Razyel ha scritto:
Ciao, se posso permettermi aggiungo qualcosa da quanto detto da Marco (faccio il suo stesso lavoro e studio nella sua stessa facoltà
) a proposito del problema degli avambracci nella guida in pista. Il dolore che avverti e la perdita percettiva (formicolio) accadono perchè i muscoli dell'avambraccio, in forte tensione durante le staccate, si riempiono di sangue e aumentano il loro volume fino al 20%, comprimendosi all'interno della membrana che li riveste, non particolarmente elastica; la cosa è talmente fastidiosa che alcuni piloti professionisti, molti per la verità, ricorrono all'intervento chirurgico per risolvere definitivamente il problema, incidendo la membrana in modo che il muscolo possa espandersi maggiormente al suo interno.
Noi comuni mortali, invece di farci tagliuzzare, possiamo intervenire tenendo in allenamento la parte interessata, come suggerito da Marco con la pallina da tennis, con lo stretching (stirando il palmo della mano a braccio esteso), regolando correttamente le leve del freno e della frizione muovendo le pompe sul manubrio, entrando in pista ben idratati, bevendo anche 3 litri d'acqua il giorno prima (la disidratazione aumenta lo stress muscolare e la densità del sangue), migliorando lo stile di guida rilassando le braccia quando non serve contrarle.
Riguardo quest'ultimo punto, a me aiuta molto ripetere a voce alta dentro al casco le frasi (stringi le ginocchia, tira su il busto, esci col sedere, rilassa le spalle ecc...)
Spero di aver aiutato Marco nell'aiutarvi... ciao a tutti
Ciao a tutti, sono un fisioterapista (dott. in fisioterapia) specializzato in terapia manuale ed in disturbi della postura e del movimento. Mi permetto di aggiungere alcuni concetti all'esempio in questione. L'aumento della pressione all'interno degli avambracci, da solo, non può produrre una sintomatologia come formicolio e parestesie importanti se non in presenza di un'altra concausa ad altri livelli dello stesso nervo o in caso presenza di patologie gravi (Sindrome di Volkmann, patologie neurologiche come sclerosi multipla, malattie endocrine come diabete, ecc).
Faccio un esempio: se io ho già problemi al collo, luogo dal quale fuoriescono i nervi per il braccio, spesso ho già il nervo che sta soffrendo, anche in assenza di sintomi. il tessuto nervoso infatti ha un'ottima capacità di compensazione che però viene meno se gli stimoli lesivi sono più di uno (concetto del double crush, ovvero doppia compresione).
Quindi occorre innanzitutto, come hanno ricordato gli scienze motorie, prestare parecchia attenzione alla postura in moto ed evitare, per esempio, che a causa di una schiena tenuta troppo rilassata, il collo debba iperestendersi per tenere lo sguardo in alto.
in fine, in presenza di dolori che non si risolvono con i metodi fai da te o che regolarmente si ripresentano, o in presenza di esiti di infortuni che vi danno ancora problemi e che non riuscite a risolvere da soli, invito i colleghi bikers a farsi visitare da un fisioterapista che provvederà, se necessario, ad aiutarvi nell' "ammorbidire" le articolazioni o muscoli o nervi sofferenti e provvederà a fornirvi degli esercizi per mantenere i benefici ottenuti.
ed ovviamente prima di pensare ad una soluzione chirurgica occorre tentare sempre l'approccio riabilitativo con il fisioterapista, garantito sia dal sistema sanitario nazionale pagando il solo ticket (circa 40 euro per 10 visite) o sia in ambito privato. scegliete voi.
Ma mi raccomando, la prevenzione viene prima di tutto!
alcuni link:
Link a pagina di It.wikipedia.org , chi è e cosa fa
Link a pagina di Aifi.net , dove trovare un fisioterapista privato ed altre info
Link a pagina di Aifi.net consulenze gratuite
Link a pagina di Aifipiemontevalledaosta.it attenti agli abusivi!!
Link a pagina di Corriere.it di nuovo attenti!