd.gif icon_asd.gif), incrociamo parecchi mezzi militari della seconda guerra mondiale, Jeep e camionette, protagoniste della rievocazione dei fatti avvenuti 71 anni orsono che hanno segnato la storia dell'Europa e del mondo moderno.
La curiosità di visitare la Normandia è molta ma per questo viaggio l'obiettivo è un altro: l'isola di smeraldo ci aspetta, anzi per ora ci aspetta un traghetto della Stena Line, battente bandiera italiana icon_eek.gif , sul quale stiviamo le moto prima di prendere posto sul ponte dove trascorreremo le successive 18 ore e mezza di traversata.

Dal bauletto di Franco, che sempre di più durante il viaggio ricorderà il gonnellino di Eta Beta per la quantità di oggetti che contiene icon_asd.gif , spunta un salame (altrimenti detto oggetto di culto) che sarà la nostra cena, invidiata dagli altri passeggeri, soprattutto gli italiani! Il comodo divano della zona bar ci accoglie per la notte e l'alba del nuovo giorno ci attende nella terra di San Patrizio. 0509_campione.gif

Lunedì 8 Giugno
Sbarchiamo a Rosslare di prima mattina. In traghetto abbiamo conosciuto due coppie di motociclisti di Padova che faranno il giro dell'isola con le loro BMW, si uniscono a noi per il primo pezzo del viaggio, il motociclismo è anche questo. eusa_clap.gif
Primo approccio con la guida a sinistra, non sembra così grave, bisogna fare attenzione, guardare a destra agli incroci, evitare la corsia sbagliata nelle svolte, non essere l'apripista aiuta (abbiamo lasciato il compito a Franco, oltre ad avere organizzato il percorso ha già esperienza di guida contromano...). eusa_think.gif Bisogna prendere confidenza anche con i cartelli stradali, diversi da quelli a cui siamo abituati. Per esempio un cartello bianco con una macchina fotografica a soffietto non indica un punto panoramico bensì la possibile presenza di rilevatori elettronici di velocità (vero Marcello? rotfl.gif).
Un po' di chilometri e siamo a Hook Head, il bellissimo faro è il più antico d'Irlanda ancora funzionante. Nelle adiacenze ci sono un piccolo museo dedicato alla guardia costiera, scopriremo che le coste irlandesi sono disseminate di salvagenti, e un negozio di souvenir (anche questi diffusissimi in tutta l'isola).

Si riparte in direzione Waterford, i veneti preferiscono procedere da soli (li rivedremo durante la giornata), e nel tragitto si attraversa New Ross, cittadina di origine della famiglia Kennedy (sì, proprio quella di JFK) e porto di partenza delle navi di migranti verso gli Stati Uniti: un monumento e il veliero Dunbrody rendono omaggio a questa fase storica così triste e così importante per l'Irlanda.

E' quindi la volta di Waterford e del suo orologio vichingo sulla riva del fiume.

La meta successiva è l'abbazia di Jerpoint: abbazia cistercense del XII secolo fondata dal re di Osraige e famosa per le sue sculture in pietra. La visitiamo e scattiamo un po' di foto, aiutati anche dal sole che fa capolino dalle nuvole.

Tornati alle moto ci occupiamo delle frecce della Yamaha di Marcello: improvvisamente hanno smesso di funzionare. Sostituiamo il fusibile ma si brucia anche il secondo... si proseguirà il viaggio senza frecce, Marcello nella posizione di mezzo tra Franco e me. Stiamo per partire e notiamo che l'auto a fianco a noi ha una gomma a terra, lo segnaliamo ai due occupanti, una coppia di francesi in viaggio con un auto a noleggio; notato che sono in difficoltà con il cambio ruota, diamo loro una mano e in men che non si dica li facciamo ripartire. Li reincontreremo a Kilkenny, tappa successiva del viaggio, dove ci ringrazieranno per l'aiuto e per le dritte sui contatti con la società di noleggio. A Kilkenny visitiamo i giardini del castello (è tardi per una visita dell'interno) e l'immenso parco caratterizzato da una distesa d'erba verde e rigogliosa. Il "prato inglese", tanto esibito dai proprietari di villette unifamigliari alle nostre latitudini e frutto di lavoro di piantumazione, taglio e innaffiatura, qui cresce naturale ed è decisamente più bello!

La prima giornata di viaggio volge al termine, la meta di giornata è Cashel che raggiungiamo attraverso una piacevole strada "movimentata" gustandoci un po' di curve. La visita della rocca (Rock of Cashel), antica fortezza del re di Munster in posizione dominante sulla pianura circostante, precede l'arrivo in ostello; riusciamo a seguire anche la guida che in inglese con accento irish narra le vicissitudini del castello e del regno di Munster, della costruzione in fasi successive di rocca, cattedrale e torrione abitativo. La visita, piacevole, si conclude con i saluti e i ringraziamenti della guida in lingua irlandese: anche se non siamo in un villaggio del Gaeltacht, le zone dove l'irlandese è parlato come lingua corrente, l'idioma gaelico è comunque molto diffuso e simbolo di "irlandesità" esibito orgogliosamente.

