mgv_210 ha scritto:
Vorrei raccontarvi una storia:
Certe mattine, se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te
Sabato mattina: devo andare da Pavia a Imperia e decido di andarci in moto, ultima uscita prima di mettere a dormire la piccola.
Il tragitto prevede Piacenza - Bobbio piccolo tratto sulla Val Trebbia e poi deviazione per la Val d'Aveto fino a Chiavari. Da lì autostrada (sigh!) fino a Imperia.
E' una vita che non faccio la Val d'Aveto, quasi non ricordo nemmeno la strada, anche se la Val Trebbia la conosco a memoria.
Verso le 10 arrivo a Marsaglia, dove c'è la deviazione a sinistra. All'incrocio c'è fermo un notociclista con pettorina fosforescente: mi fermo per chiedere conferma della strada e alla sua risposta affermativa imbocco la Val d'Aveto.
Deve esserci un motoraduno, penso, perchè il motociclista fermo sembrava proprio una staffetta.
Poi mi viene in mente : ma si ho letto sul Tinga del Motogiro Classic 2010. Mi ricordo di una trentina di iscritti e fanno proprio la Val d'Aveto.
Devo ammettere che all'inizio, sulla base del vecchio detto che a pensar male spesso ci si azzecca, mi è venuta voglia di girare indietro e fare la Val Trebbia fino a Genova: eccoli qui (pensavo) quelli che spesso si incontrano sul Tinga e che...
- la strada non è una pista
- mai infranto il CdS
- quanto è bello il torrente sul ciglio della strada
Sta a vedere (pensavo) che mi tocca dover superare una trentina di moto "ferme" in mezzo alla strada e che mi rovino l'ultima uscita 2010.
Comunque decido di proseguire per la Val d'Aveto e, ancora tra le case, arrivo subito dietro a 2 moto, che dopo poco tempo si accodano ad altre 5 o 6.
Primo pensiero: eccoli qui, vediamo di passarli appena finite le case così posso divertirmi più avanti.
Finiscono le case e quelli davanti a me iniziano ad accellerare.
Mi accodo e mi accorgo che è esattamente l'andatura che avrei tenuto se fossi stato da solo, ma non ero solo eravamo in 7 o 8 che andavano nello stesso modo: per me che ero in coda uno spettacolo!
Una andatura perfetta! Veloce senza arrivare al limite, senza correre inutili pericoli, sempre col cervello collegato (anche perchè l'asfalto in vari punti era umido).
Quando voglio mettere in pericolo la mia (solo la mia) incolumità, mettere il ginocchio a terra e finire la giornata con l'adrenalina che fa tremare le mani vado in pista, in strada mi voglio divertire senza rischiare più di tanto, per me e per gli altri, ma questo non vuol dire non chiudere la gomma dietro.
Che altro dire, ho fatto i 50/60 Km fino a Chiavari divertendomi veramente tanto, al punto che a Chiavari, quando gli altri si sono fermati per radunarsi e io invece ho dovuto proseguire, l'ho fatto con la morte nel cuore. Avevo voglia di disdire l'impegno a Imperia e tornare a chiedere di unirmi al gruppo.
Un grazie di cuore ragazzi, mi avete fatto passare una gran bella mattina. Alla prossima, se vorrete, sarò sicuramente dei vostri.
Lamps
ero io quello a cui hai chiesto all'incrocio a marsaglia e non sai quanto mi ha fatto piacere leggere il tuo messaggio, grazie