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Nulla sarà più come prima
12250246
12250246 Inviato: 8 Ago 2011 21:43
Oggetto: Nulla sarà più come prima
 



Sabato pomeriggio di quasi 3 mesi fa… una bella giornata di sole e caldo, la giornata perfetta per un bel giro in moto e tra l’altro siamo davvero in tanti, ma a fine pomeriggio restiamo in 4 e poco prima di tornare indietro troviamo 2 ragazzi coi quali avevamo già girato in passato, tranquilli simpatici e dalla guida pulita “ di quelli di cui ti puoi fidare”. Quel giorno è stato il giorno delle chiacchiere ed ecco che al distributore siamo di nuovo fermi, sembrava che non la finissero più di parlare e per lamentarmi io che sono una cazzegiatrice d’oc!! Ma la verità è che ero affamata, non avevo fatto colazione e ancora non ci eravamo fermati per mettere qualcosa sotto i denti e forse è stato proprio quello scazzo a salvarmi. Verso 16.30 finalmente si riparte, ma la mia voglia si è totalmente esaurita sotto un sole battente mentre aspettavo che i miei cari professoroni finissero di discutere di regolazioni e infatti lascio strada a chi è partito dopo e mi metto a chiudere il trenino. Poco prima di una galleria una macchina taglia la strada a me e al ragazzo che mi precede, lui ha un K7 1000 accelera e raggiunge subito gli altri (eravamo in autostrada), faccio per aprirci a mia volta, ma poi non lo faccio restando così un po’ staccata dal gruppo, li perdo di vista solo per il primo pezzo di galleria, quando mi riappaiono penso “dai son lì ci apro un attimo e li riprendo”, ma lo scazzo vince e il polso si rilassa subito.
Quella galleria termina con una curva a dx, ma non ha altro di speciale nel senso che non separa 2 valli, tant’è vero che in senso opposto non si passa per una galleria. Lo specifico perché nessuno di noi avrebbe mai immaginato quello che ci aspettava all’uscita. I miei amici e gli automobilisti che si sono fermati han detto che sembrava che lanciassero secchiate d’acqua e questo nonostante un bel sole ingannatore continuasse a splendere. Il sindaco di quel comune è un collega di mio fratello e gli ha confermato che è venuto giù il finimondo, ma per soli 5/10 minuti, immaginatevi lo schifo che ha tirato su.