L'ostello che ci ospita per la notte è ricavato in una costruzione risalente all'epoca georgiana, comfortevole e dotato di cucina dove nuovamente ci esibiamo nella preparazione di un'abbondante dose di pasta che attira l'attenzione degli altri ospiti facendoci riconoscere indiscutibilmente come italiani. La serata prosegue con quattro chiacchiere in giardino con una ciarliera signora statunitense originaria di Cashel che torna ogni anno per le vacanze in Irlanda. Una piacevole conversazione tipica dell'ambiente informale di un ostello e altrettanto comune in Irlanda. La prima giornata vera di viaggio è stata un successo: quasi non ci siamo accorti di non aver pranzato! rotfl.gif

continua...
 
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15432074 Inviato: 21 Ago 2015 15:08
 

Grandi! Ti ho mandato un MP a proposito del vostro giro. Attendo con impazienza le puntate successive! eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
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15432130 Inviato: 21 Ago 2015 16:19
 

Wow Andrea, se questo è l'inizio...abbiamo fatto bene ad affidare a te il report 0509_doppio_ok.gif
Comincio col dire che i miei programmi per il 2015 erano un po' diversi, l'Irlanda è venuta fuori, per me, improvvisa ed inaspettata, cogliendomi anche di sorpresa.
Infatti, all'inizio, sono stato quello dei tre che accolse l'idea con meno entusiasmo, salvo poi ricredersi parzialmente durante i mesi dell'organizzazione, ed assolutamente entusiasta durante il viaggio.
Adesso che ci sono stato, ora che ho visto, ho capito quello che leggevo in passato, cioè che l'Irlanda ti "strega e ti rapisce", non puoi che innamorartene.
A me questo è successo e ne sono felice. 0509_banana.gif 0509_banana.gif

Qui le mie foto del primo giorno in Irlanda
 
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15432137 Inviato: 21 Ago 2015 16:28
 

Ci ho messo un po' a scrivere la prima parte... spero di non metterci altrettanto a scrivere il resto se no lo leggerete nel 2027... rotfl.gif
 
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15432140 Inviato: 21 Ago 2015 16:33
 

Io conosco già il resto del racconto, avendolo vissuto icon_wink.gif
Il problema, semmai esistesse, riguarda altri eusa_whistle.gif eusa_whistle.gif
E comunque non ho fretta icon_mrgreen.gif icon_mrgreen.gif
 
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15432398 Inviato: 21 Ago 2015 22:49
 

Oh... E finalmente ecco il report del viaggetto in Irlanda di cui mi si era parlato... icon_smile.gif
Bene, mi metto comodo, con patatine e chinotto, a gustarmi il report... icon_biggrin.gif

Tranquilli, io non ho fretta... icon_wink.gif
 
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15432561 Inviato: 22 Ago 2015 10:33
 

Bell'inizio Andrea, ora attendiamo il seguito, comunque, in attesa: complimenti !!!!

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Edo
 
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15432580 Inviato: 22 Ago 2015 11:00
 

Che report!! Aspetto la seconda parte! 0509_up.gif 0510_saluto.gif
 
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15432898 Inviato: 22 Ago 2015 22:51
 

Grandi ragazzi icon_biggrin.gif
Attendiamo il resto! icon_mrgreen.gif
 
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15433191 Inviato: 23 Ago 2015 15:39
 

Bel report, bei posti....aspetto come gli altri il seguito.....
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15433543 Inviato: 24 Ago 2015 7:52
 

Che spettacolo....
Attendiamo il continuo! 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif
 
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15434097 Inviato: 24 Ago 2015 17:39
 

Quando ero a Bastia, all'imbarco per Nizza, abbiamo aspettato tutti circa 4 ore in banchina: sul biglietto può esserci scritto qualsiasi orario relativo alla tabella di marcia della Compagnia navale, ma è il mare ad avere l'ultima parola. E quel giorno pure il vento. Il traghetto è partito con grande ritardo.
Un tempo comunque speso sorridendo lì su quella banchina, corsia n 6... fra motociclisti e camperisti accanto. Ho fatto amicizia con tutti... In particolare una splendida famiglia Belga che mi ha offerto pure un caffè e mi ha raccontato dei loro viaggi, compreso uno in Irlanda. Erano riusciti ad accendermi un desiderio: il verde smeraldo dell'Irlanda!

E ora che leggo qui, sorrido!
Ed è incredibile quante cose possono accadere in un giorno qualsiasi, che però ti ricordi, perchè era speciale, la finale Barcellona-Juventus...

Io bevevo una birra in Piazza Vittorio nel generale casino bianco-nero (e particolare, mentale, mio, presa bene fra lavoro e corso e il mondo)...
Mentre Voi, stavate realizzando un sogno!
Seppur in una italianissima sosta in un campeggio francese, seppur la squadra del cuore avesse perso... Stavate per toccare quel verde che mi hanno detto "Così, esiste solo lì"...

Praticamente, un pieno di Speranza!
Che meraviglia!

