Maurbe ha scritto:
La giornata di prima mattina prometteva veramente bene: sole e ben 4 gradi di temperatura esterna. È ancora presto, faccio con calma le mie cosucce e poi preparo la mia fedele macchina del pane: ho voglia di sentire il profumo del pane fresco al rientro.
Sono deciso a fare il mio incontro con il gruppo dei moto-irriducibili. Primo in tutti i sensi: primo con questo gruppo, primo in assoluto, d'altronde sono foglio rosa!
Rientro in casa, pronto ad indossare l’armatura giusta per affrontare un clima rigido. Scendo in garage a salutare il mio cavallino e in men che non si dica sono fuori in strada. Il cielo è cambiato, uno strato omogeneo di nubi sottili ma compatte impedisce al sole di farsi vedere, ma anche la temperatura è salita: senza esagerazione ci saranno almeno due gradi in più!
Mi dirigo verso il luogo dell’appuntamento. In strada poche macchine, tutte ad andatura tranquilla che si godono l’assoluta assenza di macchine con la consapevolezza che è inutile correre per arrivare prima: sembra quasi di non stare a Roma. Ma subito torno alla realtà: il solito c******e che attraversa l’incrocio con semaforo rosso e taglia la strada ‘tanto chi vuoi che ci sia in giro a quest’ora’. Per fortuna andavo piano e non ho avuto problemi ad inchiodare, ma la ragazza alla guida della macchina dietro di me deve aver lanciato qualche imprecazione (spero nella giusta direzione).
Senza altri sconvolgimenti arrivo al luogo dell’incontro. Vedo già un gruppetto di moto con relativa comunella di persone che chiacchierano tra loro. Appena mi avvicino vengo intercettato ed appena scendo dalla moto subito si avvicinano per saluti ed auguri che ricambio con ‘calore’ (limitatamente alle condizioni climatiche). Devo dire che sono simpatici e subito, mentre tolgo la bardatura, si parla di non so cosa.
In fondo mi dico che è bello sentirsi in compagnia la mattina del primo dell’anno: normalmente vengo visto come extraterrestre (cioè folle) per il solo fatto che mi alzo presto: qui ho trovato altri folli!
All’appuntamento manca ancora qualcuno, ma soprattutto la moto alfa, che arriva quasi subito. Qualche schiamazzo, qualche sfottò tra i più affiatati e si parte dopo poco.
L’andatura è piacevole, da passeggiata. Il traffico è quasi assente, ma non come ci si potrebbe aspettare, i semafori ci sono tutti. Comunque in poco arriviamo al luogo agognato dove troviamo un piazzale praticamente deserto ed un posteggiatore che ci fa spostare le moto illuso che arriveranno altri avventori!
Mentre ci attardiamo sul piazzale ecco che arriva in macchina la Mary con i suoi cuccioli: se penso che per essere lì a quell’ora si sono alzati prestino mi sento un poltrone a confronto!
Dopo saluti di rito anche con altri che ci hanno raggiunto e qualche foto, non posso fare a meno di godere della vista di Roma con lo sfondo le cime innevate ed assolate: ammetto che il direttore della fotografia ha fatto un bel lavoro!
Forse per il freddo o per la voglia di caffè, qualcuno ci invita ‘calorosamente’ ad entrare dentro dove occupiamo, per stare in ‘clima’, i tavoli della veranda senza badare troppo all’invito della cameriera ad approfittare della sala interna riscaldata. In effetti la veranda è freddina (forse non quanto la cameriera) e a poco è servito l’accensione della stufa che ha comunque contribuito ad allietare la compagnia.
Il mio tavolo ha goduto della presenza di persone simpatiche e molto disponibili alla convivialità. Abbiamo parlato di non so più cosa fino all’ora in cui più di uno si sentiva chiamato al dovere dei propri impegni.
Senza troppa convinzione risaliamo sulle moto e ci disperdiamo ognuno per il proprio sentiero. Io decido di fare un giro comodo e mi attardo a fare percorsi alternativi secondo il traffico ripensando alla compagnia appena lasciata ed al fatto che mi sono trovato a mio agio.
Avvolto nei miei pensieri, senza accorgermi, mi ritrovo di fronte il mio garage, mi fermo, sfilo il guanto destro per cercare in tasca il telecomando, entro dentro e parcheggio la moto, ascensore e sono davanti la porta di casa. Sono ancora le 13.30. Prendo le chiavi ed apro. Come entro sento la fragranza del pane caldo che mi accoglie, nessun rumore: qui dormono tutti!
Preparo un caffè caldo fumante per tutti, so che è un argomento convincente per alzarsi, e lo porto a letto. Sveglio la ciurma e mi sento dire: ‘ti sei alzato per fare il caffè, che carino!’
Bhè descrizione migliore non potevi fare di una mattina un pò folle ed assonnata per tutti noi però sei un compagnone anche tu e l'hai dimostrato entrando subito in mezzo al gruppo come se fossi stato sempre con noi, mi fa piacere questo e spero che il 7/1 tu possa fare l'uscita con noi per cotinuare a condividere queste nostre passioni ..... amicizia e motociclismo.
ti posto il topic del giro del 7/1 se non avessi avuto ancora modo di vederlo
07/01/2012 un paninazzo da Giove Anxur
Ciao e a presto .......Maxealex la moto alfa