Io non ho visto piovere, in quella manciata di secondi che ci dividevano aveva già smesso … a catturare la mia attenzione come una luce nel buio è stato il corpo di pietro che occupava quasi completamente la corsia di sorpasso, ovvero quella dove stavo viaggiando, oltre solo polvere e confusione, mentre a dx una fila di macchine iniziava ad inchiodare scomposta. Il tempo si è dilatato e rallentato, ricordo perfettamente l’attimo in cui ho sfiorato il freno, è bastato solo sfiorarlo… nemmeno il tempo di un respiro e la moto non c’era più, per un istante mi è fin sembrato di restare sospesa in aria. Non avevo mai perso l’anteriore sul bagnato… è sconcertante la velocità con la quale ti abbandona. Dicono che in certi momenti ti passi davanti agli occhi tutta la vita, mentre scivolavo ho fatto in tempo a formulare solo tre pensieri:
1. dai che mi fermo “prima”, dai che non m’infilo là sotto …
2. ma l’asfalto era troppo viscido per rallentarmi e con la consapevolezza che ero ancora troppo veloce, ho temuto che sarebbe finita male, ho pensato “Se Pietro morto allora adesso tocca a me?” (sarò pessimista, ma è stata la prima cosa che ho pensato quando l’ho visto).
3. quando si cade e si scivola non ci sono figure, ci sono solo macchie di colore e quando è sparito il nero della mia moto e c’è stato solo il grigio del guard rail, ho pensato testuale “Noo, non ci credo finisce tutto così, finisco qui”, come se la morte dovesse avere un senso…
E poi subito il colpo, mi sembra d’aver picchiato 2 volte contro quella trappola di ferro, ma quella parte è confusa e caotica, segue una vaga idea di me coricata, rannicchiata lì contro. Quando riesco di nuovo a mettere a fuoco il mondo è di nuovo tutto al rallentatore. Sono seduta e incoscientemente do le spalle alle macchine che arrivano le sento inchiodare ma io continuo a guardare pietro. Non si muove. Poi seguono le urla del mio ragazzo che chiama il mio nome e degli altri che ci correvano incontro, gli altri ce l’avevano fatta, almeno quello. Il mio ragazzo (era il primo del gruppo), quando allarmato dalla pioggia improvvisa ha guardato nello specchietto dice d’aver visto solo polvere e la mia moto che girava in mezzo alla strada, mentre mollava la moto e correva verso di noi un corpo disteso e mi ha confidato che per un secondo ha creduto che fossi io e ha pensato “No, non ci sarà mai più Bibi”. Quando lo vedo, il tempo accelera un poco e aiutandomi col guard rail mi metto in piedi, “devo tirami su, se ci riesco vuol dire andrà tutto bene”. C’è chi corre dentro la galleria a segnalare il pericolo, ma nonostante questo una macchina arriva troppo forte e se non fossi stata ancora aggrappata al guard rail, mi avrebbe sicuramente travolta, infatti riesce a fermarsi solo qualche metro dopo a pochi cm dalla mia moto, ma la scena non mi colpisce, osservo e basta. Sono sconcertata, è quasi comico… incredula al pensiero di lasciare la vita e incredula nell’averne ancora una, continuavo a pensare “sono viva, sono viva davvero”. Guardo Pietro, con lo sguardo non lo mollo quasi mai, lui invece è ancora nella stessa posizione, la mano è sempre come non dovrebbero stare, nulla si muove. Mi faccio coraggio, ma quando provo ad andare da lui, appena sposto il peso sul piede sx, sento il dolore più forte che abbia mai provato in tutta mia vita, lì si che mi scappa un urlo. Gli altri fanno spola, ma quando tornano da me è solo uno scrollare di teste e lì c’è anche il suo migliore amico… dovrei piangere, dovrei urlare, dovrei fare qualcosa, ma sono vuota. Poi la speranza… fra le macchine in coda c’è un medico gli slaccia il casco e mi dicono che seppur affannoso, sembra che abbia ripreso a respirare, “allora può ancora finire tutto bene…” Seguono ambulanza e macchina con i rianimatori e si attende l’elisoccorso. Quando arriva la mia stanno per defibrillarlo… e io continuo a non avere emozioni, ricordo che poco prima avevo persino chiesto della moto, “tanto respirava ora potevo pensare a tutte le cose da fare, come il suo marsupio che era sotto al guard rail proprio vicino al mio, gli servirà e insisto perché lo portino ai suoi soccoritori”, ma era un bluff come quando un ubriaco prova fare il sobrio, a camminare dritto, così io fingevo d’essere lì, provavo a trovare un ordine in quel caos... seppur lungo un’eternità non può cambiar tutto in un secondo. Dopo poco, mentre sull’ambulanza mi prestano i primi soccorsi, mi dicono che mi avrebbero portato via in elisoccorso… ma devo avere solo un piede rotto, un po' di mal di schiena (che mi durerà quasi 2 mesi), mi fa male la mascella causa schiaffo contro il guard rail e per un po’ avrò la mascella alla Ridge e mi brucia il collo… e lì c’era chiaro quanto avessi rischiato quel giorno: avevo un’abrasione (non profonda infatti sanguinava solo in un punto) e un bell’ematoma che andavano da 2 cm dalla colonna vertebrale a 1 dalla carotide lasciati dal bordo inferiore del fascione del guard rail, (contro il quale ho spaccato il casco e grattato/tagliuzzato tutto il bordo gommato sx), ma cosa sarebbe successo se nemmeno 2 km prima non ci avessi mollato? Per quanti km/h sono ancora qui? Tornando a quel giorno, quel trasporto in elicottero dal momento che stavo relativamente bene, voleva dire solo una cosa: allora pietro non aveva più bisogno di un elicottero per librarsi in cielo… e infatti poi il medico chiede a quelli della mia ambulanza se hanno un lenzuolo col quale coprirlo e mi elenca i traumi che ha riscontrato, le chiama le tipiche lesioni da impatto da guardrail. Mi spiega che in realtà il suo non era un respiro, che probabilmente era morto sul colpo… mi dovrebbe essere di consolazione saperlo, ma non c’è nulla da consolare, continuo a non provare nulla, solo non ho più voglia di sentire, non ho più voglia di parlare, ma perché non soffro? Quel ragazzo col quale ho diviso una bottiglietta di tè alla pesca preso a un distributore 10 minuti prima non c’è più… anche lui come me odia il tè al limone e condividevamo anche il fatto che per lo meno quello alla pesca lo si riesce a buttar giù… oh ma in quante chiacchiere inutili ci siamo persi, se non ci fossimo persi lo fregavamo quel temporale e l’ultima cosa che hai bevuto ti faceva pure schifo. Quel giorno entrambi non eravamo tranquilli, perché avendo girato in pista (lui al mugello e io a misano) vedevamo pericoli ovunque. E poi la moto nuova, quella moto che aveva tanto desiderato e che gliel’aveva regalata la madre a inizio anno e il mese dopo è venuta a mancare, sorrideva con un po’ di malinconia al ricordo di sua madre che gli diceva “Pietro questa però è l’ultima e poi mi fai un nipotino”. Ripenso a tutti i discorsi fatti, cerco di abbinare quel corpo alla persona, forse così riuscirò a realizzare e a piangerlo come merita…non era solo sempre sorridente, lui era un sorriso, non l’ho mai visto di cattivo umore. L’anno scorso a vairano gli avevo dato il mio paraschiena, altrimenti sarebbe restato fuori, non lo metteva mai perché gli dava fastidio, chissà se la schiena ha riportato danni, ma tanto non ha più importanza… non voglio più pensare, ho solo voglia di dormire e infatti poi in elicottero riesco perfino ad addormentarmi.