Un sorriso!
atram 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif
 
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15434712 Inviato: 25 Ago 2015 13:57
 

Martedì 9 Giugno
Sveglia a orario consono: le otto meno venti icon_asd.gif saranno il leit motiv dei risvegli mattutini (copyright by TDMonza).
Dirigiamo le moto a sud e ci "inerpichiamo" sulle colline che separano la piana di Cashel dal mare attorniati da una fioritura di rododendri che nemmeno il parco della Burcina (parco del biellese famoso appunto per la fioritura dei rododendri) nel mese di maggio eusa_clap.gif . Valichiamo il Vee Gap, primo passo "montano" in terra d'Irlanda alla strabiliante quota di 610 m s.l.m. (sarà anche il più alto di tutto il viaggio... icon_eek.gif ).

La sera precedente dalla Rock of Cashel si vedeva il passo sullo sfondo: la leggenda vuole che la spaccatura nella montagna a forma di "V" (da cui il nome Vee Gap) si sia formata quando al diavolo, che oltrepassando le montagne vide lo splendore e la magnificenza della rocca del re di Munster, cadde la mascella! icon_smile.gif
La discesa ci riserva uno degli spettacoli irlandesi più suggestivi: le gallerie vegetali. Percorrere un tratto di strada completamente ricoperto dalla vegetazione e osservare i giochi di luce che i raggi del sole creano attraversado le fronde degli alberi è splendido (Non le ho fotografate, certo di non riuscire a rendere in foto la bellezza).

Giungiamo a Lismore, sonnecchiante cittadina dominata dal castello sul quale svetta la bandiera... sudafricana! Assaltiamo il locale minimarket poiché non avevamo ancora fatto colazione. Acquisto uno scone e un'altra sfoglia che scoprirò solo addentandola essere ripiena di... carne! 0509_lucarelli.gif In effetti se la full Irish breakfast prevede tra le altre cose il sanguinaccio e la salsiccia, non è il caso di stupirsi per una sfoglia ripena di carne (cornish pastie)... quindi la mangio senza farmi troppi problemi! icon_asd.gif

La visita dei giardini del castello richiederebbe troppo tempo, la tappa odierna è lunga perciò soprassediamo. Torniamo alle moto appena in tempo: parcheggiate nei pressi di un cantiere non ci eravamo accorti della poca consistenza dell'asfalto, la moto di Franco è molto inclinata, il cavalletto è sprofondato, riusciamo a rialzarla senza problemi ma tardando qualche minuto l'avremmo sicuramente trovata a terra!
La successiva tappa del nostro viaggio è Cobh, pittoresco villaggio sul mare e ultimo porto toccato dal Titanic. Cobh è su un'isola collegata alla terraferma da un ponte. Nei pressi del ponte (Belvelly Bridge) una torre a pianta quadrata attira la nostra attenzione e gli obiettivi delle nostre fotocamere, riorganizzando le foto ho scoperto su internet che il Belvelly Castle (questo il nome della torre) è in vendita a soli 275000€ e che, opportunamente ristrutturato, potrebbe ospitare fino a 12 posti letto... quasi quasi ci faccio un pensierino... ad avere i soldi!

A Cobh veniamo colpiti dall'imponenza della cattedrale di Saint Colman che domina il porto (tempo fa, in un giro tinga sul Penice avevo scoperto la storia di san Colombano d'Irlanda, Saint Colman, nonostante il nome simile non è lo stesso santo, è Colomano di Würzburg del quale ovviamente ignoravo l'esistenza... entrambi hanno avuto a che fare con l'isola di smeraldo, bisogna dire che nel settimo secolo in Irlanda avevano poca fantasia per i nomi!)

Visitiamo il lungomare dove il ricordo del Titanic la fa da padrone ma è presente anche un memoriale dedicato al transatlatico RMS Lusitania affondato dai tedeschi poco lontano da qui.
E' la volta di Cork, città dove vorremmo visitare l'English Market e la cattedrale di Saint Fin Barre ma il traffico caotico nelle strade strette e l'impossibilità di trovare un buco dove lasciare le moto ci fanno desistere... al terzo tentativo! La moto, soprattutto carica, non è il mezzo migliore per visitare le città, meglio un buon paio di scarpe e tanta voglia di camminare!
Poco prima di entrare in città abbiamo fatto una sosta al Black Rock Castle, castello del 16° secolo costruito a difesa del porto ora utilizzato come osservatorio.
Ci spostiamo dalla parte opposta del fiume diretti al City Gaol, carcere del XIX secolo del quale già dal cortile possiamo intuire la durezza delle condizioni detentive. Purtroppo la visita completa porterebbe via troppo tempo quindi decidiamo di prosegure il nostro viaggio.

Arriviamo a Baltimore, villaggio di pescatori dal colorato frontemare dominato dal Dún Na Séad Castle sul quale svetta il Jolly Roger, la bandiera nera dei pirati, in quanto è stato di proprietà del clan di pirati O'Driscoll. Altra costruzione caratteristica di Baltimore è il faro medioevale a forma di fuso, che raggiungiamo con una breve camminata.


Tappa a Bantry, che il nostro roadbook (copyright by TDMonza anche questo) definiva "graziosa cittadina all’estremità orientale dell’omonima baia che è una delle più belle d’Irlanda" per qualche foto e destinazione Glengarrif dove ci attende il Murphy's Hostel, ostello con pub al piano terra, scelto in quanto omonimo al ritrovo del giovedì sera della sezione di Milano del Tinga.

