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Inviato: 23 Ago 2013 16:50
Oggetto: Milano ratisbona con Sporty 250i
Ciao a tutti,
anche quest'anno mi sono fatto un giretto e volevo condividerlo.
Nonostante l'età e i km macinati (72000) con il mio Aprilia Sportcity 250 mi azzardo ancora a fare viaggetti come questi : Milano - Ratisbona
Ovviamente come quasi tutti preferisco evitare le autostrade. Che senso ha sennò ad avere un due ruote per poi non diverstirsi sulle Alpi?
Partenza il 19 Agosto da Busnago (zona Trezzo D'Adda) alle 7.00. Fermata per la colazione dopo la serie delle noiosissime gallerie della SS36 dopo Lecco, direzione Chiavenna.
Riparto, pieno di benza dopo la frontiera e giungo sul passo del Maloja, mi fermo (brrrrrr), per infilarmi giacca e pantalone antipioggia e antivento. Eh già, non potevo che scegliere una giornata meno ideale. Nuvoloso ovunque purtroppo e temo di incontrare la pioggia. Proseguo per St.Moritz. Il saluto ovviamente è d'obbligo anche per me, anzi, spesso venivo salutato per primo.
Il mio viaggio prosegue attraversando la svizzera in direzione di Landeck. Arrivato in austria mi fermo ad un distributore per altro rifornimento, bisognino e caffè. Esco e... pioveeeeeee. Mi infilo i copriscarpe, i guanti in latex (non ho guanti in goretex purtroppo) e i guanti invernali (che avevo già messo al Maloja per il freddo). Mi fermo in cima al Fernpass dove decido di rifocillarmi un pochino. Decisione che non ripeterò mai più. Due Wuerstel, crauti e un pezzo di pane a 5,50 Euro sembravano quasi OK ma decisamente di buono non c'èra nulla. Ecco perché davanti all'Imbiss 500 metri prima era pieno di motocicilsti.
Il viaggio continua sotto l'acqua incessante fino a Garmisch-Partenkirchen, in Germania, arrivando perfettamente asciutto, o quasi. Per quanto impermeabili siano dall'esterno i guanti in Latex non si può dire altrettanto dall'interno. Non sono traspiranti. Ho sfilato le mani dai guante et voilà, la fodera interna del guanto invernale si è rivoltata completamente. Ora capisco il detto 'rivoltato come un guanto'. Perdo ben 20 minuti per reinfilare la fodera completamente inzuppata e per quanto mi sia sforzato la parte del mignolo non sono riuscito proprio a metterlo a posto. Decido perciò di ripartire, previo ulteriore pieno di benza, in direzione di Monaco.
Per chi non lo sapesse consiglio vivamente di fare il pieno di benzina ovunque siate se pensate di prendere l'autostrada. Non è come da noi che ogni 20 km ca. trovate un distributore. Mi è capitato di dover uscire dall'austrada per cercare un distributore al primo paesino. E mi è andata bene, mi restava 1/2 litro nel serbatoio. Infatti in molti tratti autostradali tedeschi rischiate di trovare il distributore più vicino dopo 50/60 km !!! (come da Monaco per Ratisbona, c'è ne uno subito dopo lo svincolo poi il prossimo è a 70km).
Arrivo a Monaco, con guanti inzuppatissimi e mani lessate dai guanti in Latex. Decido di fermarmi da LOUIS, dove acquistai via internet alcune cose, compreso il completo antipioggia (ottimo, sottilissimo ed efficacissimo). Il negozio è enorme e fornitissimo. Chiedo un paio di guanti antipioggia e traspiranti dal costo non troppo esagerato. Sono uscito quasi contento con un paio di guanti pagati 69 Euro marchiati VANUCCI. Eh già, il solito stilista italiano all'estero che da noi non si è mei sentito nominare !!! Ho notato che da molto anni, in molti paesi europei e anche non, che molti prodotti portano nomi italiani ma che di fatto sono da noi sconosciuti. O addirittura di italiano hanno solo il nome, tanto per vendere. Fa comunque piacere saperlo, dovrebbe significare che siamo ben visti un po ovunque nel mondo.
Torniamo al viaggio. Riparto e proseguo per Ratisbona con le dovute precauzioni. In quel tratto ci sono stati ben 2 incidenti mortali motociclistici per colpa dei 'Blow-Up'. Il 30% dei tratti autostradali in Germania è ancora fatto con lastre di cemento e l'incredibile ondata di caldo che ha colpito anche loro ha fatto sì che la dilatazione da calore di queste lastre di cemento portasse al collasso delle giunture facendole saltare in aria all'improvviso. Inutile solo cercare di pensare al capitombolo dei due poveracci. Se poi si tiene conto che non esiste limite di velocità...
In ogni caso faceva freddo e ho solo visto le tre riparazioni sul tragitto del manto stradale. Devo dire che sono molto efficienti da queste parti. Anche perché paga lo stato per i danni subiti in autostrada. Proprio come da noi....
Dalle esperienze precedenti mi sono documentato prima della partenza su cosa adottare per ammorbidire la seduta. Cuscini in Gel o ad aria. Troppo costosi per le mie tasche ho preso un cuscino gonfiabile da Decathlon per campeggio e un sottosella per cavallo in spugna (tipo foam credo) nera morbida. Ho gonfiato solo in parte il cuscino e l'ho messo sulla sella, sopra il sottosella da cavallo ed infine due cinghie elastiche a tenere il tutto. Con le dovute regolazioni di gonfiaggio e fissaggio sono riuscito a viaggiare senza ballarci sopra troppo (effetto budino). Fantastico per quanto riguarda il manto stradale. Buche e imperfezioni erano praticamente assenti sul mio deretano, schiena e collo. Tutto perfettamente soft. Sembrava di stare su una Rolls-Royce. In ogni caso anche qui una seduta prolungata senza le dovute soste portano ad avere il mal di culo. Al ritorno poi non ne potevo più. Una fermata ogni 45/60 minuti.
Arrivato a Ratisbona non ero del tutto convinto sui guanti acquistati e sono andato al centro LOUIS del posto sperando che me li cambiassero. Ebbene si. Me li hanno sostituiti ma dietro mia richiesta ho deciso che valeva la pena di passare definitivamente al GoreTex. Hanno anche il tergivisiera integrato sul dito indice sinistro. Non lo sapevo
Per il resto che dire, ritorno con tempo ottimo senza pioggia e pochissime nuvole. Freddo (16°C) fino al Fernpass poi subito il calduccio. Freddo poi nuovamente nella zona dell'altipiano di St.Moritz e calduccio nuovamente in italia dopo il Maloja. Un viaggio con peaseaggio spettacolare e accompagnato da musiche di Hans Zimmer e altri autori. Lo rifarei un sacco di volte. Magari in compagnia di qualche altro pazzo come me.