All’1.30 di notte vengo dimessa dall’ospedale con una prognosi di 10gg …. una banale distorsione, ma io un male così non l’ho sentito nemmeno quando in passato mi ero fratturata gomito e malleolo, ma nemmeno avevo mai visto medici tanto scoglionati. Dopo 18gg di dolore “ingiustificato” finalmente faccio una risonanza e lì si accorgono che ho il piede rotto il due punti, un inizio di sofferenza venosa, un discreto ematoma interno, riversamento di liquidi nella zona articolare e su 6 legamenti che abbiamo me ne restano 2, gli altri per usare gli aggettivi del referto sono distaccati dalle loro sedi e completamente nettamente lacerati … da lì vado diretta al pronto soccorso di Alessandria dove trovo un medico che ha ancora “passione” o voglia di lavorare e nonostante il neurologo che aveva interpellato per un consulto abbia dato parere negativo, insiste perchè faccia anche un'elettromiografia (che sono riuscita a fare quasi 2 mesi dopo). Purtroppo ci aveva visto giusto, ho lesionato anche il nervo, ma per fortuna si tratta di un danno reversibile.
Le fratture sono composte, ma quella dell’astragalo essendo un osso definito “rognoso” (con rischio necrosi ed avendo io una sofferenza a una delle due vene che lo nutrono, ero ancora più a rischio) e inoltre perché si consolidi ci vogliono 3 lunghi mesi. I radiologi mi spiegano, giustificando così l’altro ospedale, che certe fratture si vedono solo a distanza di giorni e mi fanno l’esempio delle costole … penso al mal di schiena che non mi ha ancora abbandonata e a come a volte mi tolga il fiato, ma non voglio sapere, ne ho abbastanza, tanto per quelle non ci si potrebbe fare nulla.
L’8 settembre dopo 107 gg di scarico totale su stampelle, ho quella che spero essere l’ultima lastra di controllo e che quindi mi dicano che posso finalmente pensare al recupero motorio dell’articolazione e al nervo (x il quale dovrò portare la molla di codevilla per 3/4 mesi), una volta sistemato il tutto mi potranno ricostruire i legamenti.
Quindi per me fortunatamente è solo questione di tempo, già tempo. Tempo perché le lacrime inizino a scendere e tempo per farle smettere, tempo per la malinconia, tempo per provare a prendere sonno mentre gli incubi peggiori ti assalgono nella veglia, tempo per veder ogni giorno filtrare dalla finestra i primi raggi prima di addormentarmi esausta dal pensare, tempo far crescere e spegnere la rabbia, tempo per trovare altre domande senza risposta, tempo per provare a capire e dare un senso dove forse nemmeno ce n’è. So solo che nulla sarà più come prima.

