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Inviato: 2 Mag 2012 20:15
Mi alzo con la stessa speranza del 25 e del 29 Aprile , alzo lo sguardo attraverso la finestra, tra le nuvole quel raggio di sole bastardo che ti frega, che ti accende la voglia di tirare fuori la moto e di ritrovarsi al solito bar.
Elena la sveglio con timore qualche decina di minuti più tardi, pregando che le nuvole si aprano per qualche istante , giusto il tempo perchè la mia collezione di vaffanculi non cresca ancora.
Come una scala reale all'ultimo piatto il sole fa capolino e vinco la partita. Si parte.
Scambio un paio di post e qualche telefonata, anche gli altri sembrano speranzosi quanto me.
La speranza in questi casi è riposta più nella compagni che nella clemenza di Giove Pluvio, con questi ragazzi si riesce a sorridere anche mentre si indossano gli anti pioggia o a passare 3 quarti d'ora a cantare o a caxxeggiare sotto la tettoia di un benzinaio.
Fortuna che la temperatura non è rigida, anzi, faccio colazione e mi fumo la sigaretta di rito senza giacca .
Nessuno accenna alla rinuncia anche quando il cielo si uniforma sul grigio piombo e con lo sguardo rivolto verso una falsa promessa, il branco parte.
Prima tappa la Tingarotatoria e poi il barretto a Saline dove ci aspettano altre due Pantere.
Priorità assoluta raggiungerle anche se ci fosse un mura d'acqua tra noi e loro.
Alla prima tappa ce la caviamo con due gocce, ma per arrivare a Saline ce la prendiamo tutta.
Riunito il gruppo, summit sotto l'ennesima tettoia del benzinaio.
Propongo di sfruttare il campeggio del Tuscany per stare al riparo, ma Alex e Marion dopo un consulto a bassa voce e una telefonata, calano l'asso.
Si finisce alla vecchia Stazione di Bibbona, dismessa, ristrutturata e dimora della Alex Family, un posto inusuale con un certo fascino, pieno di curiosità, Alex e Cresciuto quà , tra turisti e pendolari. tra Capanni e corse nei campi. Ora capisco perche è cresciuto cosi come lo conosciamo, in modo semplice e genuino, come il sugo che sua mamma aveva congelato e con il quale abbiamo condito una chilata di pasta dopo una buonissima zuppa di fagioli , mentre gli antipioggia sgocciolavano lentamente attaccati alla ringhiera delle grandi scale.
Angela dopo averci allietato con la zuppa , tira fuori un buonissimo dolce casereccio.
Tra una risata, un brindisino e qualche chiacchera si finisce il pranzo e ci si ritrova sotto il cavalcavia adiacente alla Vecchia stazione ferroviaria. Le moto sono là sotto, all'asciutto e la nostra natura ci porta a riunirci insieme a loro per un'altra oretta di appoggi e risate.
Noto la strana atmosfera che si crea sotto a quel cavalcavia , sono contento perchè il nostro spirito ha vinto, anche contro questo primo maggio piovoso e scoraggiante.
Quasi ci turba il sole , sulla via del ritorno. siamo sul romito , la costa labronica merita una sosta e un caffè sulla terrazza. Ci togliamo titubanti le tute anti pioggia, increduli del bel regalo. Un cielo azzurro e un sole splendente. Ci passiamo un'oretta abbondante e Motocivetta , un po per scommessa, un po per esorcizzare e raddrizzare una giornata nata storta, scende sulla scogliera, si toglie i vestiti e si fa pure una nuotata .
La giornata finirà in pizzeria e con un breve giretto lungo i fossi di Livorno, la mia Livorno.
Ci si saluta ancora sotto la tettoia di un benzinaio, ma stavolta non piove, si rabbocca il rabboccabile e dopo una grosso abbraccio ai nostri amici Siciliani, che rivedrò soltanto a fine maggio, ci si butta in autostrada fino a casa.
Ma che sapore ha una giornata uggiosa???
ve lo dico io io.. se hai una moto, una strada anche se bagnata e degli amici per condividerla
ha il sapore della libertà.
io vado in moto anche per questo
Ultima modifica di tribalfazer il 2 Mag 2012 20:43, modificato 2 volte in totale