Dopo un bel po' di tempo riecco un gruppetto farsi vivo dalla sicilia, e stupore di tutti, è un gruppetto variegato, in tutti i sensi. C'è Catania, c'è Augusta, c'è provincia di Messina e Palermo. Inoltre c'è chi fa parte di altri gruppi, chi esce per i fatti propri ma si è accollato, chi non si faceva vivo da parecchi anni. Insomma un gruppetto di gente simpatica che si vuole o no è parte integrante del motociclismo siciliano attivo. Si era partiti così, poi ci si era persi. Ma nella vita l'importante è ritrovarsi.
Il ritrovarsi motociclistico è sempre particolare. Nonostante le diversità, le divergenze, le vecchie discussioni, i diversi modi di essere (dal leggero all'emblematico o all'eclettico), quando ci si incontra per un giro in moto vale la strada, l'asfalto, la ruota posteriore di chi hai davanti, il panorama, il polso. Sono tante emozioni messe tutte insieme. Oggi mi gira la testa e mi sento un pesce fuor d'acqua, chiuso tra queste quattro mura. Nel cervello sento ancora le vibrazioni del manubrio, il terriccio sotto le gomme, l'asfalto in pessime condizioni (mi scapperebbe un'imprecazione sull'argomento), l'ondulazione delle mille foglie d'erba che si perdono a vista d'occhio. Ti entra tutto dentro, per la miseria. C'è poco da stare sani di mente ad essere motociclisti. In fin dei conti...
Questa l'unica foto del gruppetto riunito:
Questo l'itinerario seguito da Catania. Siamo partiti alle ore 10 (tardissimo) e invece di fermarci a Troina, abbiamo continuato per Cesarò dove era previsto l'incontro con i ragazzi delle altre province. Purtroppo siamo stati insieme per poco, il tempo della foto di rito e ci siamo divisi. Per l'una e venti ero a casa ad abbracciare il mio bimbo, e a sussurrargli all'orecchio: amore di papà, non vedo l'ora di comprarti la moto!!!