Giunti a destinazione la sorpresa: al posto dell'ostello e del pub c'è una farmacia icon_eek.gif ! Ecco perché non si riusciva a prenotare e non rispondevano alle nostre mail... Non ci perdiamo d'animo e cerchiamo un rifugio per la notte, l'ospitalità non difetta affatto all'Irlanda e in men che non si dica troviamo una camera in un B&B quasi di fronte all'ex ostello. Permutiamo la colazione che verrà servita troppo tardi per i nostri gusti (ben oltre le otto meno venti!) con una parte della cena e ad un prezzo congruo ci gustiamo un irish stew tradizionale accompagnato da un'ottima pinta di Beamish, birra scura che veniva prodotta a Cork prima che la Heineken, proprietaria del marchio, chiudesse lo stabilimento accorpandolo con la rivale Murphy's.
 
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15435227 Inviato: 26 Ago 2015 8:26
 

Slurp! eusa_drool.gif eusa_drool.gif eusa_drool.gif

Mi sto davvero gustando questo report, complimenti per il giro e per la narrazione che, oltre agli spassosi dettagli, non manca di fornire indicazioni storiche anche interessanti.

Una sola richiesta, però: non fate un report perfetto, altrimenti mi passa la voglia di andarci personalmente! icon_asd.gif icon_asd.gif

Sotto con le puntate successive! eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
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15435592 Inviato: 26 Ago 2015 15:37
 

Mercoledì 10 Giugno
Abbandoniamo Glengarriff non prima di aver caricato le moto subissati dagli attacchi di una miriade di moscerini, di aver fatto benzina e colazione nel market dell'area di servizio. Come avremo modo di appurare in seguito la maggior parte delle aree di servizio irlandesi è dotata di market ben fornito con angolo dedicato alla colazione, irlandese.
Percorriamo parte del "ring of Beara", letteralmente anello della penisola di Beara, ammaliati dai paesaggi marini e bucolici di questo angolo d'Irlanda per poi svoltare verso l'Healy Pass, che svetta alla mirabolante altezza di 285 metri tra le contee di Cork e Kerry.

Nonostante la ridotta altitudine la strada per raggiungerlo è una strada di montagna (non esattamente il Mugello) e il paesaggio, con la scarsa vegetazione, ricorda molto passi alpini situati a quote ben più alte.

Il panorama una volta oltrepassato il valico si apre sulla baia di Kenmare e, scendendo di poco si può vedere il bellissimo lago Glanmore.

Le moto ci portano a Kenmare dove giriamo un paio di volte a vuoto nel bel mezzo del mercato alla ricerca del cerchio dei druidi. Il mercato di Kenmare ricorda quello dei paesini di campagna nell'Italia fino agli anni 80, contadini che rivendono le verdure dei loro campi, pollame vivo nelle gabbie, venditori di oggetti di ogni tipo. Al cerchio dei druidi (Kenmare stone circle) si accede dietro pagamento di 2 euro, non c'è però un addetto al rilascio dei biglietti, le monete vanno inserite in una scatola "honesty box". Immediato il pensiero ad una cosa simile in Italia, nel giro di mezza giornata non ci sarebbe più nemmeno la scatola... imbuchiamo i due euro ed entriamo. Un bel giardino con questo monumento preistorico (età del bronzo) formato da 15 pietre disposte secondo l'orientamento del sole all'alba del solstizio. La pietra centrale probabilmente era un altare dove si svolgevano sacrifici agli dei. Non sarà Stonehenge, ma il sito ha il suo fascino.

Ci dirigiamo lungo il ring of Kerry (anello della penisola di Iveragh, una delle five fingers, le cinque dita cioè le cinque penisole che caratterizzano il sudovest dell'isola di Irlanda) verso Waterville e durante il percorso è doverosa una sosta nei pressi di Glenbegh beach: la prima spiaggia sabbiosa che incontriamo lungo la frastagliata e normalmente rocciosa costa irlandese.

Waterville è un grazioso villaggio di pescatori (almeno lo era in origine) ormai colonizzato dai turisti. Non sono riuscito a fotografare le casette affacciate al litorale perché erano coperte da una fila di pullman! Tra i turisti non ci stupiamo di sentir parlare italiano. Pranziamo in un pub tipico con un piatto altrettanto tipico: fish & chips.
Tappa a Cahersiveen, città natale di Daniel O'Connell, difensore dei diritti dei cattolici nell'irlanda del XIX secolo, per una foto all'Old Barracks (castello caserma che caratterizza la città). Mi colpisce il paesaggio nel quale è inserito il vecchio ponte della ferrovia, ora una pista ciclabile, e scatto una foto: verde, mare, montagna e opera dell'uomo: c'è tutto!

Successivamete deviamo dal percorso del ring of Kerry e siamo al lago Caragh, immersi nella natura e nel silenzio. L'acqua e il verde, il colore dello smeraldo che caratterizza tutta l'isola, la fanno da padroni. Poco più avanti è un ponte ad attirare la nostra attenzione e farci decidere per una sosta. Il fiume sottostante è caratterizzato dalle pietre nere che donano all'acqua un riflesso caratteristico che non ho visto in nessun altro posto.