Ciao Pietro doppio_lamp.gif
 
12250290
12250290 Inviato: 8 Ago 2011 21:52
 

ho letto tutto.... non ho parole...
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12250318 Inviato: 8 Ago 2011 21:59
 

leggere tutto questo mi ha fatto riflettere veramente sul pericolo che si corre costantemente in strada.. non ho parole! ..... doppio_lamp_naked.gif hai trasmesso esattamente la situazione...... sono disgrazie ... che mondo ingiusto...
 
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12250320 Inviato: 8 Ago 2011 21:59
 

che brutte emozioni..

Ultima modifica di piazz93 il 8 Ago 2011 22:11, modificato 1 volta in totale
 
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12250337 Inviato: 8 Ago 2011 22:02
 

..............non ho parole icon_cry.gif
 
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12250344 Inviato: 8 Ago 2011 22:04
 

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12250347 Inviato: 8 Ago 2011 22:04
 

senza parole...
 
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12250365 Inviato: 8 Ago 2011 22:09
 

Ho letto tutto anche io... se potessi però non lo rifarei mai...
so cosa vuol dire perdere l'anteriore in un secondo sul bagnato, so cosa vuol dire sbattere contro il guard rail, ma non so e non vorrò mai sapere cosa si prova a perdere un Amico così..

Non sono la persona migliore per parlare di questi avvenimenti, ma ci tengo particolarmente a citarti un detto che dice: " il tempo guarisce tutte le ferite "... e spero di tutto cuore che questo detto valga anche per ogni tua ferita Bibi.


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif Un abbraccio di cuore a te e un Augurio a Pietro che possa Riposare In Pace, per sempre. doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
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12250444 Inviato: 8 Ago 2011 22:25
 

appena tornato da un giro in moto con gli amici. questa sera ho fatto una brutta scivolata anche io,leggendo questo topic ho pensato a quanto fossi stato fortunato in quel momento,a cosa poteva capitare. sono senza parole. un lamps a pietro,che possa riposare in pace. doppio_lamp.gif
 
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12250518 Inviato: 8 Ago 2011 22:37
 

Senza parole, lacrime agli occhi....Hai fatto bene a condividere questa tua esperienza... Un abbraccio forte, seppur virtuale...

Ciao Pietro doppio_lamp.gif
 
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12250521 Inviato: 8 Ago 2011 22:38
 

il racconto mi ha fatto gelare il sangue, ci credi che è la prima volta che mi viene da piangere leggendo un post del tinga?!

mi dispiace tanto per Pietro

rip doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
12250827
12250827 Inviato: 8 Ago 2011 23:46
 

Semplicemente senza parole.


RIP Pietro

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12250880
12250880 Inviato: 9 Ago 2011 0:18
 

sconvolgente.. R.I.P. Pietro.
 
12250895
12250895 Inviato: 9 Ago 2011 0:33
 

Fatti forza.
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12250906
12250906 Inviato: 9 Ago 2011 0:46
 

Basta un maledetto secondo a cambiare per sempre la tua vita.. uno stramaledetto secondo per perdere la vita... pensiamoci ragazzi icon_rolleyes.gif

Un'abbraccio a LaBibi 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif a Pietro un ultimo lampeggio doppio_lamp_naked.gif

Condoglianze a quanti conoscevano Pietro, alla sua famiglia, ai suoi amici.
 
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12250970 Inviato: 9 Ago 2011 4:52
 

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un doppio_lamp.gif a Pietro
 
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12250973 Inviato: 9 Ago 2011 5:24
 

Grazie a tutti, ma già sapevo che le parole di cui ho bisogno. la vera solidarietà, le avrei avute solo da altri motociclisti, gli altri sembra non riescano a comprendere e io oramai non ho più voglia di parlare con chi non vuol capire, con chi si barrica dietro ai soliti pregiudizi.

