Domenica ore 7.00, la sveglia suona e… Via che si parte…!!
Oggi ho deciso di farmi l’annuale giretto in solitaria alla ricerca di me stesso.
(certo che a 36 anni suonati (ieri) non aver ancora trovato se stesso è preoccupante…)
Il programma, prevede questo tragitto: Casa – Bresica - Lago d’Iseo – Darfo Boario Terme – Edolo – Aprica – Tirano – Livigno – Bormio – passo Stelvio – Merano – Bolzano – Trento – Verona – Casa.
In totale sono poco più di 700 Km, più che fattibili direi.
Parto da casa che l’arietta è leggermente freschina… Però, 13 gradi…
Lungo la strada non trovo molto traffico, così arrivo agevolmente sul lago d’Iseo e da qui, comincio a salire verso Edolo.
La temperatura prova ad alzarsi un po’… Arriva fino a 16 gradi, ma… Poco dopo ripiomba nuovamente a 13… Si si, direi che fa proprio un po’ freschino (sorge però spontanea la domanda: sarà veramente fresco, o sarò colpa della tuta traforata…??
)
Con il sole che ormai ha fatto ufficialmente la sua uscita, proseguo tranquillo nel viaggio.
In perfetto orario sulla tabella di marcia arrivo alle porte di Edolo.
Prima sosta per le foto di rito e… Prime imprecazioni in quanto la fotocamera non ne vuol sapere di funzionare…
Pazienza, vorrà dire che oggi userò il cellulare.
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Da qui all’Aprica è un attimo ed infatti, pochi minuti dopo arrivo sul luogo della prima sosta in programma.
Visto che son partito senza fare colazione, una brioche ed un caffè ci stanno proprio bene.
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Con il sole che la fa da padrone, riparto con destinazione Tirano, dove deciderò se passare per Livigno oppure dirigermi direttamente a Bormio.
Comincio così a gustarmi la discesa dall’Aprica.
Ad un certo punto però, l’imprevisto…
Imposto il tornante a sinistra, piego e… Mi si para davanti, giusto in traiettoria, una strisciata scura… Umida…??
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Solo il tempo di alleggerire il gas e…
BAM…!!
Finisco letteralmente per terra… La moto scivola e si gira su stessa, con il sottoscritto ancora attaccato al manubrio e con la gamba sinistra incastrata sotto…
Finalmente tutto si ferma…
Spengo la moto che è rimasta accesa… Sfilo la gamba da sotto la moto, mi rialzo e con un forte respiro raddrizzo la moto mettendola sul cavalletto.
Giusto qualche imprecazione, ma le prime domande che mi vengo sono “quanto male mi son fatto…??”, “che danni ha la mia bimba…??”, “come ci ritorno a casa adesso…??”
Mestamente mi metto da parte… Togliendomi guanti e casco sento un forte dolore al braccio ed al costato sinistro…
Questa proprio non ci voleva…
Analizzo la famigerata striscia nera… Non è semplicemente acqua, dev’essere un mix di acqua/olio/benzina/checacchioneso, visto che al tatto risulta molto unta…
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Passato il “caldo”, faccio un mea culpa e mi dico “sarà anche scivolosa, però… magari se il ritmo fosse stato meno cattivo avrei potuto evitarla, oppure accorge meneprima…”
Già, diciamo la verità, scendevo con un ritmo abbastanza allegro…
Sull’asfalto lascio così la mia “firma”, i segni del mio passaggio:
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Esattamente, i segni bianchi che vedete sull’asfalto li ho lasciati io…
E’ il momento di fare la conta dei danni alla moto:
Carena sinistra andata:
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Leva della frizione leggermente piegata, ma fortunatamente utilizzabile, stessa cosa dicasi per la pedana del cambio:
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La cosa che invece mi fa più inca**are è l’aver grattato anche il forcellone…!!
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Dulcis in fundo… Grattato pure il codone… Ma dalla parte destra…!!
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All’inizio non riuscivo a capire come fosse possibile aver grattato il codone…
Sono caduto sulla sinistra, mentre il codone è grattato a destra… Oltretutto la sua posizione fa si che dovrebbero essersi grattate le marmitte prima di lui, invece queste sono a posto…
Ripenso a quando stavo scivolando e girando… Ecco la chiave… Io la moto scivolando ci siamo girati e… Il codo è passato sotto al guard-rail, grattandosi appunto…
Direi che oggi c’è stata una concomitanza di sfi**e non indifferenti…
Bè, vediamo dal lato positivo: ieri era il mio compleanno e… Quale modo migliore oggi per festeggiarlo…??!!
Fortunatamente la moto funziona, io sono dolorante ma riesco a guidare così, mi rimetto mestamente casco e guanti e mi avvio sconsolato verso casa…
Il viaggio di ritorno sarà lungo e dolorante… Il dolore al braccio ed al costato cominciano a farsi sentire bene…
Fortunatamente la tuta e gli stivali hanno svolto alla perfezione il loro lavoro, se non li avessi avuti, mi sarei sicuramente grattato per benino…
Arrivato a casa dopo un viaggio durato più di 4 ore e rimessa la Bimba in garage, me ne vado a fare un giro al pronto soccorso, dove dopo una veloce controllata, ritornerò il lunedì seguente per fare le lastre.
Fortunatamente non c’è niente di rotto.
Il dolore al braccio è dovuto alla forte botta ed allo schiacciamento del muscolo, stessa cosa dicasi per il dolore al costato, dovuto oltre che alla botta, alla presenza di un paio di costole forse leggermente incrinate…
Come dice qualcuno “Più il dolore è forte, più te ne ricorderai in futuro e più ti servirà di lezione”…
Me ne ricorderò eccome… Sul fatto che mi servirà da lezione… Non so…
Di una cosa sono sicuro, la prudenza non è mai troppa…
Direi che la storiella della mia disavventura è finita.
Spero vivamente che non leggerete altre avventure del genere da parte mia almeno per molto tempo…
“Casco in testa ben allacciato e prudenza, sempre…!!”
Io puntualizzerei:
- che nella testa ci sia almeno un po’ di cervello;
- tenere a freno i bollenti spiriti.
Adesso scusatemi, ma devo mettermi in cerca dei pezzi per sistemare la Bimba.
Dopotutto sono un Motociclista e non vedo l’ora di tornare in sella…
mi spiace per la tua r1...con un pò di calma la rimetterai in sesto.
e buona strada 
, ma l'importante è che tu non ti sia fatto niente di grave. 
ed allora 
preoccuparti a ritrovarti : 