E' il momento di affrontare altri tre passi: Ballaghasheen gap, Ballaghbeama pass e Moll's gap. Il primo, che raggiungiamo con una deviazione dal percorso principale si trova in cima ad un vallone che ricorda l'altipiano di Castelluccio di Norcia: una prateria, vegetazione assente e questa strada che la attraversa e sale fino a 315 metri di quota.

La deviazione verso il passo oltre ad una strada asfaltata con un bellissimo prato inglese al centro (strada ad una corsia, asfalto a grana grossa, pioggia frequente: non sarà l'unica!) ci riserva anche un bello spavento: la strada è stretta e la visibilità scarsa perché in basso la vegetazione c'è eccome. Dietro una curva compare un trattore largo quanto la carreggiata! Franco, che si trova davanti, frena e lo evita infilandosi nel canaletto di scolo a lato strada; Marcello che è appena dietro Franco inchioda e con la moto scomposta riesce anche lui ad infilarsi a sinistra ed io, che sono l'ultimo della fila, ho qualche secondo in più per frenare e scartare a sinistra lasciando passare il "bestione".

Il Ballaghbeama pass ha l'aspetto di un passo alpino anche se la quota è di soli 255 metri, incastonato tra due cime e popolato solo di sparute pecore.

Il Moll's Gap, il più basso (215 m s.l.m. è il più basso che io abbia percorso in moto...), che ha la sua conformazione di passo stretto tra due pareti di roccia in direzione Kenmare, lo percorriamo verso Killarney e ci reimmette nel ring of Kerry facendoci entrare nel Killarney National Park.
Sosta al Ladies View, punto panoramico sui laghi che caratterizzano la vallata che porta a Killarney, tutta all'interno del parco nazionale.

Qui siamo in una zona molto più frequentata dai turisti e anche il traffico ne risente. Scendendo la valle perdiamo contatto a causa dei sorpassi e manco clamorosamente la sosta alle cascate di Torc procedendo per qualche chilometro oltre; resomi conto di aver "perso" gli altri due, mi fermo, una telefonata e torno indietro trovandoli nel parcheggio. Gli ingressi alle cascate però sono tre e noi siamo parcheggiati nei pressi del più distante, dobbiamo risalire in moto per avvicinarci, fare una camminata di qualche minuto per trovarci di fronte... ad un ruscello che fa un salto di una ventina di metri! Nelle vallate alpine italiane abbiamo talmente tanti salti d'acqua di questo tipo che non perdiamo nemmeno tempo a denominarli, per l'Irlanda sono uniche e sfruttate turisticamente!

Si è fatto tardi e il programma prevede ancora un paio di siti da visitare prima di arrivare all'ostello. Il primo è la Muckross House, residenza vittoriana con enorme prato sul lago che visitiamo velocemente dall'esterno anche perché minacciosi cartelli indicavano la chiusura dei cancelli alle ore 19.00 e una salata multa in caso si fosse fatta intervenire la vigilanza per liberare mezzi rimasti chiusi dentro!

Il secondo è il Ross Castle, costruito in riva al lago come difesa nel XV secolo e divenuto in seguito residenza nobiliare. Appena parcheggiate le moto abbiamo un "incontro ravvicinato" con un cerbiatto, peccato che si dilegui nel bosco alla velocità della luce senza lasciarci il tempo di fotografarlo.

Tornando al parcheggio invece è un cucciolo di boxer (non BMW... icon_asd.gif ) che sta facendo una passeggiata nel parco insieme ad un altro esemplare adulto ad attirare la mia attenzione, mi abbasso per cercare di attirarlo e fargli una carezza ma si dimostra piuttosto timido e impaurito,è il cane adulto che invece mi si avvicina senza problemi prendendosi la meritata dose di coccole. Due parole veloci con i proprietari degli animali e ci avviamo verso il Railway Hostel di Killarney.
All'ostello ci prepariamo la cena, la nostra consueta pasta, e la accompagnamo con una bottiglia di ottimo lambrusco uscita dal gonnellino di Eta Beta altrimenti conosciuto come bauletto di Franco!
Le cucine e le aree comuni degli ostelli sono luoghi dove si conversa amabilmente con altri viaggiatori, sono una dimensione del viaggio che mi era sconosciuta fino ad ora e che mi fa pensare di essermi perso qualcosa negli anni della gioventù (niente di irrecuperabile, per fortuna). Mentre prepariamo la cena facciamo quattro chiacchiere con due ragazzi italiani, di Piacenza, che negli ultimi due mesi hanno visitato l'Irlanda guadagnandosi da vivere lavorando nelle fattorie e che di lì a poco sarebbero rientrati in patria. Nell'area esterna, dove abbiamo parcheggiato le moto, due ospiti dell'ostello suonano uno la fisarmonica e uno la cornamusa (elettrica, senza la pelle di pecora) esibendosi in un mix di suoni dai sapori celtici nei quali però mi sembra di udire influenze balcaniche.
Dopo cena ci concediamo un paio di pinte in un pub su College Street dove c'è anche musica dal vivo: un duo, lei alla voce e lui alla tastiera, veramente molto valido. Così si conclude il nostro terzo giorno in Irlanda, il quinto di viaggio.
 