Alekabi intuisco che deve essere stata una brutta esperienza, mi spiace icon_sad.gif . Sul vedere un’amico… la parte vigliacca di me è contenta di essersi fatta abbastanza male, così da essermi evitata d’andare a cercare la vita nei suoi occhi. Sai al funerale la moglie mi ha presentata a quel cosino bianco e fragile del padre di Pietro, gli ha detto, “questa è l’altra ragazza, quella che era insieme al Pietro”, avrei preferito qualsiasi cosa, ma non che scoppiasse a piangere ed abbracciandomi mi chiedesse scusa (ma scusa di che? Come se Pietro avesse voluto cadere e morire), che gli dispiaceva tanto che fossi caduta e mi fossi fatta male… io non so descrivere quel momento, se mi avessero strappato via il cuore forse avrebbe fatto meno male. Anche perché è stupido lo so, ma una parte di me si sente quasi in colpa per esserne uscita con così poco, quando lui invece ha dato tutto.

Aeronikox tutto ok spero?!

Cento40 La vita non può finire così, ma penso che quel giorno non è stato sfortunato Pietro a morire, ma siamo stati fortunati noi a vivere.
Per amor di cronaca e che magari possa servire da monit ad altri. Pietro era la 3° moto, le prime due fanno la curva restando nella corsia interna, faceva strada il mio ragazzo e forse grazie al traction control e/o alle gomme esce senza particolari problemi di aderenza, al 2° gli s’intraversa la moto, ma essendo interno ha lo spazio per riprenderla. Gli ultimi due hanno visto che Pietro impostava la curva dalla corsia di sorpasso chiudendola in quella interna…aveva una bella esperienza più di 20 anni di moto, non ha frenato… solo che aveva impostato la curva dentro la galleria, anche lui non poteva sapere della pioggia in uscita. Gli hanno visto sparire la moto da sotto nel momento in cui passava sulla riga bianca. Gli altri 2 non essendoci in quel momento macchine sono riusciti a scartalo sulla dx senza dover frenare. Non sono un’esperta, forse ho solo bisogno di dare la colpa a qualcosa, ma anche dai discorsi che ho sentito probabilmente le gomme (Michelin power one) non l’hanno aiutato, magari se dovete montare su una gomma per andare su strada ne sceglierete una un po’ meno “ipergripposa”, ma con un grip più sincero in ogni condizione.
Per sta sera ho finito di arrovellarmi il cervello sul destino, se esiste o se ce lo creiamo noi, prima pensavo che la nostra ora fosse già scritta, che noi al massimo col nostro vivere potevamo “influire” sul come andarcene e la cosa mi dava una relativa sicurezza. Ma se mi sbagliassi? Se certe morti potevano essere evitate? Se ne sentono così tante, che ti verrebbe non solo da mollare la moto, ma da chiudersi proprio in casa… ma che vita sarebbe? Sto pensando di rinunciare alla moto su strada, d’andare solo in pista. Non so sono solo tanto confusa, io non amo solo la velocità, amo vagabondare con lei per le mie colline e le gite al mare, amo i discorsi da bar fra motociclisti, ma è inutile che lo spieghi a voi che già sapete com’è. Non so cosa sceglierò, ma come già detto di sicuro anche il mio rapporto con la strada sarà diverso.
 
12250983
12250983 Inviato: 9 Ago 2011 6:23
 

che sarà diverso è verissimo.
ma che tu debba abbandonare la strada è "sbagliato".
anzi,in strada devi tornare,per dividere con gli altri la tua ,seppur triste,ma importante esperienza.
nella sosta in autogrill al bar sul passo,in spiaggia ovunque,sarai un'altra,una in più a ricordare ad altri motociclisti,che il pericolo è sempre attento,che la velocità in strada non va bene,che è bello vagabondare e non tirare,insomma far parte anche tu di quella schiera di motociclisti che informano,che fanno la vocina buona sulle spalle dei piu indisciplinati.
credo che sia cosi che noi motociclisti "con sale in zucca"possiamo renderci utili ad altri come noi che amano le moto.In pista invece,sfogati,non pensare a niente se non al ruggire del motore,alla forza da applicare sui freni e alle traiettorie piu veloci,un angelo saprà guidarti.
in strada purtroppo di angeli non ce ne sono. doppio_lamp.gif
 
