MERCOLEDI’ 16 AGOSTO
Giorno programmato per la partenza. La sveglia suona alle 6.00, mi alzo, mi lavo e comincio a preparare la borsa e lo zaino, quando verso le 6.20 arriva la chiamata del Lele: “Hai visto il tempo?” ed io “No è ancora tutto buio”, continuando: “Ci sono un sacco di nuvole, ha appena piovuto e le previsioni danno temporali, posticipiamo la partenza a domani?” “Per me no problem”. Disfo borsa e zaino e mi rimetto a dormire. Nessuna decisione è mai stata più saggia: dopo 10 min si scatena un temporale da paura con lampi e raffiche di vento.
GIOVEDI’ 17 AGOSTO
Stessa scena, mi preparo e visto che il tempo è incerto indosso subito l’antipioggia; scaldo la bimba e vado in piazza, luogo di ritrovo dove Lele, i suoi genitori (Rino e Lella), sua sorella (Claudia), suo cognato (Roby) ed un amico (Nicola) hanno già fatto colazione al bar e mi stanno aspettando. Subito Nicola mi prende in giro per l’impermeabile così lo tolgo lo ripiego e si parte. Gropello Cairoli e autostrada, attraversiamo Milano e prendiamo per Lecco dove puntualmente comincia a scendere una pioggia “che dio la manda”; prima galleria e non ci fermiamo, seconda galleria e non ci fermiamo, ed intanto continua a piovere a catinelle. Finalmente alla terza galleria accostiamo in uno spazio di sosta, indossiamo antipioggia e ben graditi gli “scalfarotti” fatti con i sacchetti della spazzatura ed un bel giro di nastro isolante per tenere all’asciutto i piedini. La pioggia ci accompagna fino a St. Moritz dove oltre che per fare benzina ci fermiamo anche per uno spuntino.
Finalmente il cielo si apre e facciamo una sosta per togliere gli antipioggia: il paesaggio è stupendo e la strada che lo attraversa è tortuosa e liscia come il sedere di un bebè. Ripartiamo quindi col cuore più leggero ed una gran voglia di arrivare a destinazione.
Arriviamo a Fussen e qui inizia il divertimento: naturalmente non avevamo prenotato da nessuna parte così trovato l’edificio delle informazioni turistiche, grazie a Claudia (la più esperta tra noi nel parlare inglese) recuperiamo qualche informazione. La fortuna ci “assiste” ed infatti i posti indicati sono già tutti strapieni; inizia così la ricerca del “Santo Hotel” dove poter far riposare le nostre stanche ossa. Come da accordi pre-partenza l’organizzazione spettava ai giovani ed infatti mentre i “vecchi” si bevevano una birra mirando il lago,
io, Lele, Roby e Claudia, ci dedichiamo al compimento della “sacra” impresa. Dopo Hopfen am see, Eddings ed un altro paesino di cui non ricordo il nome finalmente un cameriere ci allunga una soffiata e come il falco cala sulla sua preda, in un batter di ciglia ci ritroviamo d’innanzi al “Hotel Flora – Pavarotti Restaurant”. Un po’ preoccupati per il nome e per il fatto che da fuori si vedevano solo anziani ( e che è un’ospizio?) entriamo e parliamo con la padrona: la sua gentilezza e la visione delle stanze (proprio carine), ma soprattutto il fatto di aver trovato all’alba delle 18.30 un tetto dove poter sostare ci convince a rimanere, così Lele si teletrasporta dai “vecchetti” e li porta sani e salvi a destinazione. Dopo una bella doccia, un paio di foto (tra cui questa veramente artistica)
andiamo a cena e finalmente dopo più di 400 Km, acqua, sole e un po’ di traffico, leniamo le nostre sofferenze con una bella dormita.