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15435683 Inviato: 26 Ago 2015 17:50
 

grazie.....mi fai rivivere il viaggio simile eseguito nel 2001....
Quest'isola con i suoi colori (e la sua gente) mi ha deliziato profondamente....ci son tornato altre due volte (una con mio figlio a pescare in barca sul Shannon ....un'altra con degli amici in macchina)

complimenti per il racconto..... 0509_up.gif
 
15435697
15435697 Inviato: 26 Ago 2015 18:08
 

bastiancontrario ha scritto:
[....] due ospiti dell'ostello suonano uno la fisarmonica e uno la cornamusa (elettrica, senza la pelle di pecora) esibendosi in un mix di suoni dai sapori celtici nei quali però mi sembra di udire influenze balcaniche. [....]

C'è chi ha la cornamusa e non la pelle di pecora... E c'è chi ha la pelle di pecora e non la cornamusa... icon_asd.gif icon_asd.gif
 
15435720
15435720 Inviato: 26 Ago 2015 18:48
 

eusa_clap.gif eusa_clap.gif complimenti, belle foto , e bellissimi posti 0509_up.gif 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif
 
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15435782 Inviato: 26 Ago 2015 20:09
 

Non immagini come sia bello essere qui a casa mia, caffè e sigaretta e questo racconto che continua..... a rapire i desideri!

Voglio andare in Irlandaaaaaaaaaaaaa............

Mamma mia quanto arricchisce un viaggio.
Quanto arricchisce il racconto di quest'avventura!

E poi quel verde lì! Le stradine e i panorami alpini a 255mt... Le pinte nei pub e la cucina italiana negli ostelli... e le buone parole condivise con chi, semplicemente, ama viaggiare! Amici motociclisti, e viaggiatori di ogni sorta. Stupendo!

Un sorriso!
atram
 
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15436032 Inviato: 27 Ago 2015 8:01
 

bastiancontrario ha scritto:
si accede dietro pagamento di 2 euro, non c'è però un addetto al rilascio dei biglietti, le monete vanno inserite in una scatola "honesty box". Immediato il pensiero ad una cosa simile in Italia, nel giro di mezza giornata non ci sarebbe più nemmeno la scatola...


le cose simili in ITALIA funzionerrebbero (forse non dapperttutto) MA le fa chiudere l'Agenzia delle Entrate per evasione fiscale icon_evil.gif icon_evil.gif icon_evil.gif 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif

(leggasi il caso Osteria senza Oste di Valdobbiadene)
 
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15436127 Inviato: 27 Ago 2015 10:01
 

om1 ha scritto:
le cose simili in ITALIA funzionerrebbero (forse non dapperttutto) MA le fa chiudere l'Agenzia delle Entrate per evasione fiscale icon_evil.gif icon_evil.gif icon_evil.gif 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif

(leggasi il caso Osteria senza Oste di Valdobbiadene)


Il caso dell'Osteria senza Oste di Valdobbiadene (che non conoscevo ma grazie a internet ho potuto documentarmi) purtroppo dà ragione a me (a Febbraio 2015 qualcuno ha sbafato tutto lasciando solo 1€ e spiccioli...) oltre che a te per la questione evasione fiscale...
 
15436284
15436284 Inviato: 27 Ago 2015 12:43
 

bastiancontrario ha scritto:
[....] si accede dietro pagamento di 2 euro, non c'è però un addetto al rilascio dei biglietti, le monete vanno inserite in una scatola "honesty box". Immediato il pensiero ad una cosa simile in Italia, nel giro di mezza giornata non ci sarebbe più nemmeno la scatola... [....]

Come ti capisco...
Quando sono a Douglas (IOM), sono solito prendere il tipico trenino a vapore e salendo in una stazione "desolata", il biglietto a da farsi DOPO, una volta arrivati alla stazione principale.
Andare alla biglietteria e dire "sono appena sceso, arrivo da Colby" è una cosa molto strana, ma vedere il bigliettaio che ti guarda con il sorriso e ti dice "thank-you", non ha prezzo...
Una cosa del genere in Italy...??... Seee, ciao...
 
15436560
15436560 Inviato: 27 Ago 2015 17:05
 

Rosicorosicorosicorosicorosico!!!

Stupendoooo !!!!
 
15437046
15437046 Inviato: 28 Ago 2015 8:24
 

finalmento sono riuscito a leggerlo con calma per gustarmi questo bellissimo viaggio, che sempre di più ho intenzione di fare!!!!! 0509_up.gif 0509_up.gif 0509_up.gif 0509_up.gif
 
15437123
15437123 Inviato: 28 Ago 2015 9:43
 

eggersi ha scritto:
finalmento sono riuscito a leggerlo con calma per gustarmi questo bellissimo viaggio, che sempre di più ho intenzione di fare!!!!! 0509_up.gif 0509_up.gif 0509_up.gif 0509_up.gif

Avrei voluto raccontartelo di persona al motoadvent ma mi sono beccato l'influenza. A luglio! eusa_wall.gif
 
15437471
15437471 Inviato: 28 Ago 2015 15:47
 

Giovedì 11 Giugno
Partiamo da Killarney di buon mattino non prima di aver fatto abbondante colazione in ostello, in direzione della penisola di Dingle. Facciamo una sosta foto nei pressi della spiaggia di Inch beach, una lingua di sabbia di 5km che si affaccia su un inaspettatamente calmo oceano.