12251055
12251055 Inviato: 9 Ago 2011 7:37
 

io...io.... io davvero non so che dire. Il tuo racconto mi ha fatto ripensare al mio ultimo incidente. A quando ho visto il mio migliore amico volare contro un albero, e ho sentito me ficcare la testa dentro il parabrezza anteriore di un taxi, col motorino che mi spingeva ancora più dentro.

Mi ha fatto pensare alle preghiere che stavo facendo perché lui non si fosse fatto male, strafottendomene di quanto fosse successo a me.

Mi ha fatto ripensare, per fortuna, a quando dopo 3 mesi siamo tornati a ridere inseme. Mi ha fatto pensare a quanta fortuna (io la chiamo fede, ma lasciamo perdere) abbia avuto io, e il mio amico.

Mi sta facendo gelare il sangue nelle vene, mai sentito/letto nulla di più toccante.

Un grandissimo abbraccio dall'Australia a te, e uno anche a Pietro, che riposi in pace. 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif

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12251513
12251513 Inviato: 9 Ago 2011 10:05
 

Ho letto il topic ieri notte, appena rientrato. Nonostante l'appannamento degli occhi non riuscivo a staccarmi dalla lettura.
Hai scritto con una tale trasparenza le sensazioni provate che sembra quasi di rivivere quel momento. Forse perchè so cosa vuol dire ritrovarsi a sbattere proprio nel momento in cui decidi di mollare il gas, e come te mi son fatto la domanda :"se mi fosse successo mentre stavo correndo?".
Capisco anche quel senso di velocità che ti cattura e non ti permette di frenare in tempo per provare le emozioni che dovrebbero scaturire da quel momento presente...la velocità che vorrebbe portarti lontano come se dovesse continuare tutto come prima, combattendo contro il freno della coscienza che vorrebbe farti accorgere di quanto accaduto.

un abbraccio,bibi.

e condoglianze per Pietro.

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12251721
12251721 Inviato: 9 Ago 2011 10:57
 

Bibi, inutile dire che l'ho letto tutto d'un fiato, con un groppo in gola e l'apprensione che saliva...
Inutile dire che, per quanto possa servire, ti sono vicino...
Se userai ancora la moto in strada, in pista, per le tue colline, lo saprai solo tu e lo capirai dentro al tuo cuore.

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12251736
12251736 Inviato: 9 Ago 2011 11:00
 

Un abbraccio forte a Te, come Ti hanno già detto, cerca di farTi forza. 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif

Sincere condoglianze a chi conosceva Pietro, e un abbraccio a Lui. . . . 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif
 
12251845
12251845 Inviato: 9 Ago 2011 11:22
 

Ricercare una colpa ora ha senso solo per mettersi l'animo in pace.. la colpa è di un destino infame.. cosa si può fare contro un diluvio universale all'uscita di una galleria? Sinceramente credo che molti di noi che stiamo leggendo e rispondendendo sarebbe preso di sorpresa e a parte l'esperienza che ti aiuta sempre ma in questi casi un pò meno chi ci può mettere una bella mano è il nostro angelo custode.. per chi ci crede, per chi non ci crede la semplice fortuna..

Ora Pietro ci guarda da lassù e voglio credere che si prenda a cuore la sorte di noi che scorrazziamo sulle strade qui in terra.. doppio_lamp_naked.gif
 
12251970
12251970 Inviato: 9 Ago 2011 11:45
 

LaBibi ha scritto:
Cento40 …aveva una bella esperienza più di 20 anni di moto, non ha frenato… solo che aveva impostato la curva dentro la galleria...


Le curve in galleria sono pericolosissime, con qualsiasi mezzo, poichè non hai alcuna visibilità oltre i 50 metri...

