Buon dì e buona domenica.
Apro il report della giornata di ieri.
In 576 km siamo passati dai 30º di Roma ai 12º di Forca d'Acero, per poi tornare a oltre 35º... Per fortuna almeno al Mucciante abbiamo trovato un po' di refrgerio...
La Majella l'abbiamo vista solo in cartolina perchè la strada da Pacentro verso Caramanico Terme era chiusa per frana e non segnalata, se non a poche centinaia di metri dal blocco stradale

Così per non mandare in vacca la giornata abbiamo optato per il sempre valido Campo Imperatore, ma arrivare al Mucciante, partendo da Roma, con 402 km sotto il sederone e con le temperature africane di ieri è davvero troppo... Niente più modalità DURACELL, così diventa modalità SURVIVOR...

Alla partenza troviamo qualche rappresentante del Gruppo Lazio in partenza per il TingaMolise. Quattro chiacchiere di rito e si parte, perchè sono le 9:15 passate e già fa troppo caldo per stare fermi.
Arriviamo a Carsoli abbastanza rapidamente e imbocchiamo la Tiburtina verso Tagliacozzo, tenendo un ritmo veloce ma piacevole. Da Tagliacozzo per arrivare a Sora senza metterci troppo, imbocchiamo la superstrada, che devo dire è davvero rapida e poco trafficata (sulla normale, curvosetta, che corre parallela, c'erano davvero TROPPi ciclisti...). Per altro si esce a Sora Nord e con due belle curvette si arriva subito sulla 666 che da Campoli Appennino porta alla salita per Forca d'Acero. Goduria pura.
Approfitto per aprire una parentesi pneumatici: le Dunlop TrailSmart appena montate sulla Teneré sono fantastiche: poco prima di noi sulla salita di Forca d'Acero era passato un bel temporale ma io ho guidato come se nulla fosse... Almeno finchè non ho messo lo stivale a terra e, sentito il viscidume dell'asfalto, mi sono spaventato e ho chiuso il gas, traumatizzato dalle pessime prestazioni delle mie vecchie Tourance: finchè mi sono fidato delle Dunlop però la starda per me era asciutta. Ottime!

Arriviamo al tornantone panoramico di FdA dove mi fermo sempre per la foto di rito e mi sento vagamente intirizzito: Stefano-Neno71 mi fa sapere che il termometro del suo Diavel segna 12º!!!

Poco a poco arrivano gli altri, che si sono fermati salendo per indossare capi in più.


Come promesso a Nico, che si lamentava da un po'


Dentro il bar c'è addirittura la stufa accesa



Ripartiamo, perchè siamo stati fermi anche troppo per i miei gusti, la strada da fare è ancora tanta e qualcuno già inizia a borbottare che ha fame, è stanco, ha sonno, ha freddo, ha caldo, ha tiepido...

La strada che va verso Barrea è ridotta sempre peggio, quindi la percorriamo a un ritmo piuttosto tranquillo. Ci dobbiamo fermare - ancora - sul lago per permettere alle moto più assetate di fare rifornimento.
Da qui prendiamo per Alfedena e poi Castel di Sangro e quindi Roccaraso. Inizia finalmente la salita a Campo di Giove. La strada attraversa prati fioriti di giallo, panorami su gran Sasso e Majella, la vista è meravigliosa, io ne sono rapito: faccio anche un paio di dritti perchè è davvero impossibile non distrarsi con tutta questa bellezza davanti agli occhi. D'altro canto se faccio tutti questi km ogni volta è solo per vedere e godermi tutto questo!
Arrivati a CdG la prima sorpresa: la strada per Passo San Leonardo è chiusa. Un passante ci dice di andare a Pacentro, che da lì si va. Ottimo, anche perchè l'itinerario era quello... Così scendiamo verso Cansano. Al bivio per Pacentro Nico ci saluta e prosegue verso Pescara. Noi saliamo in paese e iniziamo la salita verso Passo San Leonardo... E subito un altro cartello di strada chiusa!

Decidiamo di provare ma dopo qualche tornante troviamo la strada sbarrata da blocchi di cemento e catena: non si passa! Non c'è modo da lì di arrivare a Passo San Leonardo e qui di Caramanico Terme... Ecchecazz...
Il giro è compromesso. Torniamo a Pacentro e, trovato un riparo all'ombra (il caldo è insopportabile) iniziamo a ragionare sul da farsi... I km sono già quasi 300 e la stanchezza (e adesso, sì, la fame...) inizia a farsi sentire.
Vedo chiaramente la delusione negli occhi dei miei compagni di viaggio e decido senza pensaci troppo: "arrosticini al Mucciante?"
La prima domanda è "quanto ci vuole?". Sinceramente non lo so, non ho mai fatto da Pacentro al Mucciante, però quelle zone, bene o male, le ho girate tutte. Do un'occhiata al navigatore che, generosamente, ci dice 67km... In realtà saranno quasi 120, perchè ormai anche la mia lucidità è andata a farsi benedire e faccio fare al gruppo un giro allucinante. Però bellissime strade!

E così, alle 16:00, con 402 circa km fatti, arriviamo al mitico ristoro. Per fortuna c'è pochissima gente e nel giro di 10 minuti stiamo già mangiando.
Siamo veramente tutti stanchi morti, ma oggi la giornata non ce la vuole dare vinta: appena ci apparecchiamo sul prato con le copertine per un meritato pisolino inizia a piovere... Di brutto!
Ci rifugiamo sotto il portico, alcuni crollano su una sedia...
Ma non possiamo mollare: modalità copertina ON si è detto e così sarà, anche perchè siamo davvero stanchi, ci vuole un momento di riposo. Aspettiamo una mezz'ora abbondante e smette di piovere. Ecco, si dorme

Giove Pluvio ci concede 20 minuti scarsi ma per noi sono sufficienti. Indossiamo l'antipioggia per precauzione e si inizia a scendere verso Assergi.
Attraversare i 20 e passa km dell'altopiano di Campo Imperatore alle 19:30 di sera, praticamente da soli, con una pioggerellina inglese, con mezzo sole e mezze nuvole, l'arcobaleno, il verde dell'erba in estate, il Gran Sasso sullo sfondo e due mandrie di vacche e vitelli in mezzo alla strada ha un fascino unico, vale la pena, dico a me stesso, aver fatto tutto il resto, solo per questa mezz'ora di pace. Mi fermo al volo a Montecristo per togliere l'antipioggia e proseguiamo.
Arrivamo a Fonte Cerreto, Assergi e poi l'autostrada. Ci fermiamo subito perchè Neno deve fare benzina, ne approfitto per una pipì, una lavata di faccia e un cucciolone

Parliamo un po'. Alla fine oggi la giornata è stata dura, ma siamo lo stesso soddisfatti: andare in moto è anche questo e anche per questo ci piace!
Si riparte a palla de foco per un rientro rapido verso Roma... Ultima sosta dopo il casello, saluti e baci, tutti a casa.

Ora mi piacerebbe pubblicare un po' di foto, ma ne ho fatta solo una, che segue...