Nel paese di Dingle facciamo sosta benzina e al market vorremmo comprare della birra per la serata in ostello. Le leggi irlandesi vietano però la vendita di birra negli esercizi "off license" prima delle 10:30 del mattino eusa_think.gif ! Attendiamo l'orario visto che non manca molto e nel frattempo osserviamo gli avventori della stazione di servizio: donne che scendono dall'auto a piedi nudi icon_eek.gif o in pigiama 0510_amici.gif ... uomini al lavoro che approfittano per fare colazione e risalgono in auto con enormi bicchieri di brodaglia che chiamano caffé 0509_down.gif ma soprattutto persone che non soffrono assolutamente il freddo: per fare il paragone, io sono vestito di tutto punto con maglia termica, giacca da moto imbottita e guanti pesanti mentre gli irlandesi scendono dall'auto in t-shirt e le donne non in pigiama indossano leggeri abiti estivi senza calze! icon_eek.gif
Fatta scorta di alcool, 4 lattine di Murphy's che finiscono nel gonnellino di Eta Beta icon_asd.gif , ci dirigiamo a Slea Head, il punto più occidentale dell'isola e della piattaforma continentale europea. Purtroppo il cielo è coperto e la luce pessima per scattare le foto. Anche qui l'oceano calmo. Nelle immagini viste prima dalla partenza la spuma delle onde contribuiva molto alla spettacolarità del paesaggio.

Al parcheggio di Slea Head, oltre agli inevitabili pullman di turisti c'è un furgoncino con una donna che vende fette di torta. Vegane icon_confused.gif . Sul furgone un foglio A4 stampato a computer informa che la vendita delle torte dovrebbe servire a finanziare gli studi universitari della donna (decisamente fuoricorso, invero) e a creare un rifugio per animali. Marcello ed io abbiamo il cuore tenero eusa_whistle.gif e, soprattutto, lo stomaco capiente rotfl.gif : ci concediamo una fetta di torta a testa! Albicocca e mandorle per me, cacao e noci pecan Marcello: buonissime. 0509_doppio_ok.gif

Ci spostiamo al Gallarus Oratory, sito di architettura cristiana del VII secolo. Un piccolo oratorio costruito in pietra a secco con una porta su un lato e una feritoia sull'altro. Una delle particolarità è la perfetta impermeabilità del tetto. Il centro visite che comporta un biglietto da 3€, dispone anche di una sala con la proiezione di audiovisivi, entriamo e assistiamo alla proiezione ma il buio in sala e la musica rilassante rischiano di farci assopire.

Ripartiamo. Il cielo fa due gocce, le prime da quando siamo su quest'isola famosa per le sue frequenti piogge, ma smette subito, prima di essere usciti dal sito con le moto.
Ci attende la salita al Connor Pass, che qualche fonte definisce il più alto d'Irlanda, anche se in realtà ne abbiamo percorsi di più alti icon_rolleyes.gif . La strada, usciti da Dingle, diventa un misto veloce dove scatenare i cavalli della moto... 0510_mina.gif peccato che la cima venga raggiunta troppo velocemente! In cima un bellissimo panorama del versante nord caratterizzato dal mare sullo sfondo e una vallata verde costellata di laghetti, peccato che fosse velato dalla foschia e soffiasse un vento freddo come sulle alpi a 2500m.

Dal Connor Pass un lungo trasferimento verso Rathkeale, strade un po' noiose e il rischio palpebra calante è alto. 0509_zzz.gif Sosta pranzo al market di una stazione di servizio: panino leggero per me e oso anche il caffé, una brodaglia ma spero mi faccia passare la sonnolenza. 0510_sorriso.gif
A Rathkeale, poco prima del centro abitato, vorremmo visitare Castlematrix. Arriviamo alla coordinata indicata dal navigatore ma del castello nessuna traccia 0510_confused.gif . Posto che un castello non svanisce nel nulla (almeno nel mondo reale) giriamo un po' alla ricerca della fortezza perduta 0509_marlowe.gif . Chiediamo informazioni a un residente il quale ci indica una stradina sterrata completamente invasa dalla vegetazione. Il castello, in fondo a questa stradina non così semplice da percorrere in moto, è anch'esso ricoperto dalla vegetazione, ecco perché non lo vedevamo dalla strada icon_surprised.gif . Quello che inizialmente era il giardino è invaso da arbusti spontanei e infestanti 0510_grattacapo.gif . Ci sono tracce di un'ampia colonia felina e un po' di immondizia sparsa. Diamo un'occhiata furtiva e il castello appare chiuso e abbandonato. Peccato, doveva essere molto bello! Stiamo per risalire in moto quando sentiamo dei passi provenire dalla "foresta". Per fortuna non è buio altrimenti la situazione sarebbe un'ottima trama horror eusa_eh.gif . Dalla boscaglia spuntano due donne, una indossa stivali di gomma e un impermeabile che ha visto tempi migliori, l'altra ha in mano delle enormi cesoie icon_eek.gif . Appurato fortunatamente che le due sono inoffensive, immagino siano le gattare che si occupano della colonia felina. eusa_think.gif
Una delle due si defila, l'altra invece è chiacchierona e ci chiede da dove arriviamo, come ci chiamiamo e un po' di altre informazioni personali. eusa_think.gif Con un po' di difficoltà dovute al suo marcato accento e alla nostra non perfetta conoscenza dell'inglese, eusa_doh.gif riusciamo a capire che la signora è in realtà la proprietaria del castello icon_eek.gif. Ci racconta che però, per questioni di eredità, non può dimostrare la proprietà (che era in origine della famiglia del marito) e pertanto non può reperire fondi per la manutenzione e la ristrutturazione dello stabile.