D'estate, purtroppo, i piccoli acquazzoni a macchia di leopardo sono micidiali... d'altronde la presenza di corpi nuvolosi dovrebbe suggerire la possiblità di questo avvenimento.

A me è successo una cosa simile, su una strada di fondovalle.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Mi sono trovato, a velocità eccessivamente fuori codice (180km/h), letteralmente dentro un muro d'acqua. Ho avuto molta fortuna e pelo nel rallentare fino a fermarmi senza innescare alcun sbandamento.

A me è andata bene... a voi meno, mi dispiace.
 
12252316
12252316 Inviato: 9 Ago 2011 12:36
 

0510_abbraccio.gif posso solo darti un abbraccio ,seppur virtuale, mi spiace icon_neutral.gif
 
12252524
12252524 Inviato: 9 Ago 2011 13:14
 

Mi ha detto qualcosa Kimo sabato pomeriggio .....
Un abbraccio e un grosso augurio di pronta guarigione 0510_abbraccio.gif
Gli altri discorsi sono, secondo me, superflui .....
 
12252528
12252528 Inviato: 9 Ago 2011 13:15
 

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12252615
12252615 Inviato: 9 Ago 2011 13:37
 

LaBibi ha scritto:
Grazie a tutti, ma già sapevo che le parole di cui ho bisogno. la vera solidarietà, le avrei avute solo da altri motociclisti, gli altri sembra non riescano a comprendere e io oramai non ho più voglia di parlare con chi non vuol capire, con chi si barrica dietro ai soliti pregiudizi.

Alekabi intuisco che deve essere stata una brutta esperienza, mi spiace icon_sad.gif . Sul vedere un’amico… la parte vigliacca di me è contenta di essersi fatta abbastanza male, così da essermi evitata d’andare a cercare la vita nei suoi occhi. Sai al funerale la moglie mi ha presentata a quel cosino bianco e fragile del padre di Pietro, gli ha detto, “questa è l’altra ragazza, quella che era insieme al Pietro”, avrei preferito qualsiasi cosa, ma non che scoppiasse a piangere ed abbracciandomi mi chiedesse scusa (ma scusa di che? Come se Pietro avesse voluto cadere e morire), che gli dispiaceva tanto che fossi caduta e mi fossi fatta male… io non so descrivere quel momento, se mi avessero strappato via il cuore forse avrebbe fatto meno male. Anche perché è stupido lo so, ma una parte di me si sente quasi in colpa per esserne uscita con così poco, quando lui invece ha dato tutto.

....
La tua parte vigliacca secondo me è entrata in gioco quando la parte fiera e orgogliosa oramai aveva già realizzato ciò che era avvenuto in quegli istanti, e ferita come poche altre volte prima si è rintanata, lasciando spazio alla demoralizzante e triste parte vigliacca e disinvolta che hai mostrato sempre da quei tragici istanti.

La stragrande maggioranza delle persone dopo un avvenimento particolarmente dannoso pensano che la loro vita oramai sarà irrimediabilmente "rotta" e "diversa" e che il ricordo sarà triste e fisso in ogni istante. Ma secondo me il tempo e la voglia di continuare a vivere ti aiuteranno ad andare avanti, a tornare te stessa e di vivere pienamente anche nel ricordo di Pietro. Basta volerlo.

Non mi chiedere e non pensare perchè ho scritto ciò, sinceramente rileggendo non lo so nemmeno io, e sempre rileggendolo penso che potrei aver sbagliato tutto sul tuo conto, considerando anche non ti ho mai vista ne conosciuta (se fosse così per favore perdonami). Per terminare questo messaggio però mi sento obbligato (sempre senza motivo) a dirti che leggendoti mi è sembrato di sentire tanta sofferenza nella tua anima, una sofferenza conosciuta, una sofferenza che non vuol lasciare pochi piccoli ricordi oramai più taglienti di cocci di bottiglia e di aghi appuntiti... una sofferenza interna che devi lottare però per allontanare, non per dimenticare Pietro e non per dimenticare questa brutta esperienza ma solo per TE. 0510_abbraccio.gif

Cento40 ha scritto:
Ricercare una colpa ora ha senso solo per mettersi l'animo in pace.. la colpa è di un destino infame.. cosa si può fare contro un diluvio universale all'uscita di una galleria? Sinceramente credo che molti di noi che stiamo leggendo e rispondendendo sarebbe preso di sorpresa e a parte l'esperienza che ti aiuta sempre ma in questi casi un pò meno chi ci può mettere una bella mano è il nostro angelo custode.. per chi ci crede, per chi non ci crede la semplice fortuna..