VENERDI’ 18 AGOSTO
Sveglia alle 7.30. Dopo una colazione abbondante e la gentilezza della proprietaria che ci ha trovato un posto per la notte successiva, ricarichiamo le moto e ci dirigiamo verso l’hotel a Pfronten; depositiamo armi e bagagli e partiamo alla volta dei castelli di Hohenshwangau e Neushwanstein (guardate il logo della Walt Disney e capirete a cosa si sono ispirati). Partiamo, arriviamo e destinazione e, mentre i maschietti parcheggiano le moto, le Signore acquistano i biglietti per i castelli (in tutto 17 euri a testa); giretto tra i vari negozietti e ci si arrampica verso il primo. Dopo un po’ di attesa entriamo, veniamo divisi per nazionalità ed incolonnati come pecore: il tutto, a parte qualche oggetto sfarzoso, non sembra niente di speciale. Usciamo, scendiamo, attendiamo il nostro turno e, dopo un po’ ci accomodiamo sulla carrozza (5 euri) che ci porterà verso il castello di Ludwig II: a parte il forte odore di cavallo la salita è piacevole, come è piacevole, d’altronde, vedere gli altri che faticano mentre noi ce la ridiamo con estremo gaudio (FACCINA). Attendiamo il nostro turno (anche qui veniamo incolonnati come prima, i tedeschi sono sempre molto organizzati) ed un cicerone ci fa da guida: ci viene spiegato che il castello non è mai stato terminato, che Ludwig (al quale probabilmente mancava qualche lunedì) ci visse per poco tempo prima di venire esiliato e di suicidarsi in un lago a Sud di Monaco. Visitiamo la sala del trono, la stanza da letto e qualche altra stanzetta e corridoio: il castello è meraviglioso, peccato non aver potuto visitare la maggior parte delle zone ed aver cercato eventuali passaggi segreti (considerato che il re era un po’ paranoico chissà quanti ne aveva fatti costruire).
Lo stomaco brontola così facciamo una breve discesa e ci accomodiamo in un ristorante. L’appostamento al tavolo ci permette di avvistare un piatto che sembrava avere una bella faccina così lo ordiniamo praticamente tutti (personalmente, non adorando i crauti, non l’ho apprezzato particolarmente)
Mi sarebbe piaciuto andare al ponticello dal quale sarebbe stato possibile fare le foto panoramiche del castello (quelle delle cartoline, per intenderci) ma ormai è tardo pomeriggio e i nuvoloni grigi mitigano la mia esuberanza e mi riportano a più pacati pensieri ossia ritorno all’Hotel, doccina e relax fino all’ora di cena. Detto fatto, ormai è arrivato il tramonto, ci ritroviamo nel cortile e le montagne vengono incendiate dagli ultimi raggi di sole; il lago riflette come uno specchio lo spettacolo offerto dalla natura. Il momento è particolarmente romantico e, mentre Rino abbraccia Lella, Roby abbraccia Claudia, io abbraccio la mia ninja verde, Nicola si “torcia” una sigaretta, Lele scatta una foto degna del cinese più incallito.
Cena e poi tutti a letto.
SABATO 19 AGOSTO
Sveglia 7.30. Carichiamo armi e bagagli, paghiamo le sosta e ci dirigiamo verso Fussen per una tappa corroborante (cappuccio/te e brioches con marmellata da spalmare) al primo bar aperto che incontriamo. Così mentre io ammiro la bionda cameriera e Nicola si “torcia” un’altra sigaretta il turista cinese che in realtà è l’alter-ego del Lele fotografa una bella cartolina.
Partiamo alla volta di Andechs, dove il nostro libretto turistico afferma esserci una abbazia con una fabbrica di birra. Il percorso per la meta è meraviglioso, la strada è liscia, a due corsie ampie con una pista ciclabile al lato ed il paesaggio ...... beh: distese di prati e di boschi con dei fienili in legno che ogni tanto macchiano il verde smeraldo che ci circonda (per quel poco che ho viaggiato, solo l’Irlanda sa fare di meglio). Ok, vado avanti. Arriviamo a destinazione, parcheggiamo lasciando tranquillamente le borse sulle moto, e saliamo verso l’abbazia.
Scattiamo qualche foto ed entriamo proprio nel bel mezzo della predica; cerchiamo di essere il più discreti possibili mentre per la prima volta sento dei parrocchiani ridere ad una battuta del sacerdote (almeno credo sia stata una battuta visto che di tedesco non so praticamente nulla). Giro sul campanile (ma quanti cavolo di scalini abbiamo fatto, porco mondo) e poi visita all’interno della chiesa. Ah, dimenticavo: Rino, Lella, Claudia e Roby si sono presi i rintocchi delle 11.30 proprio quando erano sopra, mentre noi, mentre aspettavamo sotto il nostro turno, ce la ridevamo di bella (ops... forse non lo dovevo dire!). Bene. Pranzo, breve relax, foto sulla Guzzi “Califoggia” di Nicola (a sua insaputa),
foto di gruppo e si parte verso Salzburg. Ma la vera questione è: dove cavolo era la fabbrica di birra?!
