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Inviato: 25 Ago 2014 21:30
Oggetto: Report dom24/08: Spluga, Roffla, San Bernardino e Centovalli
Al ritrovo ad Arona siamo in 3 come previsto; senza troppo cincischiare partiamo alla volta di Como che raggiungiamo senza autostrada e senza sconfinare in Svizzera, arrivando al secondo punto di ritrovo in anticipo nonostante una zelante pattuglia di Carabinieri abbia fermato ElVufero68 a pochi chilometri dalla partenza, poiché si era macchiato del delitto di aver evitato a destra un'automobile ferma in prossimità di uno spartitraffico (nessuna conseguenza per il nostro).
In anticipo arrivano anche tutti gli altri partecipanti, l'unico bar nelle vicinanze (senza entrare nel centro commerciale di fronte) è chiuso pertanto rinviamo a Chiavenna il "necessario" caffé e precisi come orologi svizzeri, vista la destinazione, alle 10.30 partiamo in direzione... del centro commerciale: il sottoscritto infatti, in testa al gruppo, sbaglia l'uscita della rotonda e tenta l'ingresso in massa di 10 rombanti motocicli nel parcheggio sotterraneo della Bennet di Como.
Proprio la sera pima a qualcuno avevo detto di conoscere la strada come le mie tasche!
Corretta immediatamente la rotta imbocchiamo la statale "Regina". Regina del traffico del nord Italia! Fino a Gera Lario è un continuum di auto e merenderos vari: inutile sorpassare zigzagando tra le vetture, sarebbe solo rischiare inutilmente la pelle, ci uniformiamo alla velocità automobilistica fracassandoci sontuosamente gli attributi!
Abbandonato il lago di Como la situazione migliora, al secondo rettilineo libero è un'altra pattuglia di Carabinieri ad impedire di sbrigliare un po' i cavalli delle nostre moto (per fortuna un motociclista in senso opposto li ha opportunamente segnalati) . Si prosegue verso Chiavenna e l'ormai agognato caffé, un piccolo intoppo (per fortuna risolto velocemente, due di noi avevano imboccato una strada diversa che però si ricongiungeva più avanti) e si arriva in un'elegante pasticceria dove i nostri modi da rudi motociclisti scompigliano un po' il tranquillo tran tran domenicale della provincia italiana con i tipici pasticcini della domenica dopo la messa.
E' tardi e ci avviamo verso la prima meta di giornata: il passo Spluga con i suoi 72 tornanti e la massima distanza dal mare per una località italiana. Scelta libera ai partecipanti se salire dalla strada "classica" con i tornanti ad angolo acuto (come li definirebbe Edo...) oppure dalla variante di Isola, più dolce. Ci dividiamo più o meno a metà e giungiamo tosto ai 2114 metri del passo che immette nel cantone svizzero dei Grigioni.
Due foto, quattro chiacchiere, una sigaretta per chi fuma (vuoi mettere il gusto sopra i 2000 metri...) ma è tardi e fa freschino: ottimi motivi per risalire in moto e scendere verso Splügen. Splügen, secondo me, è la quintessenza del paesaggio rurale svizzero: prati curati, masi per conservare il fieno, mucche al pascolo... c'è pure un piccolo e nascosto distributore di carburante dove ci rechiamo per rifornire le cavalcature con meno autonomia. Calcolato che per rifornire tutte le moto all'unica pompa avremmo impiegato troppo tempo, decidiamo di muoverci verso la cascata della Roffla dove, come già successo a Chiavenna, gettiamo lo scompiglio nel tranquillo locale nel quale consumiamo il pranzo (a onor del vero, un'altra tavolata - guarda caso di italiani - ci ha dato del filo da torcere essendo pure armata di chitarra e fisarmonica!).
Le libagioni terminano ad un orario degno di un pranzo di nozze (le 16 passate) pertanto non c'è tempo per la visita alla cascata ma si decide di affrontare subito la salita al San Bernardino, molto piacevole anche se pure questa con tornanti stretti. Sosta di rito in cima e discesa verso Mesocco e Bellinzona nella quale abbiamo modo di trovare anche dei pazzi in skateboard (o qualcosa di simile) che, non contenti della competizione effettuata poco prima a strada chiusa, decidono di scendere sulle loro tavole mentre sopraggiunge qualcuno di noi...
Nei pressi di Bellinzona il gruppo si divide tra chi decide per il rientro diretto verso la lombardia e chi affronta l'ultima salita della giornata: la Centovalli e la successiva Valle Vigezzo regalano soddisfazioni in quanto a piacere di guida!
A Malesco salutiamo tio che rientra in Svizzera ripercorrendo la Centovalli a ritroso e, discesa la valle Vigezzo, ci buttiamo in superstrada e successivamente in autostrada diretti verso casa.
Rientro alle 21.00 con un parziale di 430km scarsi, il piacere di aver trascorso una bella giornata in moto in compagnia di amici vecchi e nuovi, più che graziati dal meteo inclemente di questa pazza estate.