Ora Pietro ci guarda da lassù e voglio credere che si prenda a cuore la sorte di noi che scorrazziamo sulle strade qui in terra.. doppio_lamp_naked.gif
Hai perfettamente ragione: Il Destino avverso è qualcosa contro la quale Noi, semplici persone, non potremmo mai vincere, nemmeno se fossimo automi perfetti.
Quando la malasorte ci si mette nulla può salvarci se non un Miracolo o un'aiuto dall'alto, e io che credo fermamente agli Angeli e ai Demoni penso che da oggi ne avrai uno in più ad aiutarti, Bibi. 0509_up.gif
 
12254812
12254812 Inviato: 9 Ago 2011 23:01
 

Letto ora, sono senza parole. Un abbraccio, Ingrid.
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E un lampeggio lassù per Pietro.
 
12255092
12255092 Inviato: 10 Ago 2011 4:44
 

Narkelion ... 0510_abbraccio.gif

alekabi No, forse è proprio come dici tu, forse una parte di me non vuole smussare gli angoli vivi di quei cocci di bottiglia, non so perché.. forse ho bisogno di viverlo fino in fondo questo trauma, tanto in fondo da esorcizzarlo per sempre e/o al contrario mi sembra anche di tradire un po’ Pietro. Prima della risonanza avevo anche smesso di dire che quel male “ingiustificato” al piede non solo non passava, ma aumentava. Mi sembrava vergognoso lamentarmi o farmi vedere sofferente per “nulla”, specie quando pietro invece era morto.
E’ anche vero che indosso una maschera, tanto che con nessuno mi sono mai lamentata per quello che mi frulla dentro, giusto un po’ i primissimi giorni, ma solo con chi c’era e nei cui volti ho letto lo stesso trauma/dolore. Col "resto del mondo" o lo lasciavo completamente fuori o minimizzavo.
E poi insieme a Pietro resta la paura. E' iniziata col terrore di passargli sopra, il timore per quello che poteva esser successo agli altri, al mio ragazzo. La paura di morire e che fosse morto lui". Essendo dovuta stare così tanto chiusa in me stessa e in casa, forse ho finito per nutrirla, fino a farmi intaccare il presente, chissà forse se fossi potuta risalire subito in moto me la sarei scrollata via prima.

Ricordo quando m’insegnavano ad andare in moto, ricordo che mi dicevano “sul bagnato non si frena” - “e se devo farlo?” – “NON LO FAI!! Scarta, evita o se no sei per terra”. Non avevo mai dato peso a quelle parole, erano legate a fatti “lontani, irreali” e poi dopo non avevo mai avuto problemi sul bagnato, bastava solo adeguare la guida. Con traiettoria e velocità che avevo sarei senz’altro rimasta in piedi, forse è questo che mi manca, qualcuno con cui prendermela, qualcuno da incolpare. Forse la fonte di questa paura è il rendermi realmene conto che non abbiamo il controllo, che queste nostre vite non sono nelle nostre mani. Ero così profondamente convinta di morire, che forse una parte di me quel giorno è morta davvero ed è morta con un “non è giusto” piantato in testa. Avrei preferito sbagliare qualcosa, almeno mi sarei potuta raccontare la favoletta che avendo capito/imparato la lezione non avrei più permesso che succedesse di nuovo. Cento40 so che hai ragione, che è solo destino, ma a metà strada fra cuore e mente, qualcosa mi si è inceppato. La riconosco come vera, ma non è ancora “mia”, non è ancora un “sentire”, “una fede”. So e capisco che è questione di tempo e tutto tornerà come prima, come la mia accettazione del fatto/fato, già l’averne parlato qui mi ha aiutato tanto.

Grazie di cuore, grazie a tutti
 
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