Autostrada e pronti a cercare posto nei dintorni di Salisburgo. Giungiamo così a Ruhpolding
dove, dopo una breve ricerca io e Claudia troviamo un piccolo alberghetto in fondo ad una viuzza; risaliamo la stradina entriamo nel giardino e, mentre ci accingiamo ad entrare una vocina attira la nostra attenzione. Alla domanda di Claudia “Do you speak english?” ci arriva una risposta che non sentivo più dalla seconda superiore, ossia “Yes, I do !” GRANDISSIMA !!!!!!!!! Due chiacchere dove la signorina ci spiegava di aver avuto da poco altri ospiti motociclisti italiani e riuniamo la compagnia. Anche qui, cena, passeggiatina e a dormire presto.
DOMENICA 20 AGOSTO
Sveglia 7.30. Colazione abbondante e partenza per Salzburg; arriviamo e parcheggiamo dove Lele ed i suoi erano già stati. Giretto per il centro e relative foto:
Piazza principale
Mozart Plaz
Fontana
Visitiamo una chiesa con relativo convento di monache e ci inerpichiamo sulla strada che conduce alla fortezza, alla quale, naturalmente, ci si accede pagando il biglietto. Risaliamo ed arriviamo al cortile dove due enormi alberi ci riportano i pensieri al Silmarillion di Tolkien e più precisamente a Telperion e Laurelin, gli alberi della città di Valinor. Foto panoramiche
e si visita la fortezza: prima il museo (nel quale riusciamo anche a fare la solita foto stupida che piace ai bambini)
e poi, io, Lele, Roby e Rino, ci facciamo anche il giro dei camminamenti nelle mura fino alla torre di guardia. Terminato il giro, inizia a piovere; decidiamo così, all’alba della 15.30 che è arrivata l’ora di fare il pranzo, così cerchiamo un baretto e, a toast e “cunei” di Sacher Torte, attenuiamo la fame (tranne il Lele che, non contento, si prende anche una Mozart Torte). Ah, dimenticavo di aver lasciato una parte di cuore nel bar: colpevole la bellissima moretta che preparava i caffè e non solo (sono troppo romantico! FACCINA). Tempo di bagnarci, tornare alle moto, bardarci di antipioggia e babucce in sacchi dell’immondizia che praticamente smette di piovere, porco mondo! Ritorno a Ruhpolding cena al ristorante “Valentino” dove, a parte il menù in italiano, nessuno sapeva una parola nella nostra lingua, passeggiatina e via, tutti a dormire.
LUNEDI’ 21 AGOSTO
Sveglia 7.30. Colazione abbondante, prepariamo le moto, paghiamo e partiamo; per sera dovremmo essere in Italia. Decidiamo di fare tappa prima in uno dei parchi nazionali citati nella guida: il Berchtesgaden e più precisamente a Koenigssee. Qui, tramite battello, sarebbe stato possibile fare il giro del lago e vedere diverse belle cosine ma il tempo necessario (circa 2 ore), ci costringe a desistere, prendere un caffè, fare qualche foto
e ripartire; non prima però di individuare un losco figuro su una giostrina per bambini!
Partiamo alla volta del Grossglockner, un passo a circa 2.500 m di altezza: i 17 euri spesi per il pedaggio sono stati ricompensati tutti dal paesaggio e dalla tortuosa e liscia strada che saliva. Tempo di fare qualche foto al paesaggio
al parco moto
alla fauna locale
ed una per gli amanti del wrestling (vedi RAW)
Tempo di mangiucchiare una enorme bruschetta che rimarrà indigesta a molti (causa peperoni tritati ed erba cipollina) e ci rimettiamo di nuovo in marcia: la discesa e la strada per Lienz (sembravano una pista) ci attendono. Passiamo il confine, Dobbiaco e prendiamo per le Dolomiti; viste le 3 Cime di Lavaredo da lontano arriviamo a Cortina e prendiamo per il Passo Falzarego: la strada è tutta curve e, anche se non è un granché come asfalto, facciamo una tiratina fino al passo, dove ci fermiamo per una breve sosta. Ripartiamo, prendiamo per Arabba ma poi giriamo a sinistra verso Caprile e scendiamo fino ad arrivare ad una ridente località denominata Sottoguda e più precisamente all’hotel La Montanara dove i genitori del Lele vengono accolti con un caloroso abbraccio da parte di una delle ragazze che vi lavora. Portiamo le moto in garage e le disponiamo tipo Tetris (la cosa si ripeterà anche il giorno successivo), saliamo, doccia lava-fatica e pronti per la cena. La serata prosegue con diversi scontri a suon di scopa d’assi e nei vani tentativi di indovinare i gusti dei due mezzi metri di grappa preparati dal barista. La giornata è stata lunga e viene l’ora di depositare le “carogne” sui letti.
MARTEDI’ 22 AGOSTO
Sveglia 8.00 (pensavate alle 7.30, eh?!). Colazione abbondante (questa non poteva mancare) e si parte per il giro dei passi: di passaggio al Campolongo, in sosta al passo Gardena e ripartenza per il passo Sella dove sostiamo per caffè e foto di rito.
Si riparte e, alle 12.00 precisissime, siamo sulla diga del lago Fedaia dove un pranzo a base di polenta ci sta aspettando: a tal proposito mi sembra di ricordare che Roby volesse mangiare un piatto in particolare ma non ricordo bene quale...........
Dopo pranzo, tutti in moto e si riparte per il passo Pordoi dove ci si ferma per il caffè di rito e qualche foto.
Il passo è trafficatissimo e c’è un via e vai di moto che mi sembra quasi di essere al Passo Penice dalle nostre parti (PV); in ogni caso è sempre molto suggestivo e, guardando la funivia che sale mi ritornano in mente le vacanze dell’anno scorso, nelle quali abbiamo raggiunto il rifugio Fassa a 3.052 metri (scusate l’OT). Si riparte. Nicola si mette in testa al gruppo seguito dal Lele e da me e mooolto celermente ma in tutta sicurezza ritorniamo a Sottoguda: sono talmente contento della tiratina che non riesco a sopprimere un enorme sorriso da orecchio a orecchio....GRAZIE NICOLA!
Non contenti degli innumerevoli tornanti affrontati in giornata (28 solo il Pordoi), dopo aver aspettato il resto del gruppo e lasciato le Signore a riposare ripartiamo, passiamo Malga Ciapela e arriviamo agli impianti di risalita del passo Fedaia dove facciamo una piccola sosta e ci spostiamo poi sulle rive del lago. Scattiamo qualche foto e parlottiamo tranquillamente; il posto era talmente bello che sarei rimasto lì praticamente fino al tramonto. Rientrando facciamo sosta ai Serrai di Sottoguda (http://www.dolomiti.com/cascate/ghiaccio.htm) dove ci fermiamo a chiacchierare e scattiamo qualche foto
Dopo cena riparte la saga della scopa d’assi, del mezzo metro di grappe (per me invece un bombardino) per terminare poi, al culmine, con una partita a brisca in 4: saranno stati 15 anni che non ci giocavo più, mentre Lele e suo papà Rino e Nicola sono più che esperti (soprattutto di bluff e segni). Bene, che dire....... dopo essere stato preso per il sedere per tutte le partite alla fine io e Nicola abbiamo perso solo per 2 punti. Poi tutti a dormire.
MERCOLEDI’ 23 AGOSTO
Sveglia 7.30 (ci risiamo). Abbondante colazione, recuperiamo le moto, le carichiamo e, a malincuore, ci prepariamo a partire senza prima, però, aver fatto la classica foto di gruppo; sento già che il posto e la simpatia delle ragazze mi mancheranno non poco.
Si parte, addio Dolomiti! Come al solito la strada che porta a Chiusa è sempre trafficatissima; ci fermiamo a Bolzano a mangiare un panino con lo speck (in realtà era Claudia che doveva acquistare dei prodotti all’Outlet della Thun) e poi viaaaaaaaa verso casa. Alle 17.30 arriviamo a Garlasco e ci lasciamo ognuno per raggiungere la propria casina. Nota: nel viaggio di ritorno a Piacenza e Casatisma ho avuto dei problemi coi caselli. Al primo ha smesso di funzionare il sistema quando avevo davanti una macchina mentre a quello automatico di Casatisma, non si abbassava la sbarra che è stata poi sbloccata manualmente: non vi dico le prese per il sedere che mi sono sorbito.
E con questo termino il racconto delle mie ferie; so di essere stato un po’ prolisso ma i giorni e le cose viste e vissute sono state tante e stupende.
RINGRAZIO con tutto il cuore Lele e tutta la sua famiglia (Rino, Lella, Claudia e Roby) nonché Nicola che, nonostante il mio carattere un po’ introverso, mi hanno fatto sentire come uno di casa e mi hanno fatto passare 7 giorni indimenticabili.
Un altro ringraziamento va a Chi controlla il tempo atmosferico che, tranne il tragitto Lecco-St. Moritz ed una spolverata a Salisburgo, ci ha fatto godere sempre di un tempo più che accettabile.
samurai
MotoGp
Ranking: 1322
587974
587974
Inviato: 29 Ago 2006 12:34
Complimenti gran bel giro, bellissimo report e anche le foto!!
spinosetta
Super Sport
Ranking: 785
588023
588023
Inviato: 29 Ago 2006 12:46
spinosetta ha scritto:
Complimenti gran bel giro, bellissimo report e anche le foto!!
Grazie ma ho visto che anche tu hai fatto dei gran bei giri
samurai
MotoGp
Ranking: 1322
588039
588039
Inviato: 29 Ago 2006 12:48
bene bellissimo report,ora però mi devi comprare degli occhiali da vista perchè sono mai stato cosi tanto tempo fisso sul monitor a leggere qualcosa!ti dovrebbero dare un premio!
fabrycbr600f
Ospite
Ranking: -
588043
588043
Inviato: 29 Ago 2006 12:50
bel giro, belle foto e bello spirito!
amo le colazioni abbondanti!
IL-Paolino
Super Sport
Ranking: 739
588050
588050
Inviato: 29 Ago 2006 12:51
samurai ha scritto:
spinosetta ha scritto:
Complimenti gran bel giro, bellissimo report e anche le foto!!
Grazie ma ho visto che anche tu hai fatto dei gran bei giri
è si diciamo che mi sono data da fare anche io quest'anno
4.000 km in 13 giorni
spinosetta
Super Sport
Ranking: 785
588400
588400
Inviato: 29 Ago 2006 14:05
Complimenti bel report e belle foto, prima o poi dei viaggi tipo Spinosetta(Ciao Sabry )voglio farli anchio, le Dolomiti sono stupende..
Andreone_Fi
Very Important Tinga
Ranking: 1063
588492
588492
Inviato: 29 Ago 2006 14:24
ANDREA18448 ha scritto:
Complimenti bel report e belle foto, prima o poi dei viaggi tipo Spinosetta(Ciao Sabry )voglio farli anchio, le Dolomiti sono stupende..
Andrea quando decidi di venire avvisa che organizziamo il tutto e così viene anche Reply con due "scorte" come noi vedi come ti diverti
spinosetta
Super Sport
Ranking: 785
588514
588514
Inviato: 29 Ago 2006 14:29
spinosetta ha scritto:
ANDREA18448 ha scritto:
Complimenti bel report e belle foto, prima o poi dei viaggi tipo Spinosetta(Ciao Sabry )voglio farli anchio, le Dolomiti sono stupende..
Andrea quando decidi di venire avvisa che organizziamo il tutto e così viene anche Reply con due "scorte" come noi vedi come ti diverti
Lo terrò presente grazie, il prossimo anno cerco di organizzarmi
mi farebbe molto piacere.
Andreone_Fi
Very Important Tinga
Ranking: 1063
591142
591142
Inviato: 30 Ago 2006 8:28
fabrycbr600f ha scritto:
bene bellissimo report,ora però mi devi comprare degli occhiali da vista perchè sono mai stato cosi tanto tempo fisso sul monitor a leggere qualcosa!ti dovrebbero dare un premio!
GRASSSIEEE !!
samurai
MotoGp
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