718432
Inviato: 6 Ott 2006 18:52
Oggetto: Report Giretto in monferrato con mangiata di Trifola
Venerdì mattina ore 9.30 sento Ysavay per telefono che mi dice che è in pronto soccorso per togliere dei punti e non sa per quanto ne ha.
Alle 10 arriva il mio cuginetto (non iscritto al Forum) che ha una Hornet e partiamo da Ivrea alla volta di Casalborgone dove ci fermiamo per controllare i messaggi, trovo l'sms di Ysavay che dice di non aspettarlo perchè non riesce a raggiungerci.
Allora partiamo direzione Asti passando per la SS 458 di Casalborgone, giunti ad Asti la Zetona dice che ha sete, la accontento volentieri e mentre lei si ristora chiedo informazioni per raggiungere il ristorante a S. Marzano Oliveto.
Il benzinaio mi dice che il paesello in questione si trova nei dintorni di Nizza Monferrato, allora usciamo da Asti direzione Isola d'Asti e poi Costigliole.
Per non passare dalla statale in fondo valle abbiamo fatto la strada che da Costigliole d'Asti va verso Canelli passando per Bionzo, è la stradina in mezzo alle vigne che avevamo fatto quando abbiamo fatto il giro con Srad75.
Da Canelli abbiamo poi proseguito per Nizza e dopo alcune peripezie abbiamo finalmente trovato il ristorante.
Parlando del più e del meno con i proprietari salta fuori che sono motociclisti pure loro (sono due fratelli il minore ha una Hornet e il maggiore ha un BMW Montauc), nel frattempo ci portano l'antipasto, una tartare di vitello battuta a coltello con olio extravergine e una bella grattata di tartufo sopra.
Il primo a seguire è per me un bel piattone di ravioli di carne alla monferrina con sugo di arrosto mentre mio cugino prende i tagliolini freschi ai funghi porcini.
Come secondo mio cugino va su uno stracotto al barbera e io mi regalo due uova al tegamino con relativa grattata di trifola che è la morte sua.
Il tutto innaffiato con una bottiglia di Sul Bric di Franco M. Martinetti, una barberina da 14 gradi.
Per chiudere io prendo un assaggio di formaggi e mio cugino (che non sa cosa si è perso) prende il dolce, accompagnato da un calice di passito di Pantelleria.
Caffè e per chiudere in bellezza un buon Bas Armagnac come digestivo.
Come al solito quando si tratta di mangiare siamo sempre i primi ad arrivare e gli ultimi ad andare via, così ce la siamo contata ancora un pochetto con i proprietari del ristorante, nel mentre si smaltiva leggermente il tasso alcolico.
Al ritorno fino ad Asti facciamo scambio moto, mio cugino quando riprende la Hornet mi dice che a fine stagione la cambia (gli è troppo piaciuta la zetona).
Riscambiamo i mezzi e ci dirigiamo verso casa rifacendo la strada del mattino.
Alla fine abbiamo fatto quasi 270 km per fare una mangiata ma ne è valsa troppo la pena.