Una storia un po' nobiltà decaduta, un po' teoria del complotto che però arricchisce il nostro viaggio.
Salutiamo la signora con l'augurio di poter tornare a visitare il castello tornato agli antichi fasti e ci avviamo verso il vicino villaggio di Adare con le sue caratteristiche abitazioni con il tetto di paglia.

Abbiamo la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che la paglia è un materiale altamente infiammabile vedendo una di queste case completamente distrutta da un incendio.

Di fronte alle case con il tetto di paglia spicca l'abbazia della S. Trinità, imponente edificio in pietra del XIII secolo. Poco più avanti il convento agostiniano attualmente luogo di culto e sede scolastica della chiesa d'Irlanda (protestante), altro esempio di architettura medioevale.

Passiamo nelle immediate vicinanze di Limerick ma non entriamo in città e ci dirigiamo al castello di Bunratty, imponente maniero anche questo del XIII secolo con all'esterno una ricostruzione di un villaggio rurale irlandese del secolo scorso. E' tardi per una visita ma riusciamo, sfruttando un portone rimasto aperto a dare un'occhiata e accorgerci che sta per svolgersi una serata in costume (nota di folklore, il costume medioevale era indossato da un notevole esemplare di femmina irlandese eusa_drool.gif eusa_whistle.gif 0510_amici.gif ). Veniamo gentilmente invitati all'uscita dall'inserviente che aveva lasciato il portone aperto e ritorniamo alle moto, Franco riesce a fare il "giro largo" attraverso il parco.

Pochi chilometri e siamo a Ennis. L'ostello che ha vinto il certificato di eccellenza di tripadvisor negli ultimi quattro anni dimostra di averlo veramente meritato. Molto bello e curato, una cucina degna di un ristorante, spazi comuni molto ampi, camerone misto, arredato in modo spartano ma pulito e con finestra sul fiume. 0510_five.gif 0510_inchino.gif
Approfittiamo della cucina per una pasta al pesto e un piatto di tonno e fagioli (per quest'ultimo la cucina non serve in realtà...). Vogliamo innaffiare il tutto con la birra acquistata al mattino, apriamo il bauletto di Franco e troviamo una spiacevole sorpresa: una delle tre lattine si è aperta per la troppa pressione e c'è birra dappertutto! eusa_doh.gif Asciughiamo quel che si può asciugare, fortunatamente nulla si è rovinato irrimediabilmente. Il secondo salame portato da Franco (il primo l'avevamo mangiato in nave) è rimasto un po' immerso nella Murphy's, lo appendiamo al manubrio della moto sperando che la birra ne abbia esaltato il gusto 0510_amici.gif ! Un canovaccio sembra avere avuto la peggio: il colore è passato dal bianco/giallo al marroncino e l'aroma di stout è intenso 0510_help.gif . Concludiamo la serata con caffé e grappa, nel gonnellino di Eta Beta c'è spazio anche per la moka e per la bottiglia di acquavite! 0509_campione.gif
 
15437524
15437524 Inviato: 28 Ago 2015 16:39
 

Beh... Continua ad essere stupendo leggere qui... 0510_sorriso.gif 0510_sorriso.gif 0510_sorriso.gif
Bravi... Complimenti... Davvero... Questo repert regala un sogno!

Che come ho letto un po' più in sù... È meglio mettere i sogni "sulla mensola" anziché al buio di un cassetto.. ... Che sì... tutto il Nord Europa mi attrae... E non poco! Chissà... Un giorno...

Sempre un sorriso!

Ps. la foto delle casette di paglia mi ha portata indietro di un paio di decenni... Le ho viste anche io nei pressi di paesini spersi in chissà dove in quel di Londra... Era solo una vacanza studio...
Che grande rammarico non aver coltivato a dovere la lingua inglese... Uff... Però... Non sarà certo questo un ostacolo ai miei sogni!

Pps... Grande invidia per voi che lo conoscete... L'inglese... E viaggiate migliaia di km.... Su e giù per il mondo!

Ciauuu.... 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif 0510_saluto.gif
 
15437536
15437536 Inviato: 28 Ago 2015 16:48
 

Ottimo ragazzi...!! 0509_campione.gif
 
15438532
15438532 Inviato: 30 Ago 2015 9:25
 

Complimenti Andrea, bellissimo report e posti magnifici, praticamente una guida turistica.

0510_saluto.gif

Edo
 
15438533
15438533 Inviato: 30 Ago 2015 9:25
